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Napoli. Autonomia differenziata “Senza i soldi per l’attuazione, i LEP sono poco più di una scatola vuota”

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E’ stato uno degli argomenti principali sulla scena politica italiana delle ultime settimane. Quello dell’autonomia differenziata è un tema che fa molto discutere, non da oggi, ma da anni. In una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia lo scorso 16 novembre, la Regione Campania ha annunciato la sua ferma opposizione al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, chiedendo il ritiro della bozza. E’ intollerabile che si faccia una proposta di autonomia differenziata senza aver definito prima i cosiddetti Lep, cioè i livelli essenziali delle prestazioni. Dobbiamo sapere prima quali sono le prestazioni da garantire in maniera equa a tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia, e poi si può procedere con l’autonomia differenziata. Invece non definire prima i livelli essenziali delle prestazioni, significa andare avanti con il solito criterio della spesa storica, cioè chi più ha avuto continua ad avere, chi meno ha avuto continua a perdere. Significa, insomma, fare un disastro su questi grandi servizi di civiltà”, aveva affermato il presidente della regione Vincenzo De Luca. 

Nel dettaglio la Regione Campania aveva presentato una serie di osservazioni tecniche al ddl sull’autonomia differenziata ad opera del ministro degli affari regionali. Secondo l’ente di Palazzo Santa Lucia, l’articolo 1, come formulato nel disegno di legge, “non riconosce ai principi di unità ed indivisibilità della Repubblica, di cui all’art. 5 della Costituzione, e di eguaglianza sostanziale tra i cittadini, di cui all’art. 3 della Costituzione, la dovuta primazia e sovra ordinazione rispetto al riconoscimento di ulteriori forme e condizioni di autonomia alle Regioni, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma Costituzione”. Per quanto riguarda l’articolo 2, invece, la Campania ravvisa gravi criticità nel “coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali nel procedimento di approvazione dell’intesa“, ed in generale un “totale svuotamento del ruolo del Parlamento e della Conferenza delle Regioni. Relativamente all’articolo 3 del ddl, poi la Campania ritiene “inaccettabile” il “capovolgimento del rapporto tra definizione dei Lep e autonomia differenziata”. 

Nei giorni successivi, infatti, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Calderoli ha risposto per le rime al governatore campano: “Non so se chi parla è De Luca o Crozza che fa De Luca. E’ una persona simpatica e furba in maniera incredibile. Come governatore della Campania emerge troppo il lato furbacchione. Mi attacca frontalmente, cerca di costruire un fronte del Sud contro l’autonomia e sostiene che io stia cercando di spaccare il Paese perchè voglio attuare la Costituzione. Così come i costi e i fabbisogni standard. Il Sud quando sarà adeguatamente informato, manderà i Masaniello a quel paese e farà i propri interessi”. Dopo qualche settimana di schermaglie e di ‘botta’ e ‘risposta’ incrociati, lo scorso 9 dicembre il ministro Calderoli è sbarcato a Napoli per un faccia a faccia con De Luca a palazzo Santa Lucia. La Regione Campania ha presentato al titolare del dicastero per gli affari regionali e le autonomie. 

“C’è stata una svolta radicale, nel senso che anche il ministro ha accettato l’impostazione di fondo della Campania, cioè prima di parlare di autonomia definiamo i Lep per tutti i cittadini italiani. Definiti questi possiamo definire tutto il resto.” ha affermato De Luca al termine dell’incontro. “La visita in Campania non è casuale. Nasce da una serie di telefonate e confronti che abbiamo avuto, anche privatamente, con il presidente De Luca. C’è stato un confronto, anche uno scontro che ritengo assolutamente utile per aver evidenziato le lacune e le cose che mai erano state affrontate nel campo dell’autonomia differenziata. Se parliamo di sperequazione, di velocità diverse, è evidente che dobbiamo definire un parametro. Da quando i Lep sono stati inseriti in Costituzione nessuno si è mai preso la briga di scrivere questi diritti e di tradurli in Lep. Io ho accettato questa sfida.” ha spiegato il ministro Calderoli rispondendo alle domande dei giornalisti al termine dell’incontro a Napoli.

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Fondi Ministero della Cultura: 34,3 milioni alla Campania

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Quasi 236 milioni di euro a favore del patrimonio culturale italiano. È la notizia arrivata oggi dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano. I fondi riguardano il triennio 2024-2026 e interessano i settori dei beni archeologici, a cui sono riservati circa 15 milioni, delle belle arti e il paesaggio, che ricevono 27,2 milioni di euro, e dei musei, a cui arrivano quasi 12,5 milioni. A questi, si aggiungono gli archivi con 3,7 milioni e le biblioteche con 5,4 milioni di euro. 
La Campania riceverà 34,3 milioni di euro, a fronte di 125 progetti finanziati; seconda tra le regioni più finanziate dal ministero della Cultura. Gli stanziamenti saranno particolarmente cospicui per le belle arti e il paesaggio con 45 interventi che verranno realizzati con 19,6 milioni di euro. 

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Ischia e Procida. Controlli dei Carabinieri nel weekend, denunce e sanzioni sulle isole. Sorpresi due minori in un centro scommesse

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Ischia e Procida nella lente dei controlli dei Carabinieri. Le due isole sono state presidiate per l’intero weekend, le strade principali puntellate da decine di pattuglie della locale Compagnia.
Sequestrati 35 grammi di hashish, divisi in 7 barrette. La droga era nascosta in un muretto a secco che costeggia via Belvedere di Forio. Dovrà rispondere di porto abusivo di armi un 25enne di Lacco Ameno, sorpreso in strada con un coltello a farfalla. Denunciato anche un 46enne, trovato fuori dalla sua abitazione nonostante fosse sottoposto ai domiciliari.

Sanzionato il titolare di un centro scommesse di Procida. Durante i controlli i militari hanno scoperto che due ragazzini di 15 anni fossero nel locale a giocare a videopoker. Nessuno dei dipendenti si era curato di verificare l’età dei due piccoli clienti. Salata la multa pari a 6666 euro. Richiesta all’ufficio dei monopoli la chiusura temporanea dell’esercizio e la sospensione della licenza. Denunciati per violazione di sigilli due imprenditori ischitani: il mese scorso i carabinieri li avevano segnalati all’Autorità giudiziaria per alcuni abusi edilizi realizzati in un hotel di Serrara Fontana Questo fine settimana è stato rilevato che i sigilli fossero stati rimossi. In corso altri lavori edili non autorizzati. Non sono mancate sanzioni per uso personale di stupefacente. 3 le persone con hashish nelle tasche. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.

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Benevento

Benevento. Controlli sulla movida dei Carabinieri, tratto in arresto un 36enne

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Ancora controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, soprattutto concentrati nel fine settimana, per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli atti vandalici e il fenomeno dei furti in abitazione. I Carabinieri della Compagnia di Benevento, nel fine settimana hanno aumentato il numero delle pattuglie presenti sulle strade di tutto il territorio di competenza, presenti anche gli equipaggi in borghese, dislocati nelle zone della movida del centro di Benevento, per un’operazione di pattugliamento anche a piedi per le vie ed i vicoli del centro della città, più volte preda dei vandali, per prevenire la formazione delle cd. baby gang, per assicurare il divertimento e sostenere un deflusso senza pericoli ai tanti ragazzi che hanno preso parte alle serate nei locali, al fine di evitare le cosiddette stragi del sabato sera.

Tali servizi, oltre a porsi l’obiettivo di garantire una funzione di deterrenza e, se nel caso, di intercettare tempestivamente qualsivoglia tipologia di reato, può far sentire la presenza rassicurante dell’Arma e fornire intervento in caso di bisogno. L’attività ha garantito nel centro storico un controllo delle vie e delle piazze difficilmente raggiungibili con autovettura di servizio e maggiormente frequentate nel weekend, registrando e annotando eventuali persone sospette.

Nell’ambito dei controlli è stato tratto in arresto un 36enne di Benevento in esecuzione di ordinanza di aggravamento della misura cautelare, già in atto, degli arresti domiciliari per furto aggravato. L’uomo, a seguito dei controlli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, è stato trovato più volte in violazione delle prescrizioni impostegli, motivo per il quale per lui si sono aperte le porte del carcere di Capodimonte. Nel corso dei servizi, sono stati controllati oltre 80 mezzi e 137 persone, numerose le sanzioni al Codice della Strada elevate. L’uomo arrestato è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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