

Politica
Galleria Umberto I, guardia notturna e chiusura di alcuni varchi: queste le ipotesi al vaglio del Comune
NAPOLI – Servizio di guardia notturna e possibilità di chiudere alcuni varchi di accesso: sono state queste le ipotesi al vaglio del Comune di Napoli per la messa in sicurezza della Galleria Umberto.
La situazione della Galleria, storico sito monumentale napoletano, soprattutto nelle ore notturne è da tempo motivo di discussione. Secondo le ultime considerazioni, il servizio di guardiania notturna dovrebbe essere attivato per un periodo di prova di sei mesi con spese a carico dei condomini e con il sostegno contributivo degli imprenditori dell’associazione Aicast e della Banca d’Italia. E’ stato inoltre presentato il progetto di implementazione e adeguamento della videosorveglianza del sito.
Alla riunione hanno partecipato gli assessori all’Urbanistica, Laura Lieto, alla Polizia Municipale ed alla legalita’, Antonio De Iesu, il capo di gabinetto del sindaco, Maria Grazia Falciatore, il soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio, Luigi La Rocca, il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, la presidente dell’Aicast, Liliana Langella, il vicepresidente di Confcommercio, Luigi Muto, un rappresentante della Zona Telecomunicazioni Campania Molise, Andrea Affinito, e gli amministratori di alcuni dei condomini che insistono nella Galleria.
Il sindaco Manfredi, secondo la nota abituale, “ha confermato l’impegno fattivo dell’Amministrazione sulle rispettive competenze. A breve saranno infatti effettuati sopralluoghi sul lucernario per verificare i lavori da realizzare”. Il progetto di implementazione e adeguamento della videosorveglianza sara’ realizzato dalla Zona Telecomunicazioni Campania Molise. Tutti gli intervenuti, e’ scritto nella nota della Prefettura, “hanno condiviso l’esigenza di formalizzare i rispettivi impegni in un verbale di intesa che sara’ esaminato nel corso della prossima settimana, da sottoscrivere entro il mese di maggio”.
Politica
SANT’ANTIMO. Non passa il Bilancio in aula. Il Sindaco Buoanno va a casa. Il Comune sarà commissariato

SANT’ANTIMO – Era nell’aria. La maggioranza era oramai divisa, i quattro consiglieri mortificati dal Sindaco Buonanno hanno tenuto fede alla loro azione politica. Le loro richieste da sempre finite nel dimenticatoio e il bilancio già bocciato dai revisori dei Conti ha fatto il resto!
Stamattina, dopo il rinvio di ieri, il resoconto di bilancio è stato bocciato in aula poiché i voti di maggioranza e opposizione si sono equiparati. Dodici contro dodici, risultato dovuto all’assenza di Innocenzo Treviglio che stavolta nulla ha potuto fare per difendere l’Amministrazione e il Sindaco Buonanno va a casa. Adesso l’ente santantimese sarà commissariato fino alla primavera prossima quando ci saranno di nuovo le elezioni amministrative.
Ai voti contrari di tutta l’opposizione si sono aggiunti quelli di Andrea Petito, Pietropaolo Di Matteo, Antimo Puca e Francesco Cesaro.
Politica
Violenza sulle donne, Meloni dichiara: “Mi piacerebbe portare le vittime a raccontare la loro vicenda nella scuole”

Nel corso di un’intervista al ‘Forum in Masseria’ da Bruno Vespa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato diversi temi. Ecco le sue dichiarazioni:
Cuneo e Pil: “Cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve: in Italia c’è un problema di salari, l’obiettivo è rendere il taglio del cuneo strutturale, dipende dalle entrate dello Stato, che dipendono dalla crescita. Il dato più importante è il Pil italiano, che cresce oltre la media europea. Il governo deve dare i suoi segnali, l’economia risponde e lo sta facendo, ma non è un fuoco di paglia. L’Italia ha appena raggiunto il record storico di numero di occupati e di contratti stabili, e tutto è trainato dall’occupazione femminile”.
Violenza sulle donne: “In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe portare le vittime o parenti delle vittime, a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Niente è più educativo. Sulla cultura è la grande sfida: spero che nel passaggio parlamentare delle nostre norme contro il femminicidio, sia un terreno per trovare un accordo trasversale. Sono disponibilissima a lavorare insieme e incontrare chi ci lavora, non solo donne”.
Migranti: “Sulla Tunisia sto lavorando quotidianamente, domenica ci recheremo io, Von Der Leyen e il primo ministro olandese Rutte. Ci sono già stata martedì, ed è grazie al lavoro molto prezioso che l’Italia ha fatto, insieme a quella missione, che si dovrebbe concretizzare il primo pacchetto di aiuti della Commissione, che è anche propedeutico a favorire l’accordo con il Fmi. A Tunisia e Fmi chiedo un approccio il più possibile pragmatico e non ideologico, e mi pare che su questo si stiano facendo passi in avanti”.
Schlein e le misure autoritarie: “Più ancora che questi signori che vogliono impedire di parlare ad un ministro, sono stupita che la segretaria del Pd dica che siamo allergici al dissenso: se confonde il dissenso con l’autoritarismo abbiamo un problema. Escudo che gli italiani credano che siamo in un regime di autoritarismo. So che la preoccupazione della segretaria del Pd è reale, non strumentale, lei è davvero preoccupata. La voglio tranquillizzare: il centrodestra da sempre difende le libertà di cittadini, famiglie e imprese, questo noi stiamo dimostrando e gli italiani lo capiscono. Se il nuovo corso del Pd è andare dritti sulla strada che li ha portati alla sconfitta elettorale, non sono nessuno per dirgli di cambiare strategia”.
Infine, parla del Mes: “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma, se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita. Non sono convinta sulla proposta della Commissione.
Il Mes è uno stigma, che ora rischia di tenere bloccate delle risorse in un momento in cui invece, stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”.
campania
M5S: “Metro leggera Aversa-Capua, la Regione ferma al palo”

“Da anni i residenti dei comuni di Aversa, Teverola, Santa Maria Capua Vetere e Capua attendono la realizzazione della linea metropolitana leggera bloccata nel 2010, poi finita nel dimenticatoio per oltre un decennio. Parliamo di un’area abitata da circa 250 mila persone, che soffre di una bassa accessibilità al trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro. Nel 2021 la giunta regionale della Campania aveva inserito il progetto della linea tranviaria tra le istanze che potevano ricevere i fondi dal Ministero dei Trasporti.
Un investimento di circa 210 milioni di euro. I tempi previsti per la realizzazione erano stati calcolati in 5 anni ma a distanza di due anni non si ha traccia dei fondi individuati per la realizzazione dell’opera e non è stata convocata alcuna conferenza di servizi prevista nella fase preliminare”. A denunciarlo attraverso un’interrogazione a risposta scritta è il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Vincenzo Ciampi, membro della commissione trasporti.
“Ho chiesto alla Giunta regionale di conoscere lo stato di attuazione del progetto, quali provvedimenti intenda adottare per recuperare le opere già realizzate tra Teverola, Marcianise e Santa Maria Capua Vetere, tra le quali c’è un importante viadotto a Capo Spartimento, e se vi è ancora copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera. E’ giunto il momento di far luce su un progetto nevralgico per lo sviluppo infrastrutturale, economico e turistico del nostro territorio”
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