

Attualità
Tragedia nel Casertano: papà muore a 40 anni mentre è in vacanza con la famiglia
Tragedia nell’Alto Casertano dove un papà di soli 40 anni è morto mentre era in vacanza con la famiglia.
La provincia di Caserta è profondamente addolorata e sconvolta per la prematura scomparsa di Pompeo Furno, ingegnere originario di Piedimonte Matese.
Pompeo viveva con la moglie Serena e le due figlie a Castello del Matese. Ed era proprio con loro che Pompeo stava trascorrendo qualche giorno di vacanza a Campomarino Lido.
A causa di un malore improvviso si è accasciato a terra proprio mentre era in vacanza in Molise.
La tragedia nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 3 luglio, nella casa al mare, nella località turistica sull’Adriatico.
Ex capitano di una squadra di calcio locale, era uno stimato professionista ed era il tecnico comunale del municipio di Sant’Angelo d’Alife; era molto conosciuto nell’Alto Casertano per via delle numerose collaborazioni che aveva con diverse amministrazioni comunali.
Il 40enne probabilmente è stato colto da un infarto fulminante, che lo ha ucciso prima che i soccorsi potessero aiutarlo.
I funerali verranno celebrati domani, lunedì 5 luglio, alle ore 10, nella chiesa Santa Croce a Castello del Matese; la salma arriverà nel tardo pomeriggio di oggi nell’abitazione della famiglia e domani, dopo le esequie, verrà tumulata nel cimitero di Piedimonte Matese.
Tra i tanti messaggi di cordoglio e solidarietà alla famiglia comparsi in queste ore sui social, anche quello del Comune di Castello del Matese.
“Il Sindaco, l’Amministrazione Comunale e i dipendenti si associano al dolore che ha colpito la famiglia Furno per la prematura scomparsa del caro concittadino ingegner Pompeo Furno, stimato professionista e membro della commissione sismica del nostro Comune. A nome di tutta la comunità ci stringiamo con affetto alla famiglia, alla moglie e alle figlie. Che la terra ti sia lieve, caro Pompeo” si legge sulla pagina Facebook dell’Amministrazione Comunale.
Attualità
Sant’Antimo, assolti i tre assalitori di Gaetano Barbuto: “Mi hanno amputato le gambe una seconda volta”

Era il 20 settembre 2020, quando il 21enne Gaetano Barbuto Ferraiuolo venne ferito da alcuni colpi di pistola alle gambe nella sua Sant’Antimo. Da allora, la sua vita è cambiata radicalmente, poiché la gravità delle ferite riportate rese necessaria l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Tuttavia, i suoi carnefici sono stati assolti al processo “per non aver commesso il fatto”, almeno secondo quanto ha deciso il giudice riunitosi in camera di Consiglio. Pertanto, la reazione della giovane vittima è stata un misto di rabbia e rassegnazione, che si compendia in queste parole:
“Mi hanno amputato le gambe una seconda volta, alla fine nessuno pagherà per quello che ho subito. Non ci sono colpevoli. Sono sconvolto. Sono molto deluso, scoraggiato e anche impaurito, perché nonostante io abbia testimoniato contro i miei tre assalitori, questi da domani mattina sono uomini liberi, capaci di fare tutto”.
Attualità
Rinvenute armi e munizioni nelle campagne del Casertano: i dettagli

Clamorosa svolta nelle indagini riguardanti la banda armata che sta terrorizzando decine di famiglie tra Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Capua, nel Casertano, che ora potrebbe davvero volgere al termine.
In particolare, nelle scorse ore, gli agenti del Commissariato di Marcianise hanno rinvenuto una cassaforte con tre fucili e 100 cartucce nelle campagne tra Sant’Angelo in Formis e San Prisco. Inoltre, all’interno del forziere, vi era anche una pistola calibro 7.65 non ritrovata.
Stando alle prime informazioni, i malviventi hanno prelevato solo il revolver abbandonando l’intera refurtiva nelle campagne. Tuttavia, il sospetto fondato è che ad agire sia stata la banda protagonista di furti e rapine ai danni di professionisti nella zona di Marcianise.
Attualità
Italia-Inghilterra, delegazione azzurra fa visita ai bambini dell’ospedale Santobono

C’è grande attesa a Napoli per il match in programma questa sera allo stadio Maradona tra Italia e Inghilterra, valido per le qualificazioni agli Europei tedeschi del 2024.
Tuttavia, a distogliere l’attenzione dalla partita, ci ha pensato la visita di una delegazione della Nazionale nei reparti di neurochirurgia, neurologia, neuropsichiatria e neurooncologia dell’ospedale Pediatrico Santobono-Pausillipon.
In particolare, erano presenti il presidente federale Gabriele Gravina e il segretario generale della Figc Marco Brunelli, ricevuti dal presidente della Fondazione Santobono-Pausillipon Anna Maria Ziccardi e da Flavia Matrisciano, direttore dell’omonima Fondazione.
Ecco le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gravina all’arrivo in ospedale:
“La Nazionale Azzurra rappresenta un simbolo positivo del nostro Paese, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto sotto il profilo valoriale e sociale. Per questo, la Federazione ha organizzato anche a Napoli una visita degli Azzurri ai bambini ricoverati. Vogliamo portare un sorriso e un po’ di vicinanza, consci di ricevere molto di più in umanità, determinazione e coraggio”.
Inoltre, erano presenti anche: Acerbi, Bonucci, Di Lorenzo, Donnarumma, Gnonto, Pessina e Politano, i quali hanno consegnato palloni e gadget della Nazionale e si sono intrattenuti con i piccoli pazienti.
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