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Cronaca

Sono stati i migranti a ribellarsi al clan Giuliano: decisivo un video-denuncia

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Sarebbero stati dei migranti a ribellarsi al clan Giuliano di Forcella e non i cittadini napoletani. Questo quanto accaduto in occasione degli arresti di Salvatore Giuliano, del cugino Cristiano Antonio Morra e Giuliano Cedola. Decisive per la loro cattura, le denunce presentate dagli abitanti del palazzo. I quattro infatti, sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, visto che avrebbero chiesto il pizzo ai migranti per restare nelle loro abitazioni.

Il palazzo in questione, è stato da sempre la roccaforte del clan Giuliano, ma da qualche anno ad abitarlo, ci sono solo cittadini stranieri. Tra loro, colui che ha subito il comportamento più violento, è un imprenditore pakistano che, preso di peso da una decina di uomini, è stato buttato in strada perché non voleva pagare l’affitto. Tuttavia, l’uomo, non si è fatto intimidire e ha deciso di denunciare tutto alla Polizia. Non è stato però l’unico a ribellarsi. Una donna romena infatti, ha fornito una prova fondamentale agli investigatori. Quando si è resa ormai conto che, quegli uomini erano tornati nel palazzo per fare del male, ha girato un video con il cellulare, che attesta la loro colpevolezza. Prove fondamentali che hanno favorito l’intervento della Squadra Mobile di Napoli, che li ha prontamente arrestati.

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Cronaca

Napoli, tentano di rubargli l’orologio ma lui reagisce e viene sparato: i particolari

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Attimi di paura a Napoli, dove questa notte un giovane è stato ferito da un colpo di pistola durante un tentativo di rapina.

Secondo le prime informazioni, il giovane era in sella ad uno scooter guidato da un familiare, quando due malviventi a bordo di un altro scooter li avrebbero affiancati pretendendo l’orologio che il 21enne aveva al polso.

A quel punto la vittima ha reagito e avrebbe spinto i banditi a fare fuoco, colpendolo al braccio sinistro. In seguito si è recato subito al Pronto Soccorso del CTO di viale Colli Aminei per le cure del caso.

Al momento i carabinieri di Capodimonte indagano senza escludere alcuna ipotesi.

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Cronaca

Camorra, si pente il boss dei Casalesi Francesco ‘Sandokan’ Schiavone

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Una notizia per certi versi clamorosa quella che arriva dal carcere, visto che dopo 26 anni di silenzio il boss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto ‘Sandokan’, ha deciso di pentirsi.

L’uomo, oggi 70enne, avrebbe dunque iniziato a parlare con i magistrati della Dda facendo crollare un terribile silenzio. Sandokan fu arrestato nel 1998 dopo una lunga latitanza, e condannato all’ergastolo al 41-bis nell’ambito del maxi processo ‘Spartacus’.

Pertanto il suo erede alla guida del clan fu il primogenito Nicola Schiavone, il quale iniziò la sua collaborazione con la giustizia nel 2018 seguito, tre anni più tardi, dal fratello Walter.

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Cronaca

Ischia, uomo trovato in possesso di oltre 2,5 kg di droga: 70enne in manette

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Gli agenti del Commissariato di Ischia sono intervenuti questa mattina presso il porto di Casamicciola Terme, insospettiti da un autocarro con a bordo un soggetto da poco sbarcato sull’isola e che si stava dirigendo verso l’entroterra.

In particolare i poliziotti hanno seguito il conducente fino ad un’area di parcheggio della circumvallazione esterna ex S.S. 270, dove è stato raggiunto e controllato. Pertanto l’uomo, è stato trovato in possesso di 5 involucri di marijuana del peso di circa 570 grammi e 20 panetti di hashish del peso di circa 2 kg, occultati nel veicolo.

A quel punto l’indagato è stato identificato in un 70enne napoletano con precedenti di Polizia, tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

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