Resta sintonizzato

Attualità

Saldi estivi 2021: quando iniziano in Campania

Pubblicato

il

Manca pochissimo all’inizio dei saldi estivi 2021, ma quale sarà la data che in Campania farà impazzire gli appassionati di shopping?

Si parte ufficialmente giovedì 1° luglio in Sicilia, che quest’anno farà da apripista. Ma è il 3 luglio la data da segnare sul calendario per moltissimi appassionati di shopping: sono al via i saldi in ben 15 regioni.

Un appuntamento particolarmente atteso dai commercianti che sperano attraverso gli sconti di fine stagione di recuperare almeno in parte le perdite subite negli ultimi mesi” ha annunciato il Codacons.

E le previsioni sono positive: si stima “un incremento degli acquisti durante il periodo di sconti tra il +15% e il +20% rispetto allo scorso anno, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 165 euro“, anche se i valori delle vendite rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid.

Proprio per ridurre le difficoltà di vendite a causa della crisi scaturita dalla pandemia alcune regioni hanno optato per un rinvio in extremis: in Basilicata si partità il 2 agosto, un mese dopo rispetto alla prima data e in Puglia il 24 luglio.

Il giorno stabilito per l’inizio dei saldi in Campania è il 3 luglio 2021. La decisione è stata presa dalla direzione generale per lo sviluppo economico e le attività produttive, organo competente in materia, come riporta il sito della regione.

Nello specifico la risoluzione è contenuta nel decreto dirigenziale n.228 del 24.06.2021. Ad essa seguirà l’apposita delibera della giunta regionale, a conferma di questa scelta. Quindi anche in Campania il primo sabato del mese aprirà la stagione dei saldi, a differenza dello scorso anno quando per ragioni legate al covid si era scelto di posticipare l’inizio di un mese.

Per quanto riguarda la durata dei ribassi estivi, solitamente in questa regione è di 8 settimane. Di conseguenza la fine della stagione dei ribassi dovrebbe arrivare il 28 agosto 2021.

Attualità

Senato, stop al numero chiuso in Medicina: la situazione

Pubblicato

il

Stop al numero chiuso a Medicina, almeno secondo quanto deciso dal Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato, che ha adottato praticamente all’unanimità il testo base.

Ad annunciarlo il presidente della Commissione Roberto Marti, il quale ha espresso molta soddisfazione per l’adozione del testo, con la massima convergenza di tutte le forze politiche. Ecco le sue dichiarazioni in merito:

“È stato un lavoro intenso che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche, l’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente non più una roulette russa: affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.

Tale decisione ha trovato la ferrea opposizione del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli:

“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”.

Continua a leggere

Attualità

Roma-Fiumicino, l’onorevole Fassino denunciato per furto al duty-free dell’aeroporto

Pubblicato

il

Problemi in aeroporto per l’onorevole Piero Fassino, denunciato con l’accusa di furto di un profumo da 100 euro al duty-free a Roma-Fiumicino.

I fatti risalgono allo scorso 15 aprile, quando Fassino si trovava nel principale aeroporto romano in attesa di un volo per Strasburgo.

Tuttavia l’onorevole ha smentito tale notizia, poiché si sarebbe trattato di un semplice fraintendimento, visto che quando l’onorevole si trovava al duty-free per prendere un profumo alla moglie, gli è squillato il telefono e per rispondere avrebbe quindi appoggiato la confezione nella tasca del giaccone in attesa di andare alle casse.

A quel punto, forse distratto dalla telefonata e sovrappensiero per il volo, Fassino avrebbe superato le casse senza pagare il profumo. Pertanto sarebbe stato fermato dall’antitaccheggio, con l’arrivo della vigilanza che ha subito segnalato agli organi di Polizia.

Inoltre alcuni testimoni riferiscono di una discussione pacata tra Fassino e la sicurezza, con l’onorevole che per dimostrare la sua buona fede si sarebbe anche offerto di acquistare due confezioni del profumo, ma trovando l’opposizione degli addetti alla sicurezza del duty-free, i quali hanno comunque proceduto con la denuncia.

Continua a leggere

Attualità

Totò diventerà un brand

Pubblicato

il

Nel 2023, il Tribunale di Torino ha concesso agli eredi di Antonio De Curtis la possibilità di poter proibire l’utilizzo, senza autorizzazione, del nome d’arte del grande comico partenopeo. La decisione si estende anche alla sua celebre poesia “‘A livella”.
Sicché, molte attività commerciali, soprattutto nel napoletano, saranno costrette a cambiare denominazione.
Partite le missive dei legali degli eredi di Totò, con la diffida ai titolari dei locali.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy