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Open Day “Prima Dose” Pfizer e Moderna: le date

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La Campagna vaccinale prosegue con il massimo impegno da parte dell’ASL Napoli 1 Centro per offrire
quante più occasioni possibili a quanti devono ancora scegliere di vaccinarsi.

Proprio per questo, tra le tante iniziative in corso, l’ASL Napoli 1 Centro ha programmato per lunedì 19 e martedì 20 luglio nonché per giovedì 22 e venerdì 23 luglio ulteriori opportunità di ricevere la prima dose di vaccino.

Gli openday prima dose saranno aperti a tutte le fasce d’età ed il vaccino previsto è del tipo a mRNA (Pfizer o Moderna) con seconda dose prevista a 21/35 giorni per Pfizer e a 28/35 giorni per Moderna.

PRIMA DOSE, vaccino MODERNA

-Fagianeria Real Bosco di Capodimonte. Lunedì 19 luglio ore 8,00/20,00. Fascia età: tutte. 1.500 dosi
Martedì 20 luglio ore 8,00/20,00. Fascia età: tutte. 1.500 dosi

PRIMA DOSE, vaccino PFIZER

-Stazione Marittima. Giovedì 22 luglio ore 8,00/18,00. Fascia età: tutte. 1.500 dosi
Venerdì 23 luglio ore 8,00/18,00. Fascia età: tutte. 1.500 dosi

-Hangar Atitech Capodichino. Venerdì 23 luglio ore 9,00/20,00. Fascia età: tutte. 5.000 dosi

Gli open day sono aperti ai soli cittadini residenti a Napoli di tutte le fasce di età. Per prenotare basta
collegarsi al link opendayvaccini.soresa.it e compilare i campi a disposizione.

Verrà richiesto il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria, un riferimento di cellulare e la mail del vaccinando.

Il centro vaccinale ed il tipo di vaccino del tipo a mRNA (Pfizer o Moderna), nonché il giorno e l’orario saranno confermati attraverso SMS che assume valore di convocazione e dovrà essere esibito all’arrivo presso il centro.

Si ribadisce che l’unico modo per accedere all’open day è l’aver ricevuto SMS e si invita a rispettare luogo e giorno e non anticiparsi rispetto all’orario di convocazione.

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Anziano viaggia in autostrada per due anni senza pagare il pedaggio: i particolari

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La storia che vi stiamo per raccontare vede come protagonista l’80enne Mario, benestante ma senza familiari stretti, che per combattere la noia si è trasferito presso una casa di riposo a Fiuggi.

Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’ufficiale giudiziario della Procura della Repubblica di Frosinone l’abbia raggiunto per notificargli un decreto di giudizio immediato, in cui viene accusato d’insolvenza fraudolenta.

In particolare, l’anziano è accusato di essere il nonno sprint che per due anni, ha viaggiato senza pagare il pedaggio autostradale. Infatti, per eludere il pagamento, si attaccava alla vettura che lo precedeva ed attraversava con lei la barriera Telepass, come se passasse un solo mezzo.

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La Cassazione francese nega l’estradizione di 10 ex Brigatisti

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La Cassazione francese ha confermato il rifiuto della Francia all’estradizione dei 10 ex Brigatisti degli anni di piombo in Italia.

In particolare, per i dieci, di cui otto uomini e due donne, il Tribunale transalpino aveva già negato l’estradizione chiesta dall’Italia il 29 giugno scorso. Tuttavia all’epoca, il presidente francese Emmanuel Macron, dichiarò che “quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia”.

Pertanto Adriano Sabbadin, figlio del macellaio ucciso nel 1997 in Veneto ad opera dei Proletari Armati di Cesare Battisti, ha così commentato la decisione della Cassazione:

“Qual è la mia reazione..? Sono dei disgraziati, perché non c’è giustizia così!. E’ tuttavia una decisione che ci aspettavamo dalla Francia. Ci dicano allora, i giudici, quali sono i colpevoli? Ci sono dei morti sulla coscienza di queste persone”.
   

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Evadono il Fisco per 20 anni tramite girandola di società: 22 arresti

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Salvatore Bordo è il presunto capo di un’associazione per delinquere, che avrebbe gestito una rete di consorzi e cooperative solo per evadere il Fisco per circa 20 anni, e così parlava intercettato col sistema del trojan:

“Troviamo un marocchino, qualcosa, facciamo firmare che ha portato via tutto da qua ..e svuotiamo tutto da qua”.

Inoltre, un altro indagato, gli diceva nel maggio 2022:

“Trovare qualcuno che magari torna al suo Paese, ritira le cose e se ne va”.

Tuttavia, il giudice Luca Milani ha spiegato che il sistema creato dai 22 arrestati, ha prodotto “un danno di vaste dimensioni nei confronti dell’Erario e ha inquinato il mercato del lavoro in settori nevralgici, con conseguenze disastrose per l’intera economia”.

In particolare, tra gli amministratori di fatto di alcune società, come presunti prestanome, c’erano anche due cinesi, moglie e marito titolari di un bar tabacchi a Milano. Pertanto, è considerata emblematica questa intercettazione, nella quale Bordo è a colloquio con un avvocato, il quale così spiegava alle cooperative del settore:

“Devono necessariamente operare in evasione di imposta. Non paghi l’Iva e non paghi questo e non paghi quell’altro, e ti trovi con un buco così in petto, devi solo saltare, o devi studiare il sistema come uscirne da ‘sta partita ..butti i soldi a bordo e dopo bruci ..questa è tutta la logica”.

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