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Politica

Giuseppe Conte a Santa Maria Capua Vetere: l’accoglienza del Senatore Santillo

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Santa Maria Capua Vetere, sabato 25 settembre 2021. ll leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, farà tappa a Santa Maria Capua Vetere, Domenica 26 settembre alle ore 20 in Villa Comunale. È l’ennesimo appuntamento campano di un tour lunghissimo seguito passo dopo passo dal Senatore Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S al Senato della Repubblica.

Sono veramente felice che Santa Maria Capua Vetere, città del foro meravigliosa per storia e beni culturali, possa accogliere il nostro Presidente Giuseppe Conte, che sta ricevendo delle ovazioni straordinarie in lungo e in largo nel suo tour. Tutti eravamo coscienti della popolarità di Conte, ma l’accoglienza che sta ricevendo nei comuni campani, al sud, ma anche al centro e al nord Italia, è qualcosa che difficilmente abbiamo visto in politica.

La presenza di Conte a Santa Maria – ha sottolineato Santillo – testimonia anche l’ottimo lavoro fatto sul territorio su una coalizione di rinnovamento che sfida i poteri forti della città, con la figura assolutamente impeccabile e coerente con i principi del Movimento del candidato sindaco Raffaele Aveta.

Con Giuseppe Conte, Luigi Di Maio – che pure è stato a Santa Maria, prima di Paola Taverna e della Sottosegretaria Macina – e l’intero Movimento, stiamo puntando alla costruzione di una classe dirigente onesta, capace e in grado di vincere le sfide di governo che ci attendono verso il 2050”.

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Afragola

AFRAGOLA. Se non sono coincidenze, Nespoli ha tentato accordo per la gara milionaria sul PNRR

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AFRAGOLA – Grandi appalti e grandi manovre all’ombra del monumento di Ruggiero il normanno in via Oberdan. In queste ore il dominus indiscusso di Afragola Enzo Nespoli, colui che è a processo per aver cercato di indirizzare e gestire la gara sui rifiuti e il suo Piano Industriale, denunciato da una ex dirigente del Comune a cui le era stata proposta la possibilità di essere assunta a tempo indeterminato in cambio di una redazione eterodiretta del bando di gara, è stato avvistato tra le strade di Roma in compagnia dell’ex parlamentare Italo Bocchino. Ma cosa ci fa una coppia così tra le strade di Roma? Cosa sta accadendo di tanto importante?

Semplice. La posta in palio oggi ad Afragola è grossa e stiamo parlando dell’appalto, di ben 23 milioni di euro di fondi PNRR per la riqualificazione dell’edilizia pubblica che è stato suddiviso per circa 8 milioni di euro per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica e circa 15 milioni di euro per lavori di interventi di rigenerazione e riqualificazione di aree ed immobili degradati e potenziamento delle infrastrutture e servizi del Rione Salicelle di cui già ho affrontato i primi problemi in quest’editoriale (leggi qui).

Nella prima indizione ossia quella di € 6.703.020,00 + iva, sei sono state le ditte che vi hanno partecipato, ossia Costruzioni Cinquegrana srl, Operazione srl, Romeo Gestioni SpA, Unyon Consorzio Stabile Scarl, Fenix Consorzio Stabile Scarl e Golden House. Ad aggiudicarsi l’appalto, visto che oggi si sono aperte le buste delle offerte tecniche ed economiche è stata la Costruzioni Cinquegrana Srl ma la mia attenzione si è soffermata specialmente sulla Romeo Gestioni SpA e vi spiego il perché.

Coincidenza vuole che la foto di Italo Bocchino in compagnia col dominus Enzo Nespoli tra le strade di Roma risale al tempo in cui si stava per chiudere l’offerta di procedura di gara ad Afragola.

Altra coincidenza è che l’ex parlamentare Italo Bocchino sia il braccio destro di Alfredo Romeo, patron della Romeo Gestioni SpA, entrambi rinviati a giudizio nell’ambito di un’inchiesta dei sostituti procuratori CarranoWoodcock e Raffaele che gli contestarono i reati di associazione per delinquere, frode in pubbliche forniture, traffico di influenze per il secondo mentre per il primo solo il reato di traffico di influenze insieme all’ex Presidente della Regione Stefano Caldoro. Nell’ambito di questo processo Ciro Salzano – altro fedelissimo dell’ex Senatore Nespoli – fu giudicato col rito abbreviato.

Alfredo Romeo, inoltre, è stato condannato quattro mesi fa a due anni e sei mesi dal Tribunale di Roma nell’ambito di uno dei filoni della maxi indagine sul caso Consip. All’imprenditore di Cesa è stata comminata pure una pena accessoria della incapacità a contrarre con la pubblica amministrazione per un anno, oltre alla confisca di 100mila euro e una provvisionale immediatamente esecutiva di 150mila euro a favore della Consip. I giudici hanno disposto anche un risarcimento in favore di Cittadinanza attiva di 10mila euro. Esclusa invece la responsabilità della Romeo Gestioni. Quest’ultima decisione ha fatto in modo che la Romeo Gestioni potesse partecipare al bando di gara indetto dal Comune di Afragola nell’ambito della ricezione dei fondi PNRR. Ma le stranezze non sono queste.

Quello che lega il fedelissimo di Romeo all’ex Senatore Nespoli in quella foto e che riporta i pensieri di chi scrive alla gara sul PNRR Afragolese è il fatto che su questo bando pubblico si verificano troppe coincidenza come anche quella dell’offerta tecnica più alta risultata all’apertura delle buste in capo proprio alla Romeo Gestioni – con 82.08 punti contro gli 81.2 delle Costruzioni Cinquegrana srl – e diciamo che al dominus afragolese, abituato ad avere questi colloqui preliminari (vedi processo sui rifiuti), stavolta gli è andata male, dato che il probabile potenziale accordo (Romeo-Nespoli) non sarebbe saltato se solo la Costruzioni Cinquegrana Srl non avesse fatto un ribasso superiore al 15% vincendo la gara con 96.2 punti contro gli 89.29 della Romeo SpA.

Quindi stando a quanto scoperto dalla nostra redazione, dobbiamo credere alle troppe coincidenze o al fatto che il dominus afragolese tenta, in tutti i modi, di gestire e/o costituire un vero e proprio Sistema ad Afragola? Ai posteri l’ardua sentenza!

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Politica

Napoli, De Magistris dichiara: “Potrei ricandidarmi a sindaco”

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L’ex sindaco di Napoli nonché attuale leader di Unione Popolare Luigi De Magistris, non ha escluso la possibilità di ricandidarsi a sindaco del capoluogo campano. In particolare, ha così analizzato lo stato in cui versa la città:

“Manfredi non ha una visione, non ne ha mai avuta una. Non è connesso con la gente. Se qualche mese fa mi avessero chiesto di ricandidarmi a sindaco avrei detto no. Ma adesso, dopo un anno e mezzo della nuova amministrazione, dico mai dire mai, perché ciò che vedo non mi piace. Eppure hanno ereditato una città prima per crescita culturale, a cui si è aggiunto il fiume di denaro che a noi è sempre stato negato”.

Poi, ha aggiunto: “Mi sembra chiaro il piano di Manfredi e dell’assessore Cosenza: un nuovo consumo di suolo scellerato. Per creare cosa? Inutili parcheggi che porteranno un nuovo flusso di automobili nel centro città. Non è questo di cui ha bisogno Napoli, la città ha bisogno di implementare la mobilità sostenibile, le piste ciclabili. Manfredi deve mettere in servizio i treni che la mia amministrazione ha acquistato. Invece che cosa fa? Elimina la Ztl di piazza Dante. E lo fa nel silenzio anche dell’opposizione che, guarda caso, dopo l’arrivo del fiume di denaro del patto per Napoli e del Pnrr non ha più detto una parola”.

Poi, ha proseguito: “Mi pare evidente che ci siano problemi nel controllo delle strade. Probabilmente è un tema non prioritario per l’attuale sindaco, che ha usato parole inadeguate dopo il terribile omicidio di Mergellina. Inoltre, è rimasto in silenzio mentre teppisti tedeschi travestiti da tifosi devastavano il centro. Se ci fossi stato io nel Comitato di ordine pubblico, e prefetto e questore mi avessero proposto di scortare i tedeschi sino a Piazza del Gesù, mi sarei opposto”. 

Infine, ha così concluso: “Negli anni precedenti Napoli ha vinto molte battaglie senza avere un euro. Oggi, con i soldi e con un’ampia maggioranza vediamo addirittura i servizi peggiorare. Credo che la città meriti di più, anche in termini di empatia. Per questo motivo, oggi non escludo di ricandidarmi (nel 2026, ndr). Non si può sentire un sindaco che pubblicamente chiede ai napoletani di non distruggere la città per l’eventuale festa scudetto: ha dipinto i cittadini come teppisti, quando sanno benissimo come comportarsi. Non è allineato alla passione dei napoletani. Credo non sia colpa sua, lui probabilmente non avrebbe mai voluto fare il sindaco”.

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Politica

Governo, Meloni alle imprese: “Abbiamo un programma ambizioso, ma non abbiamo paura degli ostacoli”

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha così dichiarato in un messaggio per il 75esimo anniversario di CONFAPI:

“Il governo ha un programma ambizioso e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno, però noi non abbiamo paura, non ci manca il coraggio, la visione e non ci manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito per governare questa nazione. Il governo intende lavorare h24, sette giorni su 7 per rivoluzionare questa nazione, perché i cittadini non ci hanno scelto per mantenere lo Status quo ma per fare riforme che nessun altro ha avuto il coraggio di fare, con la determinazione di andare fino in fondo. E’ un cammino difficile, ma che non ci spaventa”.

Poi, parlando in videoconferenza al Summit for Democracy 2023, ha così sottolineato:

“La democrazia porta crescita economica e diffonde prosperità, e crescita economica e prosperità rafforzano la democrazia. Solo un sistema democratico può assicurare le condizioni essenziali per innescare una crescita sostenibile. Il Summit for Democracy rappresenta una grande opportunità per le nostre democrazie, per lavorare insieme contro le sfide senza precedenti e le nuove minacce che la pandemia e la brutale aggressione della Russia all’Ucraina ci hanno posto davanti. Tutti crediamo nei valori democratici”.

Poi, conclude: “E’ necessario assicurare che le istituzioni siano stabili, veloci ed efficienti. Avere istituzioni più stabili, veloci ed efficienti significa essere in grado di aver maggiore affidabilità a livello internazionale, e lavorare per focalizzare le energie su obiettivi strategici e di lungo periodo. Questa è la direzione in cui vuole andare il mio governo, infatti siamo fermamente convinti che la democrazia possa diventare anche più forte e solida attraverso una riforma presidenziale dello Stato, una riforma che considero fondamentale e che rappresenta anche una misura potente per la crescita economica”.

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