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Scandalo a corte: il Principe Carlo accettò donazioni da famiglia di Bin Laden

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Clamorosa indiscrezione riportata dal Sunday Times, secondo la quale il Principe Carlo, nel 2013, avrebbe accettato un milione di sterline come donazione per il suo fondo umanitario, dalla famiglia a cui apparteneva anche Osama Bin Laden, terrorista fondatore di Al Qaeda, ucciso due anni prima in Pakistan.

In particolare, il generoso donatore era Bakr Bin Laden, patriarca della famiglia saudita e fratellastro di Osama. Infatti, pare che Carlo, ebbe un incontro con Bakr, oggi 76enne, presso la sua residenza londinese ‘Clarence House’. Tuttavia, non sono stati riscontrati rapporti con il terrorismo dei due fratelli Bin Laden o di azioni illegali o irregolari.

Pertanto, dalla Clarence House negano le circostanze dell’incontro con il Principe di Galles, affermando che la decisione di accettare donazioni, è stata presa solo da agenti fiduciari.

Intanto, il presidente della fondazione Sir Ian Cheshire, ha così precisato:

“La donazione dello Sheikh Bakr Bin Laden è stata esaminata con attenzione dai fiduciari della Pwcf, e sono stati condotti accertamenti di due diligence, reperendo informazioni da una vasta gamma di fonti, incluso il governo”.

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Gianfranco Marcello è il Nuovo Direttore del Penitenziario di Secondigliano

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NAPOLI – Gianfranco Marcello, già apprezzato direttore delle case circondariali di Benevento e Ariano Irpino, assume la guida del carcere di Napoli Secondigliano. La sua nomina è vista come un rafforzamento della direzione, data la sua reputazione di punto di riferimento per l’operatività e l’efficienza negli istituti penitenziari, con un particolare impegno nel settore della sicurezza.

L’USPP (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria) ha accolto con favore la nomina del nuovo direttore, esprimendo i “più sinceri auguri e auspicando una proficua collaborazione con il personale di polizia penitenziaria e con le organizzazioni sindacali”.

In una nota congiunta, il presidente dell’USPP, Giuseppe Moretti, e il segretario regionale, Ciro Auricchio, hanno dichiarato: “Affronteremo con il nuovo direttore, pertanto, ogni problematica con la massima trasparenza, certi che attraverso un sereno e costruttivo confronto, si possano conseguire importanti traguardi per la salvaguardia della dignità professionale del personale di polizia penitenziaria”.

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A Salerno un presidio di solidarietà per il Colonnello indagato nell’omicidio Vassallo

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SALERNO, 14 novembre 2025 – Un’ondata di solidarietà ha animato questa mattina la Cittadella Giudiziaria di Salerno, dove un nutrito gruppo di amici ed ex colleghi si è radunato in sostegno del Colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, indagato nell’inchiesta sull’omicidio del “sindaco-pescatore” Angelo Vassallo.

I manifestanti, alcuni giunti perfino da Lazio e Sicilia, hanno indossato magliette e casacche con la scritta “Io sto con Fabio Cagnazzo” e hanno posizionato uno striscione con la richiesta “Verità e giustizia anche per Fabio Cagnazzo”. Il presidio si è tenuto in concomitanza con il prosieguo dell’udienza preliminare all’interno del Palazzo di Giustizia.

Un amico del Colonnello ha preso la parola, sottolineando le ragioni della mobilitazione: “Siamo qui per testimoniare vicinanza a Fabio e chiedere la verità processuale. Siamo estremamente convinti dell’innocenza di Fabio, lui è il primo che chiede giustizia non solo per sé ma anche per il sindaco Vassallo”.

Il portavoce ha poi aggiunto un’affermazione forte, evidenziando il profilo di Cagnazzo: “Lui è un uomo delle istituzioni, è un colonnello dei carabinieri che ha arrestato centinaia di latitanti e non è possibile che debba essere il capro espiatorio di questa vicenda”.

Presente al presidio anche la sorella del Colonnello Cagnazzo, mentre il figlio di Angelo Vassallo, Antonio, è stato visto accedere in Tribunale, rendendo l’atmosfera ancora più carica di attesa e tensione.

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Studenti in piazza a Napoli, anche bara per morte scuola pubblica

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Espongono striscioni e urlano slogan contro ‘genocidio, repressione e riarmo, gli studenti che sono scesi in piazza oggi a Napoli in un corteo partito da Piazza Garibaldi.

La manifestazione rientra nelle iniziative del #Nomeloniday promosso in diverse piazze italiane.
    In marcia anche una bara con sopra un fiore e una croce a simboleggiare la morte della ‘scuola pubblica, laica, antifascista’.

Tra i temi della protesta la denuncia della situazione a Gaza ed il no alla ‘militarizzazione’ del sapere e la necessità di una inversione totale rispetto alle politiche sul clima.

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