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Salute

De Luca: “Abbiamo due casi gravi di giovani tra 11 e 12 anni”

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NAPOLI – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ribadisce che il dato di maggiore preoccupazione è la fascia giovanile: «abbiamo ad oggi 2 casi gravi di giovani tra 11 e 12 anni».

«Solo in Asl Napoli 2 nord per le scuole abbiamo 30 focolai, per un numero complessivo di ragazzi positivi, parliamo di primaria e media, di 129 unità – dice in diretta Fb – Abbiamo 67 classi in isolamento e il numero di alunni in isolamento che sono entrati in contatto di quasi mille alunni». 

«Noi stiamo lavorando sulle due priorità della terza dose per il personale sanitario, già obbligatoria di fatto, e il personale scolastico. Ormai la gran parte del personale scolastico ha superato i 6 mesi dall’ultima somministrazione, dunque entro le prime due settimane di dicembre noi dobbiamo essere bravi a completare la terza dose per il personale scolastico, cioè dobbiamo arrivare all’immunizzazione». 

«Il personale scolastico, essendo in contatto con bambini non vaccinati – ha spiegato De Luca – è più esposto di altri nostri concittadini a un ritorno di contagio Covid. Abbiamo fatto un miracolo nei mesi scorsi, il personale scolastico ha dato una prova straordinaria di responsabilità e sono convinto che per metà dicembre avremo fatto la seconda o terza dose a tutto il personale scolastico nella nostra regione»

«C’è un dato che deve preoccuparci ed è relativo agli ultra 80enni, il 38% in Italia e il 34% in Campania non ha fatto la terza dose. Rivolgo un appello affettuoso affinché vadano a fare la terza dose» sottolinea il presidente in diretta Fb. «Nelle residenze assistenziali il lavoro è già stato fatto – aggiunge – ma per chi vive in maniera autonoma serve un’accelerazione». 

«Io non credo che dobbiamo perdere più tempo con i no vax. Quando si parla un alfabeto che non è uguale si perde tempo, è come se noi parlassimo la lingua italiana e loro in afgano. Andiamo avanti, non perdiamo tempo».

«Il nostro obiettivo oggi – ha aggiunto – è di tutelare per quanto più possibile la salute dei nostri concittadini e abbiamo l’obiettivo di non far chiudere la nostra regione e l’Italia. Provate a immaginare se nel giro delle prossime due o tre settimane siamo costretti a richiudere alberghi, ristoranti, bar, palestre, teatri e cinema. Sarebbe un disastro. Ma è inutile raccontare queste cose a chi non ha alcuna intenzione di utilizzare la ragione. A questi dobbiamo dire semplicemente che la stupidità non è un argomento, punto e basta».

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Salute

Cina, eseguito il primo trapianto di fegato di maiale modificato in un uomo

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In Cina, presso l’ospedale Xijing dell’Università di Medicina dell’Aeronautica Militare di Xi’an, è stato eseguito il primo trapianto di fegato proveniente da maiale geneticamente modificato.

In particolare, è stato trapiantato in un uomo di 50 anni clinicamente morto, ed è rimasto attaccato ai suoi vasi sanguigni per 10 giorni, anche se il fegato originale è stato lasciato al suo posto.

Pertanto il maiale ha prodotto più di 30 millilitri di bile ogni giorno, fattore che dimostra che funzionava regolarmente, e prima di essere rimosso chirurgicamente non ha mostrato segni di un rigetto d’organo immediato. Il fegato proveniva da un maiale provvisto di sei modifiche genetiche, tra cui tre di queste servono a disattivare geni che producono proteine suine e le altre tre introducono invece tre geni umani, con l’obiettivo di evitare il rigetto dell’organo da parte del ricevente.

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Salute

Aveva mal di testa martellanti che non passavano mai: ecco la scioccante scoperta

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Scoperta per certi versi scioccante quella che riguarda un 52enne della Florida, che dopo essersi recato dal medico per delle forti emicranie di cui soffriva da tempo, ha appreso la drammatica notizia.

Infatti, il mal di testa martellante di cui soffriva nascondeva la presenza di larve di tenia dentro il suo cervello. Inizialmente il medico credeva si trattasse di una rara condizione neurologica chiamata cisti neurogliali congenite, ma poi dopo un ulteriore consulto presso altri laboratori si è giunti alla reale causa, poiché queste larve si sarebbero insidiate nel cervello tramite un’infezione chiamata neurocisticercosi.

Si tratta di un’infezione parassitaria dei tessuti che si verifica quando una persona ingerisce uova di tenia dalle feci di una persona affetta da tenia intestinale. Infatti l’uomo ha poi ammesso di aver mangiato pancetta leggermente cotta e non croccante per gran parte della sua vita, il che spiegherebbe la formazione di queste larve nel suo cervello.

Inoltre, i ricercatori hanno concluso che probabilmente l’uomo ha contratto il parassita tramite auto-infezione. Pertanto potrebbe aver contratto una tenia intestinale chiamata taeniasi, mangiando pancetta poco cotta che conteneva cisti larvali e poi, dopo un improprio lavaggio delle mani, mangiato le uova di tenia che aveva espulso con le feci, provocando neurocisticercosi. Per fortuna l’uomo è stato trattato con steroidi e agenti antiparassitari, che hanno ridotto le cisti e portato ad un significativo miglioramento dei mal di testa.

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Salute

Essere sedentari da bambini aumenta il rischio di infarto da adulti: ecco i dati della ricerca

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Secondo uno studio dell’Università della Finlandia orientale, il rischio di infarto e ictus da adulti è strettamente correlato a quanto ci siamo mossi durante l’infanzia e l’adolescenza.

In particolare, lo studio ha dimostrato che la sedentarietà da bambini e ragazzi ha ripercussioni sul cuore in età adulta, anche in soggetti con peso e pressione sanguigna normale. Infatti, secondo i dati Istat, sarebbero circa 2 milioni i bambini che nel nostro Paese non praticano sport né attività fisica.

Pertanto, il presidente della Società Italiana di Cardiologia, nonché Professore ordinario di Cardiologia e direttore della scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare all’Università di Napoli Federico II, Perrone Filardi, ha così spiegato:

“I ricercatori hanno rilevato che l’eccessiva sedentarietà, oggi molto diffusa nei bambini e negli adolescenti, appesantisce letteralmente il cuore. Studi precedenti condotti su adulti hanno dimostrato che un cuore più pesante da adulti aumenta le probabilità di infarto e ictus. I bambini e gli adolescenti quindi, dovrebbero muoversi di più per proteggere la loro salute cardiaca futura”.

A tal proposito, arriva il commento di Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e direttore dell’Istituto per la Salute del Bambin Gesù di Roma:

“Lo studio finlandese è molto interessante e arricchisce un consolidato bagaglio di conoscenze sull’importanza dello stile di vita per il benessere di ogni individuo. L’epigenetica, la scienza che ha dimostrato come i comportamenti e l’ambiente siano in grado di modulare il patrimonio genetico, ha evidenziato l’importanza di investire sull’età evolutiva per migliorare la qualità e la lunghezza della vita. I pilastri del benessere sono rappresentati da una regolare attività motoria (ludica o sportiva), che significa anche semplicemente camminare, salire e scendere le scale, correre in un prato, fare giochi all’aria aperta. A questa sana abitudine va aggiunta una corretta e varia alimentazione (privilegiando la dieta mediterranea), un sonno adeguato per durata e qualità e la regolarità intestinale. Instaurare delle buone abitudini sin da piccoli, rispettare alcune semplici regole, permettono di vivere più a lungo e in buona salute”.

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