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Dal Mondo

NATO, Kuleba: “Quante Bucha ci dovranno essere prima di un embargo sul petrolio e il gas di Putin?”

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NATO – “Non potete capire come ci si sente dopo aver visto le immagini di Bucha, parlare con le persone che sono fuggite, sapere che una persona che conosci è stata violentata per giorni e quando finalmente è arrivata a Kiev è andata direttamente in psichiatria. Voi non potete capire cosa si prova davanti al fatto che i soldati russi hanno violentato i bambini”. Sono queste le parole utilizzate dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato.

Il ministro Kuleba si è espresso con estrema concisione e fermezza, ricapitolando le innumerevoli volte in cui i Paesi UE e la NATO hanno risposto con veti alle richieste del governo ucraino in relazione alle esigenze causate dall’invasione russa. Ha inoltre affermato soddisfazione per l’ultimo pacchetto di sanzioni, il quinto da inizio guerra, contro il governo di Putin ma ha tenuto a precisare che tali proposte erano già state formulate tempo addietro ed anche in quel caso l’Ucraina ricevette un “no” come risposta.

Kuleba ha poi sottolineato come gli orrori visti a Bucha sono “soltanto la punta dell’iceberg”“: “Per prevenire altre Bucha, dobbiamo discutere e vedere come possiamo porre fine a questa guerra”, ha aggiunto.

“La guerra per il Donbass vi ricorderà purtroppo la seconda guerra mondiale: migliaia di tank, aerei, artiglierie. La Russia ha i suoi piani e noi abbiamo i nostri. Ecco perché gli alleati non ci devono dire che ci sono procedure da seguire: o ci aiutate ora, in giorni, o l’aiuto arriverà tardi. Molti civili moriranno, perché l’aiuto è arrivato tardi. Sono moderatamente ottimista sul risultato delle negoziazioni qui al quartier generale della Nato. Sono stato molto chiaro: per vincere una guerra ci vogliono armi”, ha detto ancora il ministro degli Esteri di Kiev in conferenza stampa alla Nato.

Attualità

Prezzi pazzi per il tour degli Oasis, interviene il Governo britannico: biglietti fino a 7mila euro

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Il Governo britannico è intervenuto dopo la bufera dei prezzi gonfiati dai rivenditori online per i biglietti del tour degli Oasis in programma nel 2025, annunciato insieme alla reunion dei fratelli Gallagher.
Una volta aperta la corsa ai ticket sabato scorso i costi per accaparrarsi un posto nelle date nel Regno Unito e in Irlanda della celebre band avevano raggiunto cifre da capogiro sui siti del mercato secondario, fino a 6mila sterline (oltre 7mila euro), scatenando le proteste dei fan sui social media.

L’esecutivo laburista del premier Keir Starmer ha quindi promesso di aprire una consultazione in autunno su quanto accaduto – fenomeno tra l’altro ricorrente in occasione dei concerti di artisti molto famosi – e la ministra della Cultura Lisa Nandy ha affermato di voler porre fine alle “rivendite truffaldine” e garantire che i biglietti siano venduti “a prezzi equi”.

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Dal Mondo

Bimbo urta e rompe accidentalmente una giara di 3.500 anni

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Urta per caso una giara di 3500 anni fa e la rompe in mille pezzi. E’ successo a un bambino di 5 anni, durante una visita al museo Hecht di Haifa, nel nord di Israele. Lo si legge sulla Bbc.

Il museo fa sapere che la giara, risalente all’età del bronzo, era particolarmente rara perché intatta, ma ammette che era stata esposta vicino all’ingresso del museo e senza la protezione di una teca di vetro, perché riteneva che l’esporre reperti “senza ostruzioni” aggiungesse fascino al museo. Malgrado l’incidente, questa tradizione continuerà. Il Hecht Museum ha detto che il ragazzo e la sua famiglia sono stati invitati a tornare per una visita guidata e che la giara sarà riparata e riesposta al più presto, senza teca.

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Calcio

Uruguay, calciatore muore dopo arresto cardiaco

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Il calciatore uruguaiano Juan Izquierdo è morto all’ospedale Albert Einstein di San Paolo in Brasile alle 21.38 ora locale in seguito ad “arresto cardiorespiratorio associato ad aritmia cardiaca“, aveva 27 anni.
Il giocatore era collassato in campo lo scorso giovedì poco prima della fine della partita di Copa Libertadores fra il San Paolo e il club uruguaiano del Nacional, dove militava, allo stadio Morumbi. “Il calcio sudamericano è in lutto“, ha detto il presidente della Conmebol, Alejandro Domínguez. Il calciatore era attaccato al respiratore da domenica. Izquierdo era sposato e aveva due figli: il più giovane, un maschio, è nato all’inizio di agosto.

“È con enorme tristezza e il cuore affranto che il Club Nacional de Futbol annuncia il decesso del nostro benamato calciatore Juan Izquierdo, ha reso noto la sua squadra su X, aggiungendo che tutto il Nacional è in lutto per questa perdita irreparabile. Riposa in pace, Juan, sarai sempre con noi”. 

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