Cronaca
[VIDEO]San Giovanni a Teduccio. I nomi degli arresti dei clan di Napoli-Est
Nelle prime ore di questa mattina poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato San Giovanni-Barra hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 37 persone, gravemente indiziati dei reati di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco aggravati.
Il provvedimento cautelare ricostruisce l’esistenza del cartello criminale RINALDI/REALE/FORMICOLA, operante, prevalentemente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio ma con ramificazioni in altre zone della città di Napoli nell’ambito della sfera di influenza, direzione e controllo dell’Alleanza di Secondigliano in contrapposizione con il clan MAZZARELLA.
Le indagini ricostruiscono attraverso le intercettazioni, telefoniche ed ambientali, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ed i riscontri, l’operatività del cartello e gli scontri armati con il clan MAZZARELLA a partire dalla seconda metà dell’anno 2014 e fino al 2019, attuati per il controllo delle attività illecite nell’area orientale della città di Napoli, nelle zone di piazza Mercato e Porta Nolana nonché nei comuni di san Giorgio a cremano e Portici.
Elenco degli arrestati:
- DI PEDE Ferdinando (nato a Napoli il 5.9.1972);
- DOMIZIO Maria (nata a Napoli il 6.9.1958);
- ESPOSITO Pasquale (nato a Napoli l’8.4.1964);
- FOLLIERO Vittorio (nato a Napoli il 20.12.1981);
- FORMICOLA Gaetano (nato a Napoli il 16.02.1995);
- FUSARO Giuseppe (nato a Napoli il 18.03.1988);
- GIANNIELLO Domenico (nato a San Giorgio a Cremano, il 13.09.1983);
- GRANDIOSO Ciro (nato a Napoli il 12.04.1966);
- GRASSIA Ciro (nato a Napoli il 25.09.1963);
- GRASSIA Sergio (nato a Napoli l’11.10.1972);
- LUONGO Luigi (nato a Napoli il 25.04.1980);
- LUONGO Salvatore (nato a Napoli il 27.04.1998);
- MADDALUNO Raffaele (nato a Napoli il 28.07.1982);
- MARIGLIANO Antonio(nato a San Giorgio a Cremano il 30.11.1982);
- MARIGLIANO Vincenzo, (nato a Napoli il 12.05.1984);
- MILO Giuseppe (nato a San Giorgio a Cremano, il 11.10.1981);
- MINICHINI Michele (nato a Napoli il 13.09.1990);
- NURCARO Salvatore (nato a Cercola il 25.06.1987);
- OLIVIERO Raffaele (nato a Napoli il 09.10.1977);
- PAGANO Giovanni (nato a Napoli il 14.07.1988);
- PIANESE Lorenzo (nato a Napoli il 12.05.1979);
- REALE Antonio (nato a Napoli il 10.09. 1991);
- REALE Antonio (nato a Napoli il 08.03.1990;
- REALE Carmine (nato a Napoli il 02.07.1995);
- REALE Gennaro (nato a Napoli il 01.12 1987);
- REALE Gennaro (nato a Napoli il 10.08.1992);
- REALE Mario (nato a Napoli il 03.06.1969);
- REALE Pasquale (nato a Napoli il 22.02.1996);
- REALE Vincenzo (nato a Napoli il 14.02.1997);
- RINALDI Ciro (nato a Napoli il 04.08.1963);
- RINALDI Francesco (nato a Napoli il 23.09.1987);
- SANNINO Tommaso (nato a Napoli il 05.08.1965);
- SILENZIO Francesco (nato a Torre del Greco il 15.03.1975);
- SILENZIO Vincenzo (nato a Napoli il 15.02.1978);
- TABASCO Gaetano (nato a Napoli il 10.08.1975);
- TABASCO Giovanni (nato a Napoli il 29.04.1995);
- VIGORITO Vincenzo(nato a Napoli il 06.10.1974).
Cronaca
Orrore a Torino, ragazzina di 13 anni incinta del padre: il racconto shock
Orrore a Torino, dove una ragazzina di 13 anni è rimasta incinta del padre. Infatti la giovane vittima avrebbe subito abusi in famiglia da parte del genitore, anche quando lei era ricoverata in ospedale per il parto.
A raccontare questa macabra vicenda è stata la stessa vittima, che insieme alla mamma si recò all’ospedale Sant’Anna di Torino per mettere al mondo il frutto di quella violenza. L’uomo è un cittadino filippino di 45 anni, incensurato e arrivato in Italia una decina di anni fa, oggi in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della 13enne e maltrattamenti verso la moglie e gli altri figli minori.
Tuttavia anche la mamma risulta essere indagata, poiché secondo la Procura di Torino la donna sapeva dell’orrore che si consumava in casa sua, ma non avrebbe fatto nulla per fermarlo.
Secondo il racconto fornito agli inquirenti, la giovane quando arriva in ospedale è evasiva quando le chiedono chi fosse il padre, rispondendo che si trattava di un compagno di scuola, altre volte di un conoscente. A quel punto gli agenti della Polizia Giudiziaria piazzano delle telecamere nella stanza dov’era ricoverata e nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2023 scoprono la verità: l’uomo si introduce in camera della figlia e si infila sotto le lenzuola, costringendola ad avere un rapporto sessuale.
Pertanto sono subito scattate le manette, poiché arrestato in flagranza di reato. Poi l’esame del Dna sul feto conferma che è lui il padre del bambino, nato ad agosto e dato in adozione.
Cronaca
Shock in Argentina, quattro calciatori del Velez Sarsfield arrestati per violenza sessuale di gruppo
Scandalo in Argentina, dove quattro calciatori del Velez Sarsfield sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. La vittima è una giovane giornalista, la quale ha denunciato alle autorità l’episodio avvenuto lo scorso 3 marzo.
Pertanto, gli indagati sono il portiere Sebastian Sosa, il difensore Braian Cufré, il centrocampista José Ignacio Florentin e l’attaccante Abiel Osorio.
In particolare l’avvocato della donna, Patricia Neme, ha dichiarato ai media argentini che la sua assistita aveva accettato di unirsi solo al portiere in una camera d’albergo a Tucuman, ma ad attenderla vi erano anche gli altri tre giocatori.
Ecco quanto spiegato dalla vittima nella sua denuncia:
“Abbiamo bevuto alcune birre, poi mi hanno offerto un liquore che mi ha provocato uno stato di stordimento, malessere e sonnolenza, è stato allora che senza alcun consenso i quattro hanno abusato di me sessualmente”.
Al momento il portiere Sosa ha negato qualsiasi accusa e potrebbe essere processato con un ruolo secondario, mentre per i suoi compagni l’accusa è di abuso sessuale. Intanto la società argentina ha comunicato di aver sospeso i contratti di tutti e quattro i giocatori dopo il loro arresto. Ecco la nota del club:
“Questo club sottolinea la sua più profonda preoccupazione per i fatti denunciati, che sono chiaramente contrari ai principi e ai valori della nostra istituzione”.
Cronaca
Omicidio Giovanbattista Cutolo, al via il processo: le ultime
Al via oggi il processo per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, che vede i legali del minorenne imputato chiedere lo sconto di pena.
Tuttavia il Pm Francesco Regine non ha dubbi sul fatto che si tratti di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Questo perché l’imputato ha sostenuto di aver sparato colpi di pistola senza avere una reale intenzione di uccidere.
Ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:
“Se mai ci dovesse essere uno sconto di pena sarebbe un delirio, un abominio contro la giustizia, una follia. Come dice la famiglia di Giogiò, che appoggiamo appieno, bisogna dire basta a questi colpi di spugna che non cancellano i peccati, i crimini, la mentalità violenta e delinquenziale, ma soltanto il senso di giustizia e di legalità, il rispetto per le vittime e la fiducia della gente nelle Istituzioni. Servono pene durissime”.
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