Economia e Finanza
Comune di Napoli considera la chiusura dei locali alle 23, Di Porzio: “disastro per economia”
NAPOLI – Il presidente di Fipe-Confcommercio Campania, Massimo Di Porzio, protesta contro la proposta avanzata all’interno del Comune di Napoli per arginare la movida violenta. La proposta prevedere. Queste le parole di Massimo Di Porzio, riportate da Il Denaro:
“L’obbligo di chiusura alle 23 di bar e ristoranti durante la settimana produrrebbe un disastro per le imprese e per il Turismo, senza risolvere in alcun modo il problema della mala-movida. Questo provvedimento colpirebbe indiscriminatamente tutti i bar ed i ristoranti, non solo quelli legati alla Movida, proprio nel momento in cui stanno faticosamente recuperando le enormi perdite dovute al Covid ed alle limitazioni di questi ultimi due anni.“
Oltretutto la chiusura di bar e ristoranti alle 23, sottolinea Di Porzio, “sarebbe anche un danno gravissimo per il Turismo: come possiamo giustificare agli occhi dei turisti una città, caso unico in Italia, che si autoimpone il coprifuoco alle 23? È come se ci mettessimo da soli, autolesionisticamente, in ‘zona gialla’.“
“È ampiamente dimostrato – prosegue – che chiudere prima i locali non scoraggia i ragazzi dal consumo di alcol per strada e dagli schiamazzi: ci siamo dimenticati che, quando c’era l’obbligo di chiusura alle 22 causa Covid, i giovani si assembravano indisturbati per strada per bere e fare rumore?
Siamo pienamente disponibili a ragionare in maniera seria sulla regolamentazione degli orari e su una disciplina più rigorosa delle nuove aperture, sull’inasprimento delle sanzioni a carico degli esercizi che non rispettano le regole, e perciò chiediamo agli Assessori De Jesu ed Armato di riceverci con urgenza: abbiamo proposte precise ed immediatamente realizzabili da sottoporgli, ivi compreso un codice di autoregolamentazione per gli esercenti che potrebbe essere di grande aiuto per isolare chi non rispetta le regole.
Ma, per favore, evitiamo assolutamente di farci del male da soli con proposte farebbero solo danno alla città ed a imprese e lavoratori già massacrati dall’emergenza Covid”, conclude Di Porzio.
Cronaca
Sequestrati 60 milioni di beni a 67 persone da inizio anno
Coordinate dalle Procure competenti sul territorio partenopeo, dall’inizio del 2024 il Comando Provinciale di Napoli, all’esito di strutturate indagini di polizia economico-finanziaria, hanno eseguito 16 decreti di sequestro di beni, per un valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, nei confronti di 67 persone indagate eterogeneamente per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa, ricettazione, attività finanziaria abusiva.
Questo il primo bilancio, dall’inizio dell’anno corrente, di contrasto alla criminalità economica reso noto poche ore fa dalla prefettura di Napoli.
campania
Napoli. Lavoratori dipendenti avranno gli arretrati in busta entro fine anno
C’è una buona notizia per i lavoratori dipendenti del pubblico impiego: sono in arrivo, infatti, gli arretrati destinati agli statali. I dipendenti pubblici riceveranno una somma arretrata legata ai contratti del 2019-2021. Nel dettaglio, ad essere interessati sono quattro settori del pubblico impiego: le funzioni centrali di cui fanno parte ministeri e le agenzie fiscali come le entrate, gli enti locali, la sanità e la scuola. Novità importanti anche per i dipendenti comunali: per questa categoria entro la fine del 2022 arriveranno gli arretrati previsti. Le procedure dovrebbero essere completate per il mese di dicembre, il che vorrebbe dire sbloccare entro quel mese anche l’erogazione degli arretrati.
Economia e Finanza
Banche: Campania prima per fonti creditizie nel 2021, Napoli prima provincia
La Campania è la regione con più frodi creditizie realizzate tramite furto d’identità per acquistare un bene o ottenere un prestito e Napoli è prima fra le province a livello nazionale. Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit, nella Campania nel 2021, si sono avuti 4.787 casi di frode, 13 casi al giorno. Nella classifica la regione è seguita dalla Sicilia (3.380 casi) e dalla Lombardia 3.200 casi, dove Milano è al terzo posto assoluto tra le province italiane (1.178 casi, più di 3 al giorno) A livello provinciale in Campania il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Napoli, con 2860 casi (che la collocano al primo posto nel ranking nazionale), seguita da Caserta, con 785 (settima posizione), da Salerno con 668, Avellino con 267 e Benevento, con 207. Nel 2021 il numero di casi rilevati si è concentrato su importi inferiori ai 1.500 Euro (+52% rispetto al 2020), a dimostrazione di come le organizzazioni criminali ormai non disdegnino nemmeno le operazioni fraudolente su beni di importo più contenuto. Al contempo si registra un notevole aumento dei casi di frode con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 Euro, che passano dal 9,6% al 14,0% del totale (+45,7%), e quelli con valore superiore ai 10.000 Euro, che arrivano al 12,7% (+13,9% rispetto alla precedente rilevazione).
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