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Cronaca

Corte d’Appello di Napoli conferma la condanna a 8 anni per Albertini, presidente “Napoli Sotteranea”

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La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a un anno e 8 mesi di reclusione nei confronti di Vincenzo Albertini, 60 anni, presidente dell’associazione culturale «Napoli Sotterranea», accusato di violenza sessuale da una sua ex collaboratrice.

La stessa pena venne stabilita in primo grado, il 6 luglio 2020, dalla quinta sezione del Tribunale di Napoli. Il pm Barbara Aprea, all’epoca, chiese sette anni di reclusione per l’imputato. 

«Le dichiarazioni della persona offesa, più volte modificate nel corso della istruttoria dibattimentale, risultano fortemente minate da elementi oggettivi che attestano che il presidente Albertini si trovasse al momento del fatto in un luogo diverso. Ricorreremo in Cassazione per dimostrare la assoluta estraneità del dottore Albertini». Lo sostiene, in una nota, il collegio difensivo, composto dagli avvocati Marco Campora, Sergio Pisani e Maurizio Zuccaro.

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Cronaca

Orrore a Torino, ragazzina di 13 anni incinta del padre: il racconto shock

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Orrore a Torino, dove una ragazzina di 13 anni è rimasta incinta del padre. Infatti la giovane vittima avrebbe subito abusi in famiglia da parte del genitore, anche quando lei era ricoverata in ospedale per il parto.

A raccontare questa macabra vicenda è stata la stessa vittima, che insieme alla mamma si recò all’ospedale Sant’Anna di Torino per mettere al mondo il frutto di quella violenza. L’uomo è un cittadino filippino di 45 anni, incensurato e arrivato in Italia una decina di anni fa, oggi in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della 13enne e maltrattamenti verso la moglie e gli altri figli minori.

Tuttavia anche la mamma risulta essere indagata, poiché secondo la Procura di Torino la donna sapeva dell’orrore che si consumava in casa sua, ma non avrebbe fatto nulla per fermarlo.

Secondo il racconto fornito agli inquirenti, la giovane quando arriva in ospedale è evasiva quando le chiedono chi fosse il padre, rispondendo che si trattava di un compagno di scuola, altre volte di un conoscente. A quel punto gli agenti della Polizia Giudiziaria piazzano delle telecamere nella stanza dov’era ricoverata e nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2023 scoprono la verità: l’uomo si introduce in camera della figlia e si infila sotto le lenzuola, costringendola ad avere un rapporto sessuale.

Pertanto sono subito scattate le manette, poiché arrestato in flagranza di reato. Poi l’esame del Dna sul feto conferma che è lui il padre del bambino, nato ad agosto e dato in adozione.

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Cronaca

Shock in Argentina, quattro calciatori del Velez Sarsfield arrestati per violenza sessuale di gruppo

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Scandalo in Argentina, dove quattro calciatori del Velez Sarsfield sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. La vittima è una giovane giornalista, la quale ha denunciato alle autorità l’episodio avvenuto lo scorso 3 marzo.

Pertanto, gli indagati sono il portiere Sebastian Sosa, il difensore Braian Cufré, il centrocampista José Ignacio Florentin e l’attaccante Abiel Osorio.

In particolare l’avvocato della donna, Patricia Neme, ha dichiarato ai media argentini che la sua assistita aveva accettato di unirsi solo al portiere in una camera d’albergo a Tucuman, ma ad attenderla vi erano anche gli altri tre giocatori.

Ecco quanto spiegato dalla vittima nella sua denuncia:

“Abbiamo bevuto alcune birre, poi mi hanno offerto un liquore che mi ha provocato uno stato di stordimento, malessere e sonnolenza, è stato allora che senza alcun consenso i quattro hanno abusato di me sessualmente”.

Al momento il portiere Sosa ha negato qualsiasi accusa e potrebbe essere processato con un ruolo secondario, mentre per i suoi compagni l’accusa è di abuso sessuale. Intanto la società argentina ha comunicato di aver sospeso i contratti di tutti e quattro i giocatori dopo il loro arresto. Ecco la nota del club:

“Questo club sottolinea la sua più profonda preoccupazione per i fatti denunciati, che sono chiaramente contrari ai principi e ai valori della nostra istituzione”.

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Cronaca

Omicidio Giovanbattista Cutolo, al via il processo: le ultime

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Al via oggi il processo per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, che vede i legali del minorenne imputato chiedere lo sconto di pena.

Tuttavia il Pm Francesco Regine non ha dubbi sul fatto che si tratti di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Questo perché l’imputato ha sostenuto di aver sparato colpi di pistola senza avere una reale intenzione di uccidere.

Ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Se mai ci dovesse essere uno sconto di pena sarebbe un delirio, un abominio contro la giustizia, una follia. Come dice la famiglia di Giogiò, che appoggiamo appieno, bisogna dire basta a questi colpi di spugna che non cancellano i peccati, i crimini, la mentalità violenta e delinquenziale, ma soltanto il senso di giustizia e di legalità, il rispetto per le vittime e la fiducia della gente nelle Istituzioni. Servono pene durissime”.

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