

Napoli
Napoli, Piazza Bellini: arrestati due ragazzi per spaccio
Ieri sera i Falchi della Squadra Mobile hanno effettuato un mirato servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti in piazza Bellini dove hanno assistito ad una cessione di droga in cambio di denaro da parte di due giovani ad alcune persone allontanatesi poi frettolosamente.
I poliziotti hanno raggiunto e bloccato gli spacciatori trovandoli in possesso di 23 involucri contenenti 25 grammi circa di marijuana, 9 stecche di hashish del peso di 12 grammi circa e 220 euro; inoltre, in via Portalba hanno fermato due acquirenti che si erano allontanati poco prima trovandoli in possesso di 3 involucri con 3,5 grammi di marijuana.
L.D. e T.E., gambiani di 25 e 22 anni con precedenti di polizia, sono stati arrestati per spaccio e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti, mentre gli acquirenti sono stati sanzionati per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
campania
Aggredisce turisti e carabinieri con una barra di metallo, 34enne rumeno è stato arrestato.

Mancavano pochi minuti a mezzanotte quando la pattuglia della compagnia Napoli Centro è stata fermata ieri a piazza Dante da alcuni turisti che chiedevano aiuto. Poco prima erano stati aggrediti da un uomo armato di una barra di metallo e fortunatamente erano riusciti a fuggire. Pochi secondi e i carabinieri hanno individuato l’uomo, gli si sono avvicinati e questo ha estratto la barra nascosta tentando di colpirli.
Il violento, un 34enne rumeno senza fissa dimora, è stato bloccato con l’ausilio dei militari del reggimento Campania. È stato necessario l’uso dello spray anti-aggressione per renderlo innocuo. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. È ora in attesa di giudizio mentre l’arnese utilizzato come arma è stato sequestrato.
campania
Bolgia movida al Vomero, bloccati anche gli autobus turistici

La sentenza della Cassazione ha dato ragione a una coppia di residenti in causa contro il Comune di Brescia per il troppo rumore in casa. A riaprire ci sono anche le location del by-night, i cui tassi stanno superando i livelli di guardia. Dopo “3 anni di calma – ha detto il comitato di zona – la situazione è tornata ingestibile“.
Migliaia di giovani in strada, fiumi di caos e viabilità impazzita in cui nelle scorse serate è stato anche chiamato l’intervento delle forze dell’ordine, vigili urbani e carabinieri. «Le stesse forze dell’ordine sono rimaste bloccate e hanno dovuto accendere la sirena per poter andar via».
La denuncia arriva da Mauro Bocassini del comitato di residenti di zona. Il video dell’altra notte ritrae via Aniello Falcone del tutto impercorribile. Auto assediate dalla folla di giovani e giovanissimi all’esterno dei piccoli locali della strada. Non arrivano certo tutti dal Vomero, gli avventori richiamati dai dj-set. E la malamovida, il caos e la rissa, qui più che altrove, sono tornati dietro l’angolo.
campania
Usurai arrestati a Casoria, è stata stesso la vittima a denunciarli

Nell’ambito di un’indagine, diretta dalla Procura di Napoli Nord, stamattina i carabinieri di Casoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. Questi, di Arpino di Casoria, sono accusati di usura ed estorsione. L’attività investigativa ha avuto inizio nell’aprile del 2023 a seguito della denuncia presentata dalla vittima. Gli inquirenti hanno individuato, nel tempo, due distinte condotte usuraie, portate avanti con analoghe modalità: nel primo caso è emerso come la vittima, a fronte di una richiesta di prestito di una somma di denaro pari ad euro 5mila, avrebbe dovuto riconsegnare in un’unica soluzione l’intero capitale concessogli in prestito.
Sino a quando non fosse stato in grado di provvedervi, avrebbe dovuto corrispondere euro mille mensili a titolo di interessi; nel secondo caso, è emerso come la vittima, a fronte di una richiesta di prestito di una somma di denaro pari ad euro 4mila, avrebbe dovuto riconsegnare in un’unica soluzione l’intero capitale concessogli in prestito. Sino al momento in cui non fosse stato in grado di provvedervi, avrebbe dovuto corrispondere euro mille e 600 mensili a titolo di interessi. Le indagini, condotte anche attraverso l’acquisizione di documentazione e movimentazioni bancarie, hanno fatto poi emergere le pressioni, con reiterate minacce anche di morte, poste in essere dagli indagati nel corso del tempo, con l’obiettivo di ottenere la consegna di somme di denaro ormai non dovute, a fronte di un debito estinto da tempo.Gli indagati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti in carcere. Sono in corso verifiche tese ad individuare ulteriori vittime di usura.
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