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Napoli. Sottratto al clan Magliulo, oggi oltre 300 orti urbani affidati alle famiglie del territorio.

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Uno svincolo dell’autostrada al posto di 328 orti urbani, affidati ad altrettante famiglie. Potrebbe accadere nei prossimi mesi ad Afragola, dove il vecchio progetto dell’uscita della Napoli-Bari potrebbe mettere fine all’esperienza della Masseria Ferraioli, un bene confiscato al clan camorristico Magliulo. Questo sito, dove sono stati decisi svariati omicidi di una sanguinosa faida, è rimasto abbandonato per circa vent’anni dopo la confisca. Nel 2017 è stato affidato dal Comune di Afragola a cinque soggetti: il Consorzio Terzo Settore, l’associazione Sott’e’ncoppa, la Cgil Napoli, Radio Siani e la cooperativa L’uomo e il legno. Tutto ciò, potrebbe svanire in pochi mesi a causa di uno svincolo dell’autostrada e di un canile. 

“Si tratta di due progetti che fanno capo all’attuale amministrazione comunale – spiega Giovanni Russo, uno dei soci della Masseria – Lo svincolo è una delle opere compensative che Ikea avrebbe dovuto realizzare per il suo insediamento. C’è una sentenza del Tribunale che obbliga il colosso svedese, ma l’opera distruggerebbe questo luogo per come lo conosciamo oggi. I bracci di asfalto taglierebbero il terreno in sei parti neanche collegabili tra loro. Di fatto, la nostra esperienza finirebbe. In quel documento viene specificato che questa struttura verrebbe realizzata su tutta la superficie della Masseria. Non resterebbe niente. Mi sembra ovvio che questi due progetti non siano compatibili con il finanziamento ministeriale di 1,5 milioni. Come se non bastasse, il cantiere per la casa di accoglienza, anch’esso in campo al Comune, è quasi fermo e non sappiamo se e quando verrà chiuso“.

 “E’ il simbolo del riscatto di un territorio. In un luogo da sempre violentato per quello che si voleva sotterrare, oggi c’è una comunità viva. Sono esperienze che insegnano alle persone che la lotta alle mafie può esistere. Non entro nel merito dell’utilità dei progetti del Comune, ma non si può spogliare un santo per vestirne un altro. Un bene confiscato può anche essere riconvertito, ma quando è abbandonato. Non mi sembra questo il caso. La nostra priorità afferma al telefono il sindaco di Casoria Raffaele Bene – deve essere vitare che ci siano problemi per la Masseria, un’esperienza fondamentale perché per la prima volta un bene confiscato alla camorra viene recuperato non solo alla legalità ma anche alla comunità“. 

Dal primo cittadino avremmo voluto avere alcune risposte: innanzitutto se è vero che i due progetti distruggerebbero la Masseria; perché è stata scelta quell’area; perché non vanno avanti i lavori per il centro di accoglienza; che fine farà il finanziamento del ministero. E, infine, un’ultima domanda: che messaggio arriverebbe alla camorra se un’esperienza del genere fosse interrotta? “Sono decine le denunce per danni, furti e cose del genere” afferma Giovanni Russo. L’ultimo episodio risale a poche settimane fa, quando un esponente della famiglia Magliulo si è presentato accampando pretese sulla proprietà del terreno e sottraendo parte del raccolto. “Non credo che interrompere il nostro lavoro sarebbe un bel messaggio – conclude Russo – Anzi, credo che i clan stapperebbero una bottiglia“.

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Ischia e Procida. Controlli dei Carabinieri nel weekend, denunce e sanzioni sulle isole. Sorpresi due minori in un centro scommesse

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Ischia e Procida nella lente dei controlli dei Carabinieri. Le due isole sono state presidiate per l’intero weekend, le strade principali puntellate da decine di pattuglie della locale Compagnia.
Sequestrati 35 grammi di hashish, divisi in 7 barrette. La droga era nascosta in un muretto a secco che costeggia via Belvedere di Forio. Dovrà rispondere di porto abusivo di armi un 25enne di Lacco Ameno, sorpreso in strada con un coltello a farfalla. Denunciato anche un 46enne, trovato fuori dalla sua abitazione nonostante fosse sottoposto ai domiciliari.

Sanzionato il titolare di un centro scommesse di Procida. Durante i controlli i militari hanno scoperto che due ragazzini di 15 anni fossero nel locale a giocare a videopoker. Nessuno dei dipendenti si era curato di verificare l’età dei due piccoli clienti. Salata la multa pari a 6666 euro. Richiesta all’ufficio dei monopoli la chiusura temporanea dell’esercizio e la sospensione della licenza. Denunciati per violazione di sigilli due imprenditori ischitani: il mese scorso i carabinieri li avevano segnalati all’Autorità giudiziaria per alcuni abusi edilizi realizzati in un hotel di Serrara Fontana Questo fine settimana è stato rilevato che i sigilli fossero stati rimossi. In corso altri lavori edili non autorizzati. Non sono mancate sanzioni per uso personale di stupefacente. 3 le persone con hashish nelle tasche. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.

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Benevento. Controlli sulla movida dei Carabinieri, tratto in arresto un 36enne

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Ancora controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, soprattutto concentrati nel fine settimana, per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli atti vandalici e il fenomeno dei furti in abitazione. I Carabinieri della Compagnia di Benevento, nel fine settimana hanno aumentato il numero delle pattuglie presenti sulle strade di tutto il territorio di competenza, presenti anche gli equipaggi in borghese, dislocati nelle zone della movida del centro di Benevento, per un’operazione di pattugliamento anche a piedi per le vie ed i vicoli del centro della città, più volte preda dei vandali, per prevenire la formazione delle cd. baby gang, per assicurare il divertimento e sostenere un deflusso senza pericoli ai tanti ragazzi che hanno preso parte alle serate nei locali, al fine di evitare le cosiddette stragi del sabato sera.

Tali servizi, oltre a porsi l’obiettivo di garantire una funzione di deterrenza e, se nel caso, di intercettare tempestivamente qualsivoglia tipologia di reato, può far sentire la presenza rassicurante dell’Arma e fornire intervento in caso di bisogno. L’attività ha garantito nel centro storico un controllo delle vie e delle piazze difficilmente raggiungibili con autovettura di servizio e maggiormente frequentate nel weekend, registrando e annotando eventuali persone sospette.

Nell’ambito dei controlli è stato tratto in arresto un 36enne di Benevento in esecuzione di ordinanza di aggravamento della misura cautelare, già in atto, degli arresti domiciliari per furto aggravato. L’uomo, a seguito dei controlli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, è stato trovato più volte in violazione delle prescrizioni impostegli, motivo per il quale per lui si sono aperte le porte del carcere di Capodimonte. Nel corso dei servizi, sono stati controllati oltre 80 mezzi e 137 persone, numerose le sanzioni al Codice della Strada elevate. L’uomo arrestato è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Borseggiatori e mezzi pubblici, carabiniere evita lo scippo grazie al suo intervento alla metro di Montesanto un 53enne è finito in manette

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Un carabiniere libero dal servizio della stazione Napoli San Giuseppe si trovava in piazza Montesanto per prendere la metro. In quegli istanti, tra le chiacchiere di ragazzi o la musica riprodotta dalle cuffie nelle orecchie, il militare ha notato un movimento sospetto: un uomo aveva preso uno smartphone dalla tasca di un passante. Il militare immediatamente è intervenuto e lo scippatore ha provato a scappare. Una corsa durata un centinaio di metri, col militare che alla fine è riuscito a bloccare l’uomo e arrestarlo.

Lo smartphone è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario. La perquisizione personale dello scippatore – un 53enne napoletano – ha permesso di rinvenire e sequestrare anche un coltello a serramanico. Ora dovrà rispondere di furto con destrezza e di porto di oggetti atti ad offendere.

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