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Frattamaggiore

FRATTAMAGGIORE. Fronte interno alla maggioranza tra Del Prete e Gervasio

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FRATTAMAGGIORE – All’ombra della Canapina e sotto gli occhi ignari del frattese medio si consuma l’ennesima faida interna alla maggioranza che costringerà l’Amministrazione ad andare avanti col freno a mano tirato.

Galeotto fu quel PUC che stenta a decollare e che non fa altro che continuare a mettere le une anime contro le altre.

Non sono passate inosservate le accuse rivolte al Presidente del Consorzio Cimiteriale Franco Di Carlo da parte del blog di “proprietà” del Consigliere Pasquale Del Prete, dove si lasciano intendere tutti i dubbi dello scrivente sui mancati requisiti che il Di Carlo avesse per scegliere i componenti del Nucleo di valutazione e l’affidamento diretto sempre alla stessa azienda per acquistare prodotti di diversa natura.

Insomma, poco più di quel tipo di attacchi che fanno ricordare i pretesti attuati sui territori all’epoca dei gazebo organizzati dai meetup vicini al Movimento 5 Stelle.

In realtà, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che dietro questi attacchi ci sia una chiave di lettura ben delineata. Tutti sanno che la nomina a Presidente del Consorzio di Franco Di Carlo è espressione dell’Arch. Lino Gervasio capogruppo del PD e quello che sta architettando la corrente Del Prete, attraverso il proprio blog locale, è un vero fronte in contrapposizione a quello dell’architetto del PD per ottenere maggiore spazio sulle decisioni inerenti il PUC.

A rafforzare questa tesi è soprattutto il comportamento dei consiglieri appartenenti al pensiero delpretiano che insieme si sono recati all’ufficio protocollo per un accesso agli atti riguardante proprio la nomina del Nucleo di valutazione del Consorzio cimiteriale. Nomina ovviamente avvenuta ad Ottobre del 2020. Quindi a meno che Pasquale Del Prete & C. non facciano politica laggata di mesi, questo sussulto di operatività non si spiega se non nella tesi che vuole un fronte aperto tra Pasquale Del Prete contro l’arch. Lino Gervasio.

Proprio come succede in altri ambiti si cerca di attaccare la persona più vicina per lanciare messaggi subliminali al vero avversario e per cercare di fargli capire quali siano i suoi punti deboli facilmente attaccabili. Ed è questa la politica che questa maggioranza ha in serbo per i cittadini frattesi? Senza escludere il fatto che l’apertura di questi fronti all’interno della maggioranza non faranno altro che paralizzare l’azione amministrativa.

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Frattamaggiore. Oltre 12 chili di droga sotto al letto, tradito dall’odore, 22enne arrestato

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I carabinieri della stazione di Frattamaggiore hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Gaetano Chianese, 22enne del posto già noto alle forze dell’ordine. Durante una perquisizione è stato trovato in possesso di 12 chili di hashish, 68 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi. Lo stupefacente era nascosto in un borsone, occultato sotto al letto di una camera. A tradirlo l’odore intenso, immediatamente percepito dai militari. Non solo droga. In casa anche 57 proiettili a salve, 1 passamontagna e 1 sfollagente. Il 22enne è stato portato in carcere, in attesa di giudizio.

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Tragedia a lavoro. 20enne muore dopo essere rimasto incastrato in una macina industriale

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Una fine atroce per un ragazzo di appena 20 anni, Raffaele Vergara, strappato alla vita dopo un grave incidente sul lavoro. Questa mattina a Frattamaggiore, in via Sossio Russo, il giovane è morto dopo essere rimasto incastrato in una macina industriale. Le circostanze dell’incidente sono ancora poco chiare. Teatro della tragedia è il consorzio industriale della ditta Delifood. Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri, Raffaele sarebbe rimasto incastrato all’interno di un macchinario utilizzato per la macina delle spezie decedendo sul colpo. Sul posto il Pm di turno della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nil di Napoli, i Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e personale dell’Asl Napoli 2 Nord. Indagini in corso. Probabilmente verrà disposta l’autopsia sulla salma del ragazzo. Presenti sul luogo della tragedia anche i genitori, originari di Crispano.

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Frattamaggiore

FRATTAMAGGIORE. L’arroganza continua anche con maggioranza allargata. Sorteggi a porte chiuse

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FRATTAMAGGIORE. Un altro episodio sconcertante si registra nella casa comunale che testimonia quanto ormai la situazione rischi definitivamente di degenerare.

Terzo settore, il tanto chiacchierato dirigente Raimo, spesso al centro addirittura del dibattito politico e considerato l’uomo con “superpoteri” al Municipio. Mentre si svolge il sorteggio per affidare una gara d’appalto, l’apertura delle buste contenti le varie offerte presentate dalle ditte partecipanti, dove per termini di legge quest’operazione dev’essere pubblica. A Frattamaggiore nulla è scontato. Tanto è vero che un consigliere comunale l’altra mattina decide di assistere alla regolarità delle procedure e si presenta presso gli uffici dove si sta svolgendo il sorteggio. Trova la porta chiusa e tutti dentro. Bussa, nessuno apre.

Probabilmente non vogliono occhi indiscreti. Il consigliere di maggioranza chiama la polizia per segnalare lo sconcertante episodio; le forze dell’ordine arrivano al Municipio e verbalizzano tutto tra lo stupore dei consiglieri presenti e l’imbarazzo del dirigente Raimo che ancora una volta torna a far parlare di sé dopo i fatti messi in evidenza dai consiglieri dell’opposizione sui rifiuti.

Un altro episodio assurdo: com’è possibile che a Frattamaggiore un consigliere comunale per impedire che si possa svolgere un sorteggio per un appalto a porte chiuse è costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine?

Ombre sulle politiche sociali, dove addirittura l’inchiesta ha svelato il filo che lega la camorra, le cooperative vincitrici di gara, i burocrati dell’Ambito e i loro indissolubili legami con la politica.

Ombre sul settore dei rifiuti tra proroghe e debiti fuori bilanci che meritano approfondimenti; le ombre sulle concessioni che riguardano cantieri dove c’entrano i consiglieri comunali, alcuni finiti pure sott’inchiesta.

La lista è lunga ma basta questo spaccato per comprendere che siamo di fronte ad un pentolone a pressione che rischia di scoppiare da un momento all’altro. Ma la storia del consigliere Giovanni Pezzullo costretto a chiamare una volante di polizia per farsi aprire la porta ed evitare che si svolgesse un sorteggio per un appalto in spregio alla legge, è l’emblema di una situazione che rischia di degenerare.

L’opposizione di “LiberiamoFratta” non riesce ad incidere su quanto ogni giorno si consuma in quelle stanze e menomale che i consiglieri di maggioranza non hanno abdicato al ruolo di controllo che spetta ad ogni singolo componente dell’Assise, ben oltre l’appartenenza alla minoranza o alla maggioranza. La polizia, ovviamente, ha verbalizzato tutto e si aggiunge un altro tassello a chi ci vede nella gestione dell’Ente delle zone d’ombra non più trascurabili.

Persino i movimenti liberi di consiglieri comunali diventano oggetto di velate minacce, di toni alti, per evitare che si possa disturbare la cabina di regia che opera dalle politiche sociali fino a tutti gli altri settori. E nemmeno di fronte alle inchieste della Procura si decide di arretrare ma, al contrario, ci si spinge sempre più in là dimostrando un’arroganza dovuta quasi ad una convinzione di impunità che la storia dimostra non appartenere a queste terre.

E il sindaco continua a restare in silenzio. I suoi stessi consiglieri comunali si rivolgono alle forze dell’ordine per evitare la degenerazione nei settori e lui fa finta di niente. La domanda sorge spontanea: incapacità o complicità? Perché non interviene di fronte a casi così chiari ed eclatanti? E Del Prete continua a far finta di nulla? Altra domanda: Del Prete ha azzerato l’opposizione per allargare la condivisione oppure solo perché pensava che una volta tutti in maggioranza, nessuno avesse più controllato cosa accade negli uffici?

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