Resta sintonizzato

Cronaca

Follia al Pronto Soccorso: infermiera aggredita per aver somministrato ibuprofene ad un soggetto asmatico

Pubblicato

il

 Attimi di panico all’ospedale Santobono di Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificata l’ennesima aggressione al personale sanitario. Ecco quanto riportato dalla pagina Facebook ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’, i primi a segnalare l’episodio:

“Buongiorno, sono un’infermiera che lavora al Pronto Soccorso del Santobono di Napoli, e vi scrivo per raccontarvi ciò che siamo costretti a vivere durante i nostri turni di lavoro. Ieri sera 14/11, intorno alle 21:30 circa, la mia collega di nome C., infermiera di turno al triage, accoglie un ragazzo di 12 anni con riferito dolore toracico e riferita tachicardia, che alla valutazione non era presente. Dopo aver registrato il ragazzo e aver valutato tutti i parametri vitali, palpato e ispezionato il torace, come da protocollo nazionale la collega somministra al ragazzo Ibuprofene per via orale per alleviare il dolore, informando il genitore sul tipo di medicinale somministrato. A dire dei genitori, l’incolumità del figlio era stata compromessa, in quanto la collega non aveva chiesto loro se il figlio fosse soggetto asmatico. Preciso che tale informazione non è incidente sulla somministrazione dell’ibuprofene. In seguito ad urla e aggressioni a tutto il personale presente sono state allertate le forze dell’ordine, giunte poco dopo sul posto. Tali aggressioni e minacce sono continuate anche all’interno dei box di pediatria successivamente alla presa in carico da parte del pediatra, interrompendo il servizio di sanità pubblica per più di 2 ore. Medici ed infermieri sono stati costretti ad evacuare le sale d’attesa, per salvaguardare l’incolumità dei genitori e dei loro piccoli molto spaventati dalle urla e dalle minacce.

La mia collega è stata minacciata fisicamente, prima con un estintore e successivamente con una bombola per l’ossigeno; è stata minacciata di morte e la stessa madre del ragazzo ha dichiarato di essere intenzionata a spararle con una delle pistole della Polizia. Entrambi i genitori non hanno accolto nemmeno l’implorante richiesta da parte del figlio, in lacrime, di tranquillizzarsi. La mia collega è stata costretta ad essere messa in sicurezza in una delle stanze in nostra dotazione, è stata costretta a refertarsi per stato di agitazione, dolore toracico e tachicardia solo per aver svolto il proprio lavoro. Questo è quanto ogni giorno siamo costretti a vivere quando inizia il nostro turno di lavoro. Siamo costretti a vivere tutto questo, perché in Campania esiste un unico ospedale pediatrico, la maggior parte degli accessi sono inappropriati e questo perché i pediatri di famiglia sono carenti. Svolgiamo il nostro lavoro con dedizione e amore, cerchiamo di essere sempre professionali e di immedesimarci nello stato d’animo dei genitori che giungono da noi, ma in questi casi è davvero difficile farlo”.

Calcio

Morte Mattia Giani, aperta inchiesta per omicidio colposo

Pubblicato

il

La Procura della Repubblica di Firenze indaga sul reato di omicidio colposo per la morte di Mattia Giani, il ventiseienne deceduto lunedì scorso dopo aver accusato, domenica 14 aprile, un malore durante la partita del suo Castelfiorentino contro il Lanciotto.
Il registro degli indagati è al momento vuoto.
Il Pubblico Ministero Giuseppe Ledda ha disposto l’autopsia entro venerdì 19.

Continua a leggere

Aversa

Cade dal secondo piano: gravissimo

Pubblicato

il

L’incidente è avvenuto ieri nel pomeriggio in quel di Aversa.
Il degente, ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Moscati nella città normanna, è un ottantenne.
E’ precipitato dal balcone della sua abitazione al secondo piano, in via Raffaello Sanzio.
Da accertare le cause della caduta, non è stata esclusa nessuna ipotesi.

Continua a leggere

Cronaca

Rider in arresto cardiaco tratto in salvo dall’addetto alle pulizie

Pubblicato

il

Un inserviente di un condominio della Riviera di Chiaia, a Napoli, ha mostrato tutte le proprie doti in quanto a prontezza e lucidità: ha salvato la vita di un rider sessantaduenne visibilmente barcollante una volta sistematosi sulla sella del suo motorino.
Il prode protagonista di questa storia a lieto fine si chiama Raffaele Coppola, 35 anni, sposato e padre di una bimba. Raffaele non ha esitato, una volta accortosi del tragico momento, nel praticare il massaggio cardiaco sul malcapitato uomo. Dopodiché, una volta giunta l’autombulanza sul posto, il rider è stato portato nell’ospedale Don Bosco dove è stato stabilizzato. 
“Sapevo come comportarmi perché qualche anno fa lavoravo nella vigilanza non armata e avevo seguito un corso. Gli ho praticato due insufflazioni d’aria e solo a quel punto ho sentito di nuovo il battito del cuore, anche se non aveva mai ripreso conoscenza”, la testimonianza dell’inserviente Coppola.
Bravo!, ragazzo.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy