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Scuola

Le migliori scuole superiori secondo la Fondazione Agnelli

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NAPOLI – La classifica più attesa dai genitori italiani è finalmente stata pubblicata. Si tratta dell’unico metro di giudizio che possa aiutarli nella scelta della scuola superiore più adatta nella preparazione dei propri figli.

La Fondazione Agnelli si occupa, tra le tante mansioni, della stipula di una lista volta a decifrare il livello di preparazione di ciascuno istituto superiore d’Italia ponendo in classifica e potendo, dunque, essere di ausilio per le famiglie nella ricerca della migliore opportunità per la crescita culturale dei giovani.

L’elaborato viene pubblicato sul sito www.eduscopio.it ed è il risultato di uno studio che analizza i risultati degli studenti dopo il diploma, sia che questi abbiano scelto di proseguire i propri studi all’Università, sia che abbiano invece deciso di intraprendere direttamente la carriera lavorativa.

Nelle prime tra posizione dei licei classici di Napoli e provincia (entro i 10km) troviamo ancora primeggiante il Sannazaro, mentre notiamo l’Umberto I, storico liceo di Chiaia in cui ha studiato anche il presidente Giorgio Napolitano, perdere la seconda posizione. A sostituirlo il liceo Vittorio Emanuele II, che sorge nel cuore del centro storico ed è il più antico classico napoletano essendo stato fondato nel lontano 1861.

Invariata la classifica dei primi tre scientifici con il Convitto Vittorio Emanuele II che mantiene il primo posto; mentre exploit tra i licei di Scienze Umane dove solo il Giordano Bruno di Arzano mantiene la prima posizione, invece tra i linguistici primeggia il Carlo Urbani di San Giorgio a Cremano, con un grande balzo in avanti non essendo gli anni scorsi nemmeno tra i primi dieci.

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Attualità

Caivano, all’Istituto ‘Collodi’ sorgerà un nuovo Polo Millegiorni di Save the Children

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Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività del “Polo Millegiorni” che nascerà nel Parco Verde di Caivano.

L’intesa punta a individuare le aree di collaborazione per promuovere il progetto, che prevede la realizzazione di uno spazio ad alta intensità educativa dedicato alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni e alle famiglie all’interno dell’Istituto Scolastico “Collodi”, coordinato da Save the Children, anche con il coinvolgimento di attori del territorio.

Con il Protocollo firmato, Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano si impegnano a collaborare per l’individuazione, la sensibilizzazione e la presa in carico integrata dei bambini e delle loro famiglie al fine della loro partecipazione alle attività del Polo Millegiorni, con particolare attenzione alla fascia di età da uno a tre anni. Inoltre, verranno realizzate iniziative congiunte per favorire la promozione del Progetto attraverso gli uffici del Comune e i servizi sociosanitari ed educativi del territorio. Aspetto centrale del Protocollo è la costituzione di un tavolo territoriale cittadino per lo sviluppo e il rafforzamento del sistema integrato 0-6 anni e per la presa in carico delle famiglie più vulnerabili. Il tavolo sarà un luogo concreto di lavoro, in cui i diversi attori coinvolti a livello territoriale si confronteranno per definire e attuare gli interventi educativi efficaci per il territorio.

Le attività del Polo Millegiorni, gratuite e continuative per tutto  l’anno scolastico,  comprenderanno un servizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 anni, laboratori settimanali per i bambini da 0 a 6 anni, attività pomeridiane per bambini e genitori, come lettura, psicomotricità, gioco, creatività e sport, mirate a integrare l’educazione scolastica, supporto alle famiglie con sportelli di ascolto e laboratori per il sostegno alla genitorialità, supporto psicologico, orientamento ai servizi e alla ricerca di lavoro.

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Scuola

Scuola, dal 5 settembre in Italia si torna in classe: ecco quando in Campania

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Sono le regioni a stabilire le date di fine delle lezioni a giugno e di riapertura delle scuole a settembre anche se poi ogni istituto, sulla base dell’autonomia e fermo restando il numero complessivo di giorni di lezione, che deve rimanere per tutti lo stesso, può fare delle scelte sia relativamente alla data di inizio che alle chiusure durante l’anno scolastico per le festività e relativi ‘ponti’.

A settembre, i primi a tornare in classe saranno gli alunni della Provincia autonoma di Bolzano, per i quali la campanella suonerà il 5 settembre.

Nello stesso giorno, inizieranno le attività anche i bambini delle scuole dell’infanzia della Lombardia. A seguire, il 9 settembre, sarà il turno degli alunni della Provincia autonoma di Trento, mentre in sei regioni la ripresa delle lezioni avverrà l’11 settembre: sono Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

Il 12 settembre vedrà il rientro in classe degli studenti in Campania, Lombardia, Molise e Sardegna. Gli ultimi a tornare sui banchi saranno gli allievi di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana, il 16 settembre.

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Scuola

Scuola, stangata per le famiglie: la spesa per il corredo sale fino al 15%

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Sta per abbattersi sulle famiglie italiane la consueta stangata di settembre legata all’acquisto di libri e materiali scolastico per alunni e studenti.

Lo afferma il Codacons, che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola e le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Per quanto riguarda il materiale scolastico, l’offerta è estremamente diversificata sia sul fronte delle marche che dei prezzi al pubblico, e ogni anno compaiono sul mercato nuove linee e nuovi prodotti per gli studenti – spiega il Codacons – In base alle prime stime i beni che registrano i maggiori rincari sono zaini, diari e astucci “griffati”, ossia prodotti legati a marchi molto richiesti da giovani e giovanissimi, i cui listini seguono l’andamento della domanda: in questo caso nei negozi specializzati, fisici e online, gli aumenti possono raggiungere anche il 15% rispetto allo scorso anno, spiega l’associazione.

Più contenuti, e nell’ordine del 3%, i rincari dei prodotti scolastici non di marca e non legati a cartoni animati, squadre di calcio, personaggi famosi, e così via. Per uno zaino griffato la spesa può superare i 200 euro, mentre per un astuccio attrezzato (con penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli) si arriva a spendere 60 euro. 


(fonte: Ansa)

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