

Attualità
Proseguono i commemoriali per la morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa
Trentasette anni fa veniva assassinato, a Palermo, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa. L’auto sulla quale viaggiava in compagnia della moglie Emanuela Setti Carraro fu affiancata, in via Isidoro Carini, da una Bmw dalla quale furono esplose raffiche di kalashnikov.
Dopo quasi quarant’anni l’Italia non può far a meno di rivolgere un ricordo a l’uomo che ha combattuto la mafia, senza timore o riserva, ma con il coraggio proprio di chi vive nel segno della giustizia e per la stessa non ha paura di perdere, anche la propria vita.
Oggi, tenerne viva la memoria contribuisce a diffondere il coraggio di combattere tutte le forme di violenza e di scegliere il bene comune rispetto ad ogni altro interesse.
La sua carriera fu leggendaria: entra nei Carabinieri durante la seconda guerra mondiale e negli anni 70 diventa il protagonista della lotta alla formazione terroristica delle Brigate Rosse. Visti i suoi successi, nel 1982 viene mandato dallo Stato in Sicilia a combattere la mafia. Sono gli anni di massima espansione di Cosa Nostra, grazie anche all’esplosione del traffico di eroina.
«Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì» così denunciava già nelle prime giornate di lavoro presso la città. Non ha potere, non ha collaborazione, non sente il sostegno dello Stato.
«Lo Stato affida la tranquillità della sua esistenza non già alla volontà di debellare la mafia, ma allo sfruttamento del mio nome per tacitare l’irritazione dei partiti», dice, «partiti pronti a buttarmi al vento non appena determinati interessi saranno o dovranno essere toccati o compresi».
Non fece in tempo ad indagare determinati “interessi” o forse sì. Il giorno 3 settembre 1982 il Generale dalla Chiesa fu ucciso dalla mafia.
Sono passati 39 anni dopo quella sera. Cosa Nostra è meno radicata e forte di allora, minata dagli arresti, dai pentimenti e dalla concorrenza delle mafie straniere. Ma ancora a oggi, nessuno ha scoperto il nome del mandante dell’omicidio del Generale dalla Chiesa.
Dalla mattinata di ieri sono in corso nella città di Palermo diverse cerimonie commemorative. Tra queste, la deposizione di corone di alloro presso la caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa” ed in via Isidoro Carini, la Santa Messa nella chiesa di San Giacomo dei Militari officiata dall’ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò.
Attualità
Sant’Antimo, assolti i tre assalitori di Gaetano Barbuto: “Mi hanno amputato le gambe una seconda volta”

Era il 20 settembre 2020, quando il 21enne Gaetano Barbuto Ferraiuolo venne ferito da alcuni colpi di pistola alle gambe nella sua Sant’Antimo. Da allora, la sua vita è cambiata radicalmente, poiché la gravità delle ferite riportate rese necessaria l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Tuttavia, i suoi carnefici sono stati assolti al processo “per non aver commesso il fatto”, almeno secondo quanto ha deciso il giudice riunitosi in camera di Consiglio. Pertanto, la reazione della giovane vittima è stata un misto di rabbia e rassegnazione, che si compendia in queste parole:
“Mi hanno amputato le gambe una seconda volta, alla fine nessuno pagherà per quello che ho subito. Non ci sono colpevoli. Sono sconvolto. Sono molto deluso, scoraggiato e anche impaurito, perché nonostante io abbia testimoniato contro i miei tre assalitori, questi da domani mattina sono uomini liberi, capaci di fare tutto”.
Attualità
Rinvenute armi e munizioni nelle campagne del Casertano: i dettagli

Clamorosa svolta nelle indagini riguardanti la banda armata che sta terrorizzando decine di famiglie tra Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Capua, nel Casertano, che ora potrebbe davvero volgere al termine.
In particolare, nelle scorse ore, gli agenti del Commissariato di Marcianise hanno rinvenuto una cassaforte con tre fucili e 100 cartucce nelle campagne tra Sant’Angelo in Formis e San Prisco. Inoltre, all’interno del forziere, vi era anche una pistola calibro 7.65 non ritrovata.
Stando alle prime informazioni, i malviventi hanno prelevato solo il revolver abbandonando l’intera refurtiva nelle campagne. Tuttavia, il sospetto fondato è che ad agire sia stata la banda protagonista di furti e rapine ai danni di professionisti nella zona di Marcianise.
Attualità
Italia-Inghilterra, delegazione azzurra fa visita ai bambini dell’ospedale Santobono

C’è grande attesa a Napoli per il match in programma questa sera allo stadio Maradona tra Italia e Inghilterra, valido per le qualificazioni agli Europei tedeschi del 2024.
Tuttavia, a distogliere l’attenzione dalla partita, ci ha pensato la visita di una delegazione della Nazionale nei reparti di neurochirurgia, neurologia, neuropsichiatria e neurooncologia dell’ospedale Pediatrico Santobono-Pausillipon.
In particolare, erano presenti il presidente federale Gabriele Gravina e il segretario generale della Figc Marco Brunelli, ricevuti dal presidente della Fondazione Santobono-Pausillipon Anna Maria Ziccardi e da Flavia Matrisciano, direttore dell’omonima Fondazione.
Ecco le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gravina all’arrivo in ospedale:
“La Nazionale Azzurra rappresenta un simbolo positivo del nostro Paese, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto sotto il profilo valoriale e sociale. Per questo, la Federazione ha organizzato anche a Napoli una visita degli Azzurri ai bambini ricoverati. Vogliamo portare un sorriso e un po’ di vicinanza, consci di ricevere molto di più in umanità, determinazione e coraggio”.
Inoltre, erano presenti anche: Acerbi, Bonucci, Di Lorenzo, Donnarumma, Gnonto, Pessina e Politano, i quali hanno consegnato palloni e gadget della Nazionale e si sono intrattenuti con i piccoli pazienti.
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