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Maresca, al tavolo della Cisl con Lina Lucci, rinuncia al suo intervento

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Catello Maresca, candidato sindaco civico alle Comunali 2021, sostenuto dai partiti di centrodestra, è andato al tavolo della Cisl per il confronto con i candidati sindaci accompagnato dall’ex segretario regionale del sindacato Lina Lucci.

Ha così chiesto di far parlare quest’ultima, ma quando i vertici del sindacato hanno affermato che al confronto erano invitati a parlare solo i candidati sindaci e non anche altri soggetti, Maresca ha rinunciato al suo intervento.

A quel punto, il pm anticamorra in aspettativa, ha deciso di andare via. Lina Lucci, in passato, era stata coinvolta in una vicenda giudiziaria sulla gestione del sindacato dalla quale è stata completamente assolta perché il fatto non sussiste lo scorso marzo. Alle prossime comunali potrebbe essere candidata nelle liste di Maresca.

L’incontro tra Maresca e la Cisl di Napoli doveva tenersi nell’ambito del tradizionale confronto che il sindacato organizza in vista delle elezioni amministrative.

Anche questa volta nella sede Cisl Pensionati di via Depretis erano stati invitati a parlare tutti i candidati sindaci alle prossime elezioni che si terranno tra settembre e ottobre. Ieri mattina era stato ospite della Cisl l’ex governatore e sindaco Antonio Bassolino. Nel pomeriggio era toccato all’ex rettore della Federico II Gaetano Manfredi, sostenuto dal centrosinistra e dal M5S. Stamattina era stato invitato Catello Maresca, candidato civico sostenuto dal centrodestra.

Non era però previsto l’arrivo di Maresca accompagnato dalla Lucci. Il pm si è seduto al tavolo dei relatori, mentre la Lucci tra gli ospiti in platea. Maresca ha ascoltato l’introduzione dei dirigenti Cisl, poi, dopo un breve preambolo ha invitato la Lucci a parlare sui temi del lavoro.

A questo punto gli è stato fatto notare che al tavolo sono chiamati a parlare solo i candidati sindaco, pur nel rispetto degli altri invitati dal candidato ospite. A quel punto, Maresca ha preso atto e pur rispettando la decisione del sindacato è andato via.

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Sant’Antimo, assolti i tre assalitori di Gaetano Barbuto: “Mi hanno amputato le gambe una seconda volta”

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Era il 20 settembre 2020, quando il 21enne Gaetano Barbuto Ferraiuolo venne ferito da alcuni colpi di pistola alle gambe nella sua Sant’Antimo. Da allora, la sua vita è cambiata radicalmente, poiché la gravità delle ferite riportate rese necessaria l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.

Tuttavia, i suoi carnefici sono stati assolti al processo “per non aver commesso il fatto”, almeno secondo quanto ha deciso il giudice riunitosi in camera di Consiglio. Pertanto, la reazione della giovane vittima è stata un misto di rabbia e rassegnazione, che si compendia in queste parole:

“Mi hanno amputato le gambe una seconda volta, alla fine nessuno pagherà per quello che ho subito. Non ci sono colpevoli. Sono sconvolto. Sono molto deluso, scoraggiato e anche impaurito, perché nonostante io abbia testimoniato contro i miei tre assalitori, questi da domani mattina sono uomini liberi, capaci di fare tutto”.

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Rinvenute armi e munizioni nelle campagne del Casertano: i dettagli

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Clamorosa svolta nelle indagini riguardanti la banda armata che sta terrorizzando decine di famiglie tra Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Capua, nel Casertano, che ora potrebbe davvero volgere al termine.

In particolare, nelle scorse ore, gli agenti del Commissariato di Marcianise hanno rinvenuto una cassaforte con tre fucili e 100 cartucce nelle campagne tra Sant’Angelo in Formis e San Prisco. Inoltre, all’interno del forziere, vi era anche una pistola calibro 7.65 non ritrovata.

Stando alle prime informazioni, i malviventi hanno prelevato solo il revolver abbandonando l’intera refurtiva nelle campagne. Tuttavia, il sospetto fondato è che ad agire sia stata la banda protagonista di furti e rapine ai danni di professionisti nella zona di Marcianise.

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Italia-Inghilterra, delegazione azzurra fa visita ai bambini dell’ospedale Santobono

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C’è grande attesa a Napoli per il match in programma questa sera allo stadio Maradona tra Italia e Inghilterra, valido per le qualificazioni agli Europei tedeschi del 2024.

Tuttavia, a distogliere l’attenzione dalla partita, ci ha pensato la visita di una delegazione della Nazionale nei reparti di neurochirurgia, neurologia, neuropsichiatria e neurooncologia dell’ospedale Pediatrico Santobono-Pausillipon.

In particolare, erano presenti il presidente federale Gabriele Gravina e il segretario generale della Figc Marco Brunelli, ricevuti dal presidente della Fondazione Santobono-Pausillipon Anna Maria Ziccardi e da Flavia Matrisciano, direttore dell’omonima Fondazione.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gravina all’arrivo in ospedale:

“La Nazionale Azzurra rappresenta un simbolo positivo del nostro Paese, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto sotto il profilo valoriale e sociale. Per questo, la Federazione ha organizzato anche a Napoli una visita degli Azzurri ai bambini ricoverati. Vogliamo portare un sorriso e un po’ di vicinanza, consci di ricevere molto di più in umanità, determinazione e coraggio”.

Inoltre, erano presenti anche: Acerbi, Bonucci, Di Lorenzo, Donnarumma, Gnonto, Pessina e Politano, i quali hanno consegnato palloni e gadget della Nazionale e si sono intrattenuti con i piccoli pazienti.

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