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Cronaca

Violenta esplosione provoca il crollo di una decina di edifici: la situazione

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Tragedia avvenuta nella serata di ieri a Ravanusa, in provincia di Agrigento, dove una violenta esplosione, causata da una fuga di gas, ha provocato il crollo di tre case e il danneggiamento di altri edifici. Al momento, il bilancio è di 4 vittime, mentre due donne, sono state estratte vive dalle macerie. Inoltre, sono ancora cinque le persone disperse, tra cui un assistente sociale trentenne con il marito e altri tre giovani.

Stando ad una prima ricostruzione, pare che ad innescare l’esplosione, sia stato l’ascensore di una delle palazzine, ma i Vigili del Fuoco non escludono alcuna ipotesi. Sul posto, le forze dell’ordine e i tecnici dell’Italgas, per mettere in sicurezza l’area. Tuttavia, le persone evacuate, sarebbero almeno una cinquantina. Seguiranno aggiornamenti!

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Cronaca

Domitiana, vigile malmenato per un “sorpasso”

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Sono tre le persone indagate per l’accaduto: Carmelo Maglione, figlio di Franco Maglione, boss di Villaricca passato a miglior vita, Pietro Sarnelli e Thomas Sanniola. I tre uomini sarebbero rei del pestaggio nei confronti di un agente della Polizia Municipale di Napoli, in quel momento, fuori servizio.
Il vigile quarantacinquenne era nella sua auto, con la sua famiglia, quando si vede essere sorpassato da altre due autovetture di grossa cilindrata, quest’ultime hanno dato sfoggio di una serie di manovre, accelerazioni, sorpassi, davanti agli occhi del poliziotto.
La vittima è scesa dalla propria vettura e sarebbe stato poi investito da una delle due auto, da lì: il pestaggio. Una violenza cruenta e crudele ripresa dagli smartphone degli astanti.

Si attende la convalida del decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord per i tre che sono stati inseriti nel registro degli indagati per furto, perché nella colluttazione avrebbero anche sottratto il cellulare al figlio della vittima.

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Cronaca

Maxi operazione della GdF, sgominato giro di fatture false per 61 milioni di euro e riciclaggio per 5 milioni di euro: la situazione

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Maxi operazione della Guardia di Finanza Cremona, che in collaborazione con i Comandi Provinciali di Brescia, Bergamo, Padova, Verona, Bolzano, Treviso ed il Reparto Operativo Aeronavale di Como, ha eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare e contestuale decreto di sequestro preventivo nei confronti di 24 società e 12 persone fisiche, destinatarie di misure cautelari personali e misure interdittive del divieto di esercitare attività imprenditoriale.

Pertanto il Gip ha ritenuto l’esistenza di gravi indizi di un’associazione per delinquere costituita da un imprenditore edile di Rudiano, operante attraverso un ufficio occulto sito in Urago d’Oglio. L’associazione avrebbe gestito una fitta rete di società intestate a prestanome compiacenti, aventi sedi presso indirizzi inesistenti ed inserite in un complesso sistema frodale che vedeva imprese dedite all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini hanno consentito di individuare l’organizzazione criminale operante tra le province di Cremona, Brescia, Bergamo e Verona, strutturatasi per la perpetrazione di gravissimi illeciti economico-finanziari. Ciascun appartenente al gruppo criminale avrebbe avuto compiti specifici e distinti dagli altri sodali, ma tutti agli ordini dell’imprenditore di Rudiano quale capo del sodalizio a delinquere e reale titolare di tutte le imprese.

In particolare, una donna di Campagnola Cremasca (CR) avrebbe lavorato presso un ufficio occulto in Antegnate (BG), addetta alla gestione dei conti correnti intestati alle 21 imprese coinvolte mediante utilizzo delle credenziali informatiche dei numerosi ‘prestanome’, eseguendo poi, sulla base degli ordini ricevuti, le operazioni di riciclaggio consistenti nel trasferimento alla società immobiliare cremonese del gruppo di 1,6 milioni di euro, di 200.000 euro ad altra società del gruppo creata appositamente per l’acquisto ed il noleggio di autoveicoli di lusso, di 70.000 euro per la costituzione e l’avvio di un’attività commerciale nel centro di Verona, nonché di 204.000 euro per l’acquisto da un negozio della provincia di Brescia di orologi Rolex in favore del capo dell’organizzazione.

Anche un’imbarcazione di pregio, un motoscafo RIVA di 15 metri del valore di circa 100.000 euro, sarebbe stato fittiziamente intestato ad una delle società edili coinvolte nella frode fiscale ma utilizzato in via esclusiva dal capo dell’organizzazione criminale. I proventi illeciti, così riciclati e reimpiegati, avrebbero avuto origine dal versamento dei contributi INPS ed INAIL e delle ritenute Irpef degli operai edili attraverso modelli F24 con l’indebita compensazione, per 5,5 milioni di euro, dei crediti IVA fittizi artatamente creati con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti ‘infragruppo’ per 30 milioni di euro.

Nel corso dell’indagine emergeva anche un imprenditore di Adro (BS), quale amministratore di fatto di due società edili intestate a ‘prestanome’, che si avvalevano delle fatture per operazioni inesistenti emesse dall’organizzazione criminale per 26 milioni di euro, al fine di evadere l’IVA per 3,5 milioni di euro e creare crediti fittizi idonei ad effettuare indebite compensazioni nel versamento dei contributi degli operai per 1,5 milioni di euro. In questo caso i proventi illeciti accumulati sarebbero stati riciclati attraverso il trasferimento di 3 milioni di euro ad una società austriaca e ad un’altra della provincia di Padova gestite da due italiani originari delle provincie di Padova e Treviso ma residenti in Austria.

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Cronaca

Lutto a Frattamaggiore: addio al 25enne Gennaro

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Frattamaggiore indossa il lutto al braccio per la scomparsa improvvisa di Gennaro Barbato, 25 anni, trovato senza vita, nella sua stanza, in quel di Bari dove prestava servizio come Tenente dell’Aeronautica Militare.
Da febbraio, aveva iniziato la nuova avventura alla base militare barese, dopo anni di formazione presso l’Accademia per ufficiali di Pozzuoli.
La Procura di Bari ha avviato un’indagine contro ignoti e avrebbe disposto l’autopsia sulla salma per chiarire le cause del decesso.

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