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Napoli. Inaugurato il murales dedicato a Dostoevskij, De Luca: “La cultura è un ponte che unisce”

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Giornata importante questa mattina a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta, dove il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha presenziato all’inaugurazione del murales dedicato a Dostoevskij, realizzato da Jorit, presso l’Istituto scolastico Augusto Righi. Ecco le sue parole:

Davvero una bella mattinata, con tanti ragazzi, all’Istituto Augusto Righi, dove abbiamo inaugurato il murale dedicato a Dostoevskij, realizzato da Jorit , che ringraziamo per il suo impegno e la sua grande sensibilità artistica. La cultura è un ponte che unisce. Da Napoli, dal mondo della scuola, viene lanciato un messaggio universale di pace”.

Nei giorni scorsi, era stato lo stesso presidente russo Vladimir Putin ad elogiare l’opera dell’artista napoletano, con queste dichiarazioni:

“Penso che molti sappiano, abbiano visto, come a Napoli un artista di strada di recente, abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij, ormai cancellato in Occidente. Dà ancora speranza, attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada”.

Poi, dopo i complimenti ricevuti, l’artista Jorit ha così commentato:

“E’ mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, con un murale, che il nostro governo? Mi sorge il dubbio, ma se Putin si apre all’Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di cessate il fuoco serie? Ma non è che in fondo in fondo, ai nostri leader, questa guerra fa quasi comodo? Sono domande eh… in realtà sono abbastanza sconvolto per questa cosa”.

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Napoli, sorpreso a sversare rifiuti in strada: scatta il sequestro

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Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli hanno sorpreso un uomo mentre sversava una grossa quantità di rifiuti in strada in via Provinciale ai Monti.

In particolare, i vigili sono riusciti a sequestrare il mezzo che guidava e stanno svolgendo le indagini per risalire alla sua identità dopo la fuga. Pertanto l’uomo, quando si è accorto di essere stato scoperto è salito nuovamente sull’autocarro ed è scappato, riuscendo a far perdere le proprie tracce dopo un lungo inseguimento.

Al momento sono state avviate le indagini per identificare il responsabile e denunciarlo.

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Fuorigrotta, vessillo dedicato al boss durante la processione per la Madonna: i dettagli

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La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per i fatti accaduti durante la processione per la Madonna dell’Arco nel quartiere Fuorigrotta, nei quali è comparso un vessillo dedicato al boss Fortunato Sorianiello, ucciso nel 2014 da un clan rivale in un agguato.

Ecco quanto commentato dal deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Lo diciamo da anni che queste processioni diventano, in molti casi, occasioni per celebrare la malavita e i boss e per questo sono gli stessi clan a muoverne le fila, per celebrare la propria potenza, per raccogliere consensi, per plagiare le menti. Servirebbe un osservatorio speciale per queste situazioni e dovrebbe occuparsene sia la Procura che la Curia, la quale deve allontanare gli ambienti camorristici dalla Chiesa”.

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Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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