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Deodorante: ecco le migliori soluzioni per l’estate

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D’estate sudare di più è normale e non bisogna dimenticare che si tratta di un meccanismo naturale che fa anche bene: attraverso il sudore, infatti, la pelle espelle molte delle impurità, ma agisce anche a livello di termoregolazione, impedendo un “surriscaldamento” pericoloso per gli organi interni.

Tuttavia, una sudorazione abbondante e persino eccessiva come si può avere in estate risulta al tempo stesso fastidiosa nel caso di comparsa di cattivi odori. Per di più, molte volte ci si sente a disagio anche nel caso in cui si creino antiestetici aloni sugli indumenti.

Gli alleati indispensabili per evitare queste problematiche sono i deodoranti e a questo proposito è senza dubbio indispensabile scegliere il formato più adatto per le proprie specifiche esigenze, orientandosi per esempio su soluzioni spray oppure roll on.

Le differenze tra lo spray e il roll on

Innanzitutto, se il prodotto è esclusivamente per uso personale si può preferire il deodorante roll-on, se invece viene condiviso con altre persone, una soluzione spray potrebbe essere la scelta più adatta.

La differenza più lampante è, ovviamente, nel modo in cui si applicano questi due prodotti: lo spray va spruzzato, mentre il roll on va a contatto con la pelle delle ascelle.

Un deodorante spray può risultare più volatile ed è più adatto all’uso di tutta la famiglia in quanto si vaporizza senza toccare la pelle: basta una spruzzata su ogni lato per avere effetti che possono lasciare l’area profumata per molte ore, soprattutto nel caso dei prodotti a lunga durata.

Il roll on e lo stick sono abbastanza simili tra loro, ma mentre il primo consta di una parte mobile che ruota e rilascia il prodotto in maniera omogenea, il secondo è provvisto di un’unica parte fissa e asciutta che ha la consistenza simile a quella di un sapone.

Naturalmente, queste soluzioni risultano particolarmente indicate anche nel caso in cui si debba compiere un viaggio, in quanto i formati di piccole dimensioni sono perfetti per essere inseriti in qualsiasi tipo di borsa o beauty case.

In ogni caso, a prescindere dalle preferenze, occorre verificare che il deodorante sia anche antimacchia, onde evitare macchie sui vestiti. In questi casi, di solito i migliori sono quelli senza sali di alluminio.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare l’approfondimento “meglio il deodorante spray o il roll on?” presente sul sito ufficiale di Neutro Roberts.

Gli ingredienti migliori

Qualsiasi deodorante si scelga di utilizzare, sarà determinante la sua composizione: una zona delicata come quella ascellare va trattata con la massima delicatezza, specie in presenza di epilazione recente, che aumentano le possibilità che possano verificarsi arrossamenti e irritazioni, che non andrebbero acutizzati scegliendo formulazioni poco idonee.

Ad esempio, per le pelli più sensibili occorre evitare l’alcool e prediligere deodoranti neutri, costituiti da sostanze il più possibile naturali con PH equilibrato.

Per quanto riguarda le profumazioni, poi, il consiglio è di prediligere quelle fresche a base di lime, menta e tè verde, a conferire la sensazione di asciutto. È possibile optare per deodoranti dalle note floreali oppure più speziate, che si adattano perfettamente tanto a esigenze femminili che maschili.

Dagli elementi emollienti per idratare e proteggere agli antibatterici naturali, tutti i formati che siano costituiti da INCI (qui un approfondimento sul significato e il ruolo dell’INCI) testati dermatologicamente risultano adeguati per l’estate, così come per tutte le altre stagioni. Infine, per quanto concerne l’uso, è bene ricordare come deodorante in ogni suo formato vada applicato dopo la detersione sulla pelle pulita e perfettamente asciutta.

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Morte Luigi Necco: in ricordo di un grande giornalista

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Era la notte del 13 marzo 2018, quando all’ospedale Cardarelli di Napoli il noto giornalista sportivo napoletano Luigi Necco, esalò il suo ultimo respiro. Necco, fu volto storico per 15 anni di 90′ Minuto della Rai, deceduto a 84 anni a causa di una grave insufficienza respiratoria.

Pertanto, ai suoi funerali, era presente anche il comune di Napoli con un gonfalone e una corona di fiori, oltre a diversi cittadini accorsi per l’ultimo saluto. Tra loro, vi erano il vice sindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, l’assessore regionale Amedeo Lepore, l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, il sindaco di Benevento Clemente Mastella e l’ex presidente del tribunale di Napoli Carlo Alemi.

Inoltre, Necco è stato per cinque anni anche il Consigliere comunale a Napoli, dedicando gli ultimi anni della sua vita ai progetti di legalità per le scuole, con la Prefettura di Napoli e l’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Oggi ricorre il quinto anniversario della sua morte, ma il suo ricordo resterà indelebile nella memoria di tutti.

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Ameba mangia-cervello spaventa gli Stati Uniti: morto un uomo

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Cresce la paura negli Stati Uniti, per la precisione nella contea di Charlotte, dove un uomo è morto dopo essere stato infettato dall’ameba ‘mangia-cervello’. La notizia è stata diffusa dal Dipartimento della Salute di Stato, che ha così commentato l’accaduto:

“La vittima è stata infettata dal parassita probabilmente a seguito di pratiche di risciacquo dei seni nasali con acqua di rubinetto”.

Pertanto, il decesso risale a febbraio, ma le autorità l’hanno reso noto solo ora. Intanto, Jae Williams del Dipartimento della Salute della Florida, ha così dichiarato:

“È in corso un’indagine epidemiologica per capire le circostanze specifiche dell’infezione”.

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Ex alunni ritrovano il loro prof. in ospedale 40 anni dopo: i dettagli

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La storia di Nicoletta Bertorelli, studentessa della quinta D del Liceo Scientifico Gobetti di Torino ha dell’incredibile. Infatti la donna, fin dal giorno della sua maturità avvenuta nel 79-80, non ha mai perso i contatti con il proprio insegnante di filosofia.

In particolare, la donna avrebbe messo al setaccio tutti i reparti ospedalieri di Vicenza e riallacciato i rapporti con gli ex compagni di classe per ritrovarlo. Si tratta di Umberto Gastaldi, 82 anni, ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza e poi in una Rsa.

Pertanto, la donna ha così spiegato:

“Abbiamo notato che da dicembre non postava più nulla. Così è partita la ricerca, sapendolo solo. Bertorelli ha allertato gli ex compagni e dopo cinque giorni di ricerche vane, finalmente è arrivata la conferma che l’anziano si trovava in una struttura sanitaria”. 

Poi, quando gli ex alunni lo hanno contattato, l’ex prof. ha manifestato un unico desiderio:

“Prendete voi i miei libri, recuperate le mie lettere. Nella sua casa ha catalogato l’intero suo epistolario. Tra i volumi di Gramsci e Nietzsche stampava e archiviava anche ogni nostra email”.

Infine, la Bertorello rivela:

“Ho mollato tutto e sono partita. Tutti i compagni si sono attivati e gli hanno scritto. Da Torino, Roma, dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Facciamo i turni per andare a trovarlo, ci riuniamo quasi tutti i giorni in videochiamata per risolvere i problemi pratici. Siamo uniti in una forza stupefacente. E questo lo conforta”.

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