

Coronavirus
Allarme Covid a Mykonos: si contano almeno 5 mila napoletani sull’isola
Contagi record a Mykonos, in Grecia, dove in queste ore, gli oltre 5 mila napoletani presenti sull’isola, sono finiti nel caos del coprifuoco indetto ieri dalle autorità greche. Tutto ciò, per contrastare la pericolosa curva di contagi e di variante Delta. Infatti, sulla popolare isola greca, meta del turismo e del divertimento, tra l’una e le sei del mattino, c’è il divieto di mettere musica per bar, club e ristoranti. Le misure, hanno effetto immediato e resteranno in vigore fino al 26 luglio. Seguiranno aggiornamenti!
Coronavirus
Covid Campania: 373 positivi e 5 deceduti, il bollettino di oggi 2 Febbraio 2023

Sono 373 i nuovi casi accertati di Covid-19 su 7.446 test effettuati (5.438 antigenici e 2.008 Molecolari). A segnalare le positività 337 tamponi antigenici e 36 molecolari. I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino dell’unità di crisi della regione Campania aggiornato alle 23.59 di mercoledì 1 febbraio.
Nel report sono indicati anche cinque decessi, due nelle ultime 48 ore e tre avvenuti in precedenza ma registrati soltanto ieri.
Coronavirus
Covid-19, l’Oms ‘contraddice’ la Cina: “La pandemia non è finita”

Il Comitato speciale per il Coronavirus dell’Oms ha riferito che l’emergenza pandemica non è finita, sconfessando in qualche modo le convinzioni del governo cinese. Infatti, ha verificato lo stato dell’arte della pandemia, riconoscendo che:
“Il virus conserva la capacità di evolversi in nuove varianti con caratteristiche imprevedibili. Anzi, c’è la necessità di migliorare la sorveglianza e la segnalazione di ricoveri e decessi, per comprendere meglio l’attuale impatto sui sistemi sanitari. Il caso aperto più eclatante è quello cinese. Pechino ha cambiato strategia a dicembre, dopo tre anni di lock-down, allentando completamente le restrizioni. Il Capodanno non è ancora finito, le contro-migrazioni inizieranno in questi giorni, e anche se i dati diffusi sembrano spegnere ogni preoccupazione l’Oms invita alla cautela”.
Intanto, dalla Cina arriva la notizia che le infezioni starebbero “per finire, e che non c’è stata una ripresa significativa dei casi durante le vacanze del Capodanno lunare”. Inoltre, “non è rilevata alcuna nuova variante dopo il 12 dicembre, e anche il numero di decessi e casi gravi è in calo”.
Tuttavia, il Direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, all’apertura della riunione annuale del Consiglio esecutivo dell’Oms ha così dichiarato:
“Il Covid-19 è ancora un’emergenza, ma vicina al punto di inflessione. Non c’è dubbio che ora, ci troviamo in una situazione molto migliore rispetto a un anno fa, quando la variante altamente trasmissibile di Omicron era al suo apice”.
Poi, lo stesso Tedros aggiunge:
“Restiamo fiduciosi che nel prossimo anno il mondo passerà a una nuova fase, in cui ridurremo i ricoveri e i decessi al livello più basso possibile”.
Coronavirus
Test Covid-19 ai viaggiatori cinesi, divampa la protesta a Pechino: “È inaccettabile, prenderemo delle contromisure”

Divampa la protesta a Pechino, dopo l’imposizione del test Covid-19 da parte di una dozzina di Paesi ai viaggiatori provenienti dalla Cina, avvertendo che potrebbe prendere contromisure come ritorsione.
Ecco quanto dichiarato dal Ministero degli Esteri Mao Ning:
“Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all’ingresso, rivolte esclusivamente ai viaggiatori cinesi. Questo non ha basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili. La Cina potrebbe prendere contromisure, sulla base del principio di reciprocità”.
Intanto, il primo Ministro francese Elisabeth Borne, ha così aggiunto:
“Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test. Continueremo a farlo”.
Tuttavia, secondo quanto riferisce il Financial Times, l’Ue avrebbe offerto gratuitamente alla Cina vaccini contro il Covid-19, per aiutare Pechino a contenere il diffondersi dell’epidemia nel Paese, dopo la fine delle restrizioni.
Pertanto, l’ECDC, ha così affermato in una nota:
“Non si prevede che l’ondata di casi Covid-19 in Cina, influirà sulla situazione epidemiologica del Covid-19 nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo. Le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell’UE e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini UE/SEE. Inoltre, i cittadini dell’UE/SEE hanno livelli di immunità e vaccinazione relativamente elevati. Nelle ultime tre settimane l’incidenza è diminuita, probabilmente anche a causa di un minor numero di test effettuati. Mancano inoltre dati affidabili sui casi di Covid-19, sui ricoveri ospedalieri, sui decessi, nonché sulla capacità e sull’occupazione delle unità di terapia intensiva in Cina”.
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