

Città
Napoli. Un ristorante lancia astroni in aria ma vanno in fiamme
Oltre 40 ettari in fumo, questi all’interno e all’esterno dell’area protetta. È il terribile bilancio dell’incendio che fino a ieri ha devastato l’Oasi Wwf degli Astroni, ad Agnano. Un rogo lungo e drammatico, che ha portato polvere nera e odore di bruciato nelle case di Pozzuoli, Bagnoli, Pianura. Spente le fiamme è adesso caccia ai responsabili. Secondo i responsabili dell’Oasi Wwf, l’incendio è stato “originato da un uso criminale di fuochi pirotecnici”.
Hanno anche postato un video in cui si vede chiaramente il lancio di questi fuochi d’artificio: “Siamo infatti entrati in possesso – spiegano – di un filmato che mostra come il fuoco sia stato originato da una batteria di fuochi d’artificio esplosa da un noto ristorante della zona a pochi metri dal confine della Riserva”.
“Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri forestali e stiamo preparando un esposto da presentare alla Procura della Repubblica nella speranza di fare luce sulle responsabilità di questo disastro – aggiungono ancora dall’Oasi – Speriamo che i colpevoli vengano individuati nel più breve tempo possibile”.
Si è trattato, per Luciano Di Tizio, Presidente del Wwf Italia, di “Un episodio gravissimo che ci riporta con la mente alla terribile estate 2017, quando larga parte dell’Oasi è stata ridotta in cenere. Ringrazio il personale dell’Oasi e le squadre antincendio che stanno operando con coraggio e dedizione per salvare un patrimonio inestimabile. Questo evento così drammatico non ci scoraggia ma ci induce a continuare ad operare con maggiore impegno per diffondere la cultura della responsabilità e del rispetto per l’ambiente di cui noi siamo parte integrante. Il Wwf, come sempre, sarà a fianco delle autorità inquirenti offrendo il massimo supporto per l’individuazione dei responsabili”.
Giugliano
Giugliano, la consigliera Lucia Iodice aderisce a Più Europa

GIUGLIANO IN CAMPANIA – “È con grande piacere – si legge da una nota diramata dall’on. Luigi Cirillo, consigliere regionale di Più Europa, Bruno Gambardella, coordinatore campano e Rosario Mariniello, componente della Direzione Nazionale – che oggi accogliamo Lucia Iodice nel nostro partito. Il nostro impegno politico vive fuori e dentro le istituzioni: questo è un momento importante per la nostra comunità perché l’adesione di un consigliere comunale di un centro così importante della nostra regione dimostra il buon lavoro che Più Europa sta facendo sul territorio e a livello nazionale. Con Lucia Iodice in Consiglio Comunale e nel gruppo di Più Europa – continua la nota – il nostro partito si conferma attento alla città di Giugliano, che ha diversi esponenti negli organismi nazionali del partito”.
Rispetto all’amministrazione guidata dal sindaco Pirozzi, invece, Più Europa conferma la propria posizione nell’ambito del centrosinistra: “Il nostro partito – si legge dalla nota – pur non avendo partecipato alla competizione elettorale amministrativa, sostiene coalizioni riformiste, europeiste e liberali. Siamo pronti – conclude la nota – in maniera non aprioristica a confrontarci atto per atto sulle attività dell’amministrazione guidata dal sindaco Pirozzi”.
Casavatore
CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.
Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.
E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.
A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.
Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.
Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.
Afragola
Ad AFRAGOLA è vietato fare cittadinanza attiva e partecipare alla vita pubblica della città

AFRAGOLA – Oltre le passerelle che la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e vicesindaca della città Pina Castiello, di quello che dovrebbe essere chiamata Politica, a queste latitudini non resta nulla.
Qui siamo rimasti ancora ai tempi di “Don Camillo e Peppone”, dove l’eletto di turno si sente padrone della città e “se ne frega” se in città ci possa essere un’associazione di persone che brilla di luce propria e vorrebbe applicare il suo know how per migliorare la vita pubblica della collettività.
Qui, quello che conta sono gli interessi personali e la visibilità propria di ogni singolo personaggio politico. Il resto? È tutto vietato se non a farlo non è un “padrone” della città!
Questo è il modus operandi dell’Amministrazione rappresentata dal Sindaco Pannone, dove chiunque degli eletti può alzare il telefono e chiamare gli uffici preposti e far interrompere dei lavori di cittadinanza attiva offerti da un mecenate afragolese.
È quello che ha dovuto subire il Presidente dell’AC Afragolese Raffaele Mosca che dopo essersi quasi vergognato dello stato in cui versava lo Stadio Comunale “L. Moccia” e di come è stato costretto ad ospitare gli ospiti della Puteolana domenica scorsa, in vista della partita di Domenica prossima contro il Pomigliano, bando alle ciance, ha deciso di impegnare di tasca propria la modica cifra di € 10mila per falciare e pulire dall’erba alta e incolta tutta la parte retrostante della tribuna casalinga che caratterizzava un cattivo biglietto da visita per la squadra e tutta la comunità rossoblu.
A qualche amministratore afragolese, invece, non va giù che la squadra cittadina abbia inanellato due vittorie alle prime due partite di campionato. Qualcuno in città non si sente orgoglioso dei colori rossoblu del calcio dilettantistico e preso dall’ira dettata dall’invidia, ha pensato bene di dimenticarsi della possibilità che ha un Presidente della squadra cittadina non affidatario del bene comunale, di poter fare, a spese proprie, il bene della collettività per il tornaconto di immagine della società che egli rappresenta, così l’invidioso di turno pensa bene di rifarsi alla mera burocrazia, richiamando l’assenza di autorizzazione/concessione.
Morale della favola? L’Amministrazione non ha a cuore lo stato di salute dello Stadio L. Moccia, non ha i soldi per bonificarlo e non le interessa della figuraccia che è costretta a fare al cospetto dei cittadini e dei tifosi avversari, al Presidente dell’Afragolese non è concesso riqualificare, nei limiti delle possibilità, il bene comunale e i tifosi afragolesi la domenica delle partite casalinghe saranno per sempre destinati a fare gincana tra erba alta, rifiuti ed escrementi.
Ecco quanto denunciato dal Presidente Raffaele Mosca attraverso il suo profilo social: “Rammaricato e deluso.
Ho perso una mattinata solo per capire le motivazioni del blocco della società incaricata personalmente da me per la pulizia e il ripristino delle aree retrostanti alla tribuna attualmente utilizzata.
Dopo una Domenica con la presenza di numerosi tifosi ho notato tantissime famiglie ed e per questo che lunedì scorso mi ero prodigato ad incaricare una ditta specializzata per il ripristino e pulizie di alcune aree a spese della società.
Purtroppo grazie ad alcune osservazioni fatte dall’amministrazione ma senza conoscere da chi, i lavori che avrebbero avuto una durata di 3 giorni, non saranno svolti.
Probabilmente osservazioni dettate semplicemente da un’ invidia che non è per niente affatto costruttiva ma solo distruttiva.
Da afragolese sono davvero mortificato in questi atteggiamenti che probabilmente sono solo frutto di una MAL POLITICA. Ho scelto di avviare questo percorso per un benessere comune e non per fare politica!!!
A questo punto aspetteremo l’intervento dell’amministrazione per la risoluzione di quanto richiamato in premessa.
Viva la mia città sempre ! Forza A.C. Afragolese“
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