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Economia e Finanza

Inflazione. Le soluzioni adottate dal Governo: dall’aumento pensionistico all’ipotesi Cottarelli

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NAPOLI – Dal 2022 in poi le pensioni degli italiani potrebbero diventare più ricche, e subire un aumento che arriverà fino a 300 euro all’anno. A riportare la notizia è Il Messaggero.

Per coloro che percepiscono intorno ai 1500 sarà possibile, secondo quanto si legge, un extra di all’incirca 300 euro all’anno. Questo metodo potrebbe essere adottato dal Governo per compensare il recente aumento dei prezzi.

Gli ultimi incrementi delle pensioni risalgono infatti a due anni fa, quando è stato introdotto il nuovo meccanismo di perequazione automatica. Tuttavia, da gennaio 2022 in poi, l’incremento dei prezzi potrà provocare anche una crescita della spesa previdenziale.

Il Governo, quindi, potrebbe decretare l’aumento delle pensioni di cui sopra oppure utilizzare nuovamente il sistema a scaglioni, il quale prevede che il cosiddetto tasso di rivalutazione venga decurtato solo dalle quote pensionistiche che superano determinate soglie.

Non poche sono le proposte dei politici e tecnici per mitizzare i problema dell’aumento dei prezzi. Non ultima quella di Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, alla quale sono seguite non poche polemiche. Secondo quest’ultimo sarebbe cosa giusta consentire a chi ha figli di andare in pensione prima. Un meccanismo premiante che tuttavia risulterebbe discriminatorio per un gran numero di cittadini italiani.

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Cronaca

Sequestrati 60 milioni di beni a 67 persone da inizio anno

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Coordinate dalle Procure competenti sul territorio partenopeo, dall’inizio del 2024 il Comando Provinciale di Napoli, all’esito di strutturate indagini di polizia economico-finanziaria, hanno eseguito 16 decreti di sequestro di beni, per un valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, nei confronti di 67 persone indagate eterogeneamente per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa, ricettazione, attività finanziaria abusiva.

Questo il primo bilancio, dall’inizio dell’anno corrente, di contrasto alla criminalità economica reso noto poche ore fa dalla prefettura di Napoli.

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campania

Napoli. Lavoratori dipendenti avranno gli arretrati in busta entro fine anno

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C’è una buona notizia per i lavoratori dipendenti del pubblico impiego: sono in arrivo, infatti, gli arretrati destinati agli statali. I dipendenti pubblici riceveranno una somma arretrata legata ai contratti del 2019-2021. Nel dettaglio, ad essere interessati sono quattro settori del pubblico impiego: le funzioni centrali di cui fanno parte ministeri e le agenzie fiscali come le entrate, gli enti locali, la sanità e la scuola. Novità importanti anche per i dipendenti comunali: per questa categoria entro la fine del 2022 arriveranno gli arretrati previsti. Le procedure dovrebbero essere completate per il mese di dicembre, il che vorrebbe dire sbloccare entro quel mese anche l’erogazione degli arretrati. 

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Economia e Finanza

Banche: Campania prima per fonti creditizie nel 2021, Napoli prima provincia

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La Campania è la regione con più frodi creditizie realizzate tramite furto d’identità per acquistare un bene o ottenere un prestito e Napoli è prima fra le province a livello nazionale. Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit, nella Campania nel 2021, si sono avuti 4.787 casi di frode, 13 casi al giorno. Nella classifica la regione è seguita dalla Sicilia (3.380 casi) e dalla Lombardia 3.200 casi, dove Milano è al terzo posto assoluto tra le province italiane (1.178 casi, più di 3 al giorno) A livello provinciale in Campania il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Napoli, con 2860 casi (che la collocano al primo posto nel ranking nazionale), seguita da Caserta, con 785 (settima posizione), da Salerno con 668, Avellino con 267 e Benevento, con 207. Nel 2021 il numero di casi rilevati si è concentrato su importi inferiori ai 1.500 Euro (+52% rispetto al 2020), a dimostrazione di come le organizzazioni criminali ormai non disdegnino nemmeno le operazioni fraudolente su beni di importo più contenuto. Al contempo si registra un notevole aumento dei casi di frode con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 Euro, che passano dal 9,6% al 14,0% del totale (+45,7%), e quelli con valore superiore ai 10.000 Euro, che arrivano al 12,7% (+13,9% rispetto alla precedente rilevazione).

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