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Lavoro

Draghi firma il Dpcm: dal 15 ottobre il ritorno in ufficio dei dipendenti pubblici

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ROMA – Tornano in ufficio i tre milioni e duecentomila dipendenti pubblici

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm. Dal 15 ottobre ritorna la “modalità ordinaria” di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Sarà in presenza e spetterà alla pubblica amministrazione assicurare che questo avvenga in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle misure anti Covid previste per la ripresa.

Si apre l’era della nuova normalità e si completa il quadro avviato con l’estensione dell’obbligo del green pass al mondo del lavoro“. Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, che da settimane insiste per riportare in ufficio impiegati e dirigenti.

Una vittoria dopo 2 anni di chiusure degli uffici che segna il ritorno ad una normalità a cui non siamo più abituati. Il 15 del prossimo mese, tralatro, è proprio il giorno in cui la certificazione verde sarà indispensabile per lavorare.

In attesa che la Consulta si pronunci sul ricorso degli oltre 27mila sottoscrittori della petizione contro il green pass nella scuola – la maggioranza dei ministeriali, del personale delle agenzie fiscali, dei dipendenti degli enti locali e degli enti pubblici non economici, dovrà abbandonare lo smart working in vigore da oltre un anno e tornale alla scrivania.

Nell’attuale fase storica ed economica che il Paese sta vivendo, occorre sostenere cittadini e imprese nelle attività connesse allo sviluppo delle attività produttive e all’attuazione del Pnrr” Così si conclude la relazione illustrativa che accompagna il Dpcm.

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campania

La “bidella pendolare” è stata trasferita, si torna a parlare della giovane Giusy

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Si torna a parlare della bidella pendolare di Napoli, Giuseppina ‘Giusy’ Giuliano, che ogni giorno, a suo dire, percorreva in treno “mezza” Italia per andare a lavorare dal capoluogo campano a Milano. Inizialmente in tanti avevano espresso la propria solidarietà per la giovane, ma con il passare del tempo venne fuori che in realtà quei viaggi non sarebbero stati così frequenti e che la giovane aveva usufruito di un lungo periodo di malattia e congedo.

Oggi, tuttavia, Giusy non fa più la “pendolare”. La giovane bidella, che si dice “felicissima”, infatti, è stata assegnata provvisoriamente ad una scuola di Caivano. La vicenda di Giuseppina esplose sui media all’inizio dell’anno quando raccontò di essere costretta a fare Napoli-Milano in treno quasi ogni giorno. La giovane raccontò che le conveniva di più viaggiare ogni giorno che prendere un alloggio e vivere a Milano.

Ma la realtà risultò un’altra. La sua presenza nella scuola milanese non era così assidua e da molti mesi era assente. Ora, però, tutto è cambiato e per lei ci sono solo 20 chilometri al giorno da percorrere per raggiungere il posto di lavoro. Giuseppina è stata assegnata in via provvisoria all’Istituto superiore ‘Morano’, lo stesso dove la scorsa estate la premier Meloni incontrò docenti e studenti. La stessa giovane bidella, sui social ha indicato come luogo del suo lavoro attuale l’istituto del Parco Verde.

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Lavoro

Supporto formazione e lavoro, la ministra Calderone: “Da venerdì sarà possibile fare domanda”

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In occasione della presentazione della piattaforma SIISL, presso la sede dell’INPS, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha così parlato dell’ormai imminente introduzione del Supporto per la formazione e il lavoro per chi esce dal Reddito di Cittadinanza.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Siamo alla vigilia di una bomba sociale? No, assolutamente no, perché i numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile. Da venerdì primo settembre sarà possibile fare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), il nuovo strumento per gli occupabili che escono dal Reddito di cittadinanza, che partirà insieme alla nuova piattaforma SIISL, e non sarà un click day”.

Poi, aggiunge: “La procedura sarà attiva dalla mezzanotte e un secondo di domani sera, non è un click day e non c’è un problema di esaurimento delle risorse, le persone potranno fare domanda e si attiveranno i processi. Il 60% dei soggetti usciti, in quanto occupabili dalla platea del Reddito di Cittadinanza tra luglio e agosto, hanno già una politica attiva in corso. I corsi indicati in piattaforma in termini di numeri di posti disponibili, sono ampiamente capienti rispetto a quella che è la platea che stiamo osservando”.

Poi, prosegue: “Dalla legge Biagi ad oggi, le politiche attive non hanno dato risposte strutturali in termini di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Con molta umiltà dico che questo percorso, questa piattaforma è un omaggio a Marco Biagi, che considero ancora il più visionario, il più importante riformista in tema di lavoro. E’ la prima pietra. Poi ci sarà la costruzione del percorso per l’Assegno di inclusione (Adi), in vigore dal primo gennaio 2024”.

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Napoli. Disoccupati assediano il Comune  “Ci hanno promesso progetti, invece ci arrivano denunce”

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Senza lavoro non ci sarà pace”. E’ stato necessario l’intervento della celere per ‘difendere’ il palazzo del Consiglio comunale di Napoli, in via Verdi, dall’assalto di centianaia di disoccupati. Movimento 7 Novembre, Comitato 167 Scampia accusano l’Amministrazione comunale di non aver mantenuto le promesse fatte in questi mesi. Una delegazione è stata accolta nella sede del Consiglio comunale. Nel frattempo, i manifestanti hanno affisso degli striscioni anche sulle impalcature della Galleria Umberto e da Palazzo Reale, con vista su piazza Trieste e Trento. La scritta recita “Senza lavoro non ci sarà pace”. I disoccupati di Napoli promettono alle istituzioni un inverno caldissimo.

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