

Calcio
Calcio. Napoli. Spalletti, lo stop dei Mondiali non avrà conseguenze
NAPOLI – “Non vedo dalla sosta per i Mondiali in Qatar vantaggi o svantaggi per noi.
Tutti i club devono affrontnare questa sosta, qualcuno ha qualche calciatore in più ai Mondiali, ma poi la valutazione è anche che non giocare partite di alto livello fa perdere forma a qualche giocatore e invece in Qatar restano belli carichi”. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, alla viglia del match contro l’Atalanta, rispondendo sulle conseguenze dello stop per i Mondiali per il Napoli capolista. “Dal punto di vista nostro – ha detto Spalletti – non temiamo quel periodo perché abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno gestirsi e metterci qualità professionale. Per essere un professionista al 100% devi avere un comportamento corretto fuori dal campo e abbiamo molti calciatori che sono allenatori di loro stessi”. Il Napoli con i calciatori che non andranno ai Mondiali farà un ritiro in Turchia in date non ancora ufficializzate, con amichevoli per tenere alta la forma”
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Champions League, il Napoli pesca il Milan ai quarti: per l’Inter i portoghesi del Benfica

Come ampiamente pronosticato, l’urna di Nyon ci consegna un derby italiano: infatti, Milan e Napoli si affronteranno ai quarti di finale di Champons League, con l’Inter che invece pesca i portoghesi del Benfica. Concludono gli accoppiamenti Chelsea-Real Madrid e Bayern-City.
Pertanto, l’andata si giocherà nei giorni 11-12 aprile a Milano, e poi dopo una settimana il ritorno allo stadio Maradona.
Calcio
Rissa su un campo di calcio a Napoli, le immagini dallo stadio “Caduti di Brema” di Barra

Una rissa tremenda ha visto protagonisti i calciatori delle due squadre di prima categoria, Sangiovannese e Boys Melito. La gara del girone E si è disputata allo stadio Caduti di Brema di Barra, a Napoli. Le immagini dello scontro sono state inviate al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. “Servono soluzioni per arginare la violenza nei campi di periferia.
Lo sport deve essere sano e pulito anche per dare esempio ai giovanissimi. Purtroppo – ha commentato sui suoi social Borrelli, che ha diffuso anche le immagini degli scontri in campo – il calcio si trasforma molto spesso in violenza e il fenomeno è molto accentuato soprattutto nei campi di periferia e nelle categorie dilettantistiche dove le rivalità sono molto accese e non ci sono certo i controlli e le predisposizioni di sicurezza previste per la Serie A”.
“Delle soluzioni – conclude il deputato – vanno trovate per disincentivare e arginare la violenza nel calcio. Sia per ragioni di sicurezza pubblica che d’immagine. I giovani e giovanissimi che vogliono avvicinarsi allo sport non possono avere davanti agli occhi questi esempi. C’è bisogno di uno sport sano e pulito”.
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“Khvicha, chiamata stella”, parla l’autore del libro

“Khvicha, chiamata stella” è il titolo del libro dello scrittore georgiano Giorgi Kekelidze, dedicato all’attaccante del Napoli Khvicha Kvaratskhelia, che sarà pubblicato prossimamente da Aletti Editore e stampato da Artanuji Publishing in Georgia. La prefazione è di Aka Mkhladze. Redattore Zviad Kvaratskhelia. La traduzione italiana è a cura di Kesa Kakalia. Produttore del progetto è Berika Shukakidze, mentre consulente è il padre di Khvicha Kvaratskhelia, Badri Kvaratskhelia. Geo Team è, invece, partner internet.
“L’idea di scrivere questo libro mi è venuta non appena ho conosciuto Khvicha. Ho pensato molto a quanto sarebbe stato corretto scrivere di un ragazzo di 22 anni e alla fine ho deciso. E’ un ottimo modo per dire grazie a questo meraviglioso ragazzo da un lato, e dall’altro è un ottimo modo per far conoscere meglio il nostro Paese agli italiani, un paese con una storia antica e con una grande esperienza del Rinascimento. Oggi Khvicha è il volto del nostro paese in Europa, una specie di locomotiva”. “Khvicha è incredibilmente umile fuori dal campo, ed incredibilmente orgoglioso e sicuro di sé anche fuori dal campo. Queste due qualità lo rendono una persona meravigliosa e un ottimo atleta. Khvicha è molto laborioso e ama fanaticamente il calcio. Tutto questo è un ottimo prerequisito per diventare un grande calciatore”.
“Ovviamente! Napoli è una città fantastica, magica. Sono stato qui per due volte e mi sono già innamorato delle sue belle strade e della gente calorosa. Le nostre culture hanno molto in comune, incluso il passato antico, il cristianesimo. Dante e Rustaveli esprimono lo spirito di una grande epoca. Ora, nella realtà moderna, il calcio può trasformare tutte queste potenziali somiglianze in legami stretti”.
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