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Cronaca

Napoli. Controlli nelle zone della Movida: nei guai un ragazzo in giro con un tirapugni

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I Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Napoli, hanno effettuato un servizio a largo raggio nei Quartieri Spagnoli e a Chiaia.

Controllati 51 veicoli e 81 persone, di queste 25 sono pregiudicate, identificate. Sono 10 i sottoposti a misure limitative della libertà personale ai quali i militari hanno fatto “visita” durante la notte per verificare la loro effettiva presenza in casa.

Sono state denunciate 6 persone. I carabinieri del Nucleo Operativo hanno denunciato per porto abusivo di tirapugni un ragazzo che è stato trovato in possesso dell’arma nei pressi di alcuni locali.

I carabinieri della stazione Napoli San Giuseppe hanno denunciato un uomo per soggiorno irregolare nel territorio nazionale mentre i Carabinieri dei Quartieri Spagnoli hanno denunciato 3 parcheggiatori abusivi.

Una persona è stata denunciata perché trovata alla guida dai Carabinieri della Stazione di Chiaia nonostante non avesse mai conseguito la patente.

Durante le operazioni, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una pistola a salve, priva di tappo rosso, nascosta all’interno di un vano per i contatori elettrici di un condominio di via Cesare D’Engenio.

I Militari sono stati impegnati anche nei controlli agli esercizi commerciali ed in particolare alle attività aperte la sera per la movida.

Tra i diversi locali controllati sono 3 quelli che sono stati sanzionati. Si tratta di bar o wine-bar in piazza Giulio Rodinò. I Carabinieri hanno accertato diverse irregolarità, sia amministrative che penali, per il mancato rispetto del protocollo anti contagio da covid-19 e per inosservanze della normativa sull’impiego di lavoratori “in nero”. Due di queste imprese sono state anche sospese.

Non sono mancati i controlli al codice della strada e diverse sono le sanzioni: 3 per mancanza di documenti di circolazione e guida, 3 per guida senza casco, 2 per mancata revisione e 1 per guida senza patente.

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Cronaca

Napoli, borseggi e rapine sui mezzi pubblici: 6 persone arrestate

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Gli indagati, tutti italiani, pluripregiudicati, sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti con destrezza, commessi all’interno della Stazione Cavour della linea Metropolitana 2.

Il provvedimento nasce dall’attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Napoli e svolta congiuntamente dalla Stazione dei Carabinieri di Napoli Stella e dal Compartimento Polizia Ferroviaria Campania, volta a identificare persone coinvolte in una serie di furti con destrezza, perpetrati all’interno della Stazione Cavour della linea Metropolitana 2 di Napoli, nel periodo tra novembre 2022 e febbraio 2023.

L’attività di indagine ha permesso di identificare i componenti dell’associazione che ricoprivano ruoli ben definiti e ha accertato che le vittime venivano individuate di volta in volta prevalentemente con le medesime caratteristiche: soggetti deboli per età, sesso, nazionalità o per altre condizioni apparenti.

Gli arrestati sono cinque uomini e una donna: di questi, tre sono stati ristretti in carcere e tre sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

Nello specifico. La Stazione di Napoli Stella ha rintracciato e tradotto presso il carcere di Poggioreale F.Z., 56 anni, mentre F. D., 70 anni, e A.Z., 62 anni, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in Napoli.

I poliziotti della Polfer hanno rintracciato B.N., 48 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati e lo hanno tradotto presso il Carcere di Poggioreale; M.A., 50 anni, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in Napoli; a D.P.E., 39 anni, già ristretto in carcere, è stata notificata la nuova ordinanza.

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Cronaca

Clan Ferrara Cacciapuoti: chiesti 259 anni di carcere

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I Pm della Direzione Distrettuale Antimafia, Maria Sepe e Simona Rossi, hanno avanzato pesantissime richieste di condanna, nel processo riguardante il clan Ferrara Cacciapuoti attivo in quel di Villaricca.
Tra gli imputati, la richiesta di condanna più alta, 20 anni, è rivolta ai due Luigi Cacciapuoti, omonimi al vertice del clan, seguiti da Mauriello Giuseppe (richiesti 18 anni di reclusione), da Ciccarelli Domenico (richiesti 16 anni).
Venti imputati procederanno con il processo ordinario dinanzi al Tribunale Collegiale, 19 imputati hanno optato per il rito abbreviato e un solo imputato ha patteggiato la pena.
Delle 17 persone offese, nessuna si è costituita parte civile.

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Cronaca

Lutto a Palermo, addio all’attivista Luigi Carollo

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Lutto a Palermo per la scomparsa di Luigi Carollo, attivista e coordinatore del Palermo Pride, morto all’età do 56 anni.

L’uomo era stato ricoverato domenica scorsa all’ospedale Buccheri La Ferla in gravi condizioni, fino a quando la notte scorsa è spirato per l’aggravarsi della sua situazione di salute. Era il simbolo delle battaglie per i diritti civili, nonché ex presidente di Arcigay Palermo e fondatore di Articolo 3, associazione politica che fa dei diritti la sua ragione fondante.

Pertanto quest’ultimo richiama all’articolo 3 della Costituzione italiana:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”).

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