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Zelensky in visita a Kherson: “Siamo pronti per la pace, è impossibile uccidere l’Ucraina”

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Kherson è libera, e il presidente ucraino Volodymir Zelensky è in visita presso la cittadina ripresa alle forze russe. Tuttavia, dal Cremlino fanno sapere che “Kherson è ancora russa”.

Ecco le dichiarazioni del presidente ucraino durante la sua visita:

“Il ritiro russo da Kherson è l’inizio della fine della guerra. Stiamo andando avanti”.

Poi, aggiunge: “Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese. E’ impossibile uccidere l’Ucraina”.

Inoltre, secondo un video pubblicato su Twitter dal Capo di Stato maggiore della presidenza ucraina Andrii Yermak, Zelensky ha cantato con la mano sul cuore, davanti ai soldati e agli abitanti della città, mentre veniva issata la bandiera blu e gialla davanti all’edificio dell’amministrazione regionale.

Intanto, il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, ha così dichiarato su Facebook:

“La Russia non è nella posizione di dettare i suoi termini, per avviare negoziati per la fine della guerra. La formula di pace dell’Ucraina rimane invariata: fine immediata della guerra, ritiro di tutte le truppe russe, ripristino dell’integrità territoriale ucraina, risarcimento dei danni inflitti e garanzie effettive di non ripetizione dell’aggressione. In altre condizioni, il raggiungimento di una pace sostenibile sarà impossibile”.

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Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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