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Cronaca

Ndrangheta. Arrestato il super boss: era tra i 10 latitanti più pericolosi al mondo

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I carabinieri del Ros hanno arrestato il superlatitante Rocco Morabito.

L’uomo è stato arrestato in Brasile in una operazione congiunta di Interpol, polizia, carabinieri e polizia federale brasiliana. Il boss era nella lista dei dieci criminali più ricercati al mondo. Il boss era latitante dal 2017, quando era evaso da un carcere in Uruguay, dove si trovava in attesa di estradizione.

Morabito al momento dell’arresto si trovava in una stanza d’hotel di Joao Pessoa, capitale dello stato di Paralba. Con Morabito è stato tratto in arresto anche Vincenzo Pasquino, un altro pericoloso latitante originario di Torino.

Soddisfazione per il ministro brasiliano, Anderson Torres: ” Una brillante operazione di polizia e intelligence. Ancora una volta dimostriamo che la federale ha sempre un profondo impegno nel suo lavoro e nella lotta alla criminalità

Cronaca

In retromarcia investe il figlio di 20 mesi

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Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.

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Cronaca

Incidente spaventoso a Giugliano

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L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.

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Avellino

Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette

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Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.

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