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Strada ancora chiusa per il rogo, parla Borrelli: “Si uscirà mai da questo incubo”?

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Il rogo di alcune settimane fa, continua a causare ancora effetti negativi sulla popolazione, costretta a respirare miasmi e tossine e sugli automobilisti, poiché lo svincolo del tratto dell’Asse Mediano interessato dall’incendio, resta ancora interdetto al traffico. Sulla vicenda, è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato: “Se ne vedrà mai l’uscita da questo incubo? La strada chiusa davvero, blocca tantissime persone e anche un’ambulanza, deve fare un giro enorme per non prendere l’asse mediano, perché non è agibile a causa del maxi rogo. Non solo ci inquinano l’aria, ma ostacolano anche un salvataggio di una o più vite”.

Poi prosegue: “Seguiamo la situazione dal principio, avendo chiesto anche ad A.R.P.A.C. di effettuare continui controlli sulla qualità dell’aria, per capire se ci sono pericoli per i residenti. Per quanto riguarda la chiusura dell’Asse Mediano, abbiamo inviato una nota all’Anas per capire quanto tempo ancora ci vorrà, per riaprire il tratto di strada e chiedere di accelerare i tempi. La situazione, è diventata insostenibile. Non possiamo fare altro, che ripetere che tali problematiche, vengono troppo spesso a crearsi in questi campi ricettacoli di degrado, abusivismi ed illeciti. Vanno sgomberati e demoliti, tutti”.

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Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Attualità

Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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Il robot salva la vita ad un paziente con due tumori

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Lo sviluppo tecnologico e robotico va sempre più migliorando.
Al Sant’Orsola di Bologna, sono stati asportati due tumori ad un paziente 75enne, in un unico intervento grazie alle funzioni preparatorie di un robot nelle vesti di chirurgo. L’estrazione del tumore maligno ha interessato prima il rene e poi il colon. L’operazione si è rivelata essere un grande successo, il tutto grazie all’aiuto della piattaforma robotica “Hugo di Medtronic”.

“Con l’ausilio di queste nuove metodologie, il trauma per il paziente è meno insopportabile, sicché i tempi di recupero diventano molto più veloci”, afferma il prof. Rottoli dell’equipe chirurgica.

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