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Politica

Meloni in conferenza stampa di fine anno: “La Manovra è stata approvata, ma non ci sarà nessun condono”

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Si è conclusa poco fa la conferenza stampa di fine anno del premier Giorgia Meloni, la quale ha esordito dicendo che “non è esattamente la conferenza stampa di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa d’inizio mandato”.

Poi, il presidente del Consiglio, si sofferma su vari punti. Eccoli in sintesi:

Covid-19: “Per quanto accaduto in Cina, abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Dei primi casi sequenziati di Covid su persone provenienti dalla Cina 15 sono di variante Omicron, già presente in Italia, e questo dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione: situazione abbastanza sotto controllo”.

Riforma fiscale: “Confermo che sulla riforma fiscale, vogliamo andare avanti secondo direttrici visibili già in manovra finanziaria con le poste in bilancio. Tra le direttrici su cui la riforma si deve muovere, ci sia il taglio del costo del lavoro e su questo si deve fare molto di più. Abbiamo dato un segnale con il taglio del cuneo fiscale, ma su questo vorrei andare avanti. Il nostro obiettivo di legislatura sono 5 punti di taglio e vedremo se riusciremo a fare questo, qualcosa di più o di meno. Il secondo obiettivo è la tassazione, che tenga conto della composizione del nucleo familiare. Consideriamo il tema del sostegno alla genitorialità una priorità, ed anche la tassazione deve tenerne conto. Infine, il terzo obiettivo, è quello di promuovere una tassazione che incentivi di più chi si mette in gioco e crea ricchezza: il tema è che più assumi e meno paghi”.

Natalità: “La questione demografica è per noi una priorità assoluta, ed è quindi per noi una priorità economica. Consideriamo il tema del sostegno alla genitorialità una priorità, e quindi anche la tassazione deve tenerne conto”.

Pnrr: “Sono contenta che il governo italiano sia riuscito a raggiungere tutti i 55 obiettivi previsti per inviare ora la lettera all’Ue, e richiedere la tranche di 19 miliardi di euro. Quando siamo arrivati, dei 55 obiettivi erano stati conseguiti 25. Abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Questa staffetta ha funzionato, sono contenta che si sia riusciti. Come? Con la scelta politica di concentrare le competenze del Pnrr sotto la guida di un unico ministero, e di mettere sotto la stessa competenza i Fondi di coesione europei, per evitare sovrapposizioni”.

Manovra: “La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c’è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti. Mi fido dei miei alleati al governo. Al di là dei dibattiti naturali all’interno di una maggioranza e delle sfumature diverse nei programmi dei singoli partiti, c’è visione comune. È normale che ci sia dibattito. Poi contano i fatti. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso lamentarmi, e non lo dico per fatto dovuto”.

Poi, aggiunge: “I condoni non ci sono: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto con una maggiorazione, consentendo una rateazione. Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1000 euro, banalmente, perché allo Stato conviene di più la loro distruzione. Vogliamo sì immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti, ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale”.

Qatar-gate: “Sullo scandalo del Qatar-gate, una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione ‘Italian Job’, come se fosse una macchia sulla nostra nazione. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci ed esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un socialist-job. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un conservative-job. Riguarda una famiglia politica, ma non l’Italia. Va difeso l’orgoglio e l’onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti, ma fra le nazioni”. 

Voucher: “Dobbiamo fare attenzione a un mercato del lavoro profondamente cambiato, non c’è più solo il tempo indeterminato. E’ un tempo nel quale ci sono lavoratori che hanno necessità diverse, penso ai voucher, una vicenda che riguarda alcune tipologie di lavoratori. Io credo che sia meglio normarle, diversificando le tipologie contrattuali e facendo i controlli, anziché rischiare che quel lavoro sia fatto in nero”.

Intercettazioni: “Le intercettazioni sono uno strumento straordinario a disposizione della magistratura, ma ne va limitato l’abuso. Quel cortocircuito nel rapporto fra intercettazioni e media, con intercettazioni senza rilevanza penale che sono finite sui quotidiani solo per interesse politico, che non credo sia giusto in uno Stato di diritto. Abusi ci sono stati e vanno corretti”.

Energia: “Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi di euro al mese. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse, potrebbe liberarsi per altri provvedimenti”. 

Iran: “Quello che sta accadendo in Iran per noi è inaccettabile, e non intendiamo tollerarlo oltre. Abbiamo sempre avuto un approccio dialogante, ma se queste repressioni in Iran non dovessero cessare e non si dovese tornare indietro, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di un’interlocuzione a livello internazionale”.

Poi, ha concluso: “Sono stata colpita dalla storia di questa campionessa di scacchi, che decide di partecipare al mondiale di scacchi, togliendosi il velo al cospetto del mondo. Mi ha fatto riflettere. Siamo abituati a gesti simbolici, ma di solito i nostri non hanno conseguenze potenzialmente così gravi come quelle che potrebbe avere questo”.

Caivano

CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Afragola

VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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campania

M5S, Villani: “Ancora nessun intervento per il ripristino della storica linea ferroviaria Salerno-Napoli”

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Nonostante i mesi trascorsi dalla interruzione della storica linea ferroviaria Salerno-Napoli a causa di un crollo di massi a Vietri sul Mare il 20 gennaio scorso, non emergono notizie rassicuranti per i pendolari e i viaggiatori della zona. La mancanza di interventi tempestivi e la scarsa programmazione hanno creato un’incertezza che grava pesantemente sulle necessità e la quotidianità di migliaia di persone, tra cui lavoratori e studenti che si spostano tra Salerno, Cava de’ Tirreni e l’Agro Nocerino Sarnese. Finora, i passeggeri sono stati costretti a fare affidamento su un servizio sostitutivo di autobus, manifestamente inadeguato e insufficiente a soddisfare la domanda di trasporto di uno fra i territori più densamente popolati del salernitano. Una decisione che, tra l’altro, ha peggiorato notevolmente anche il traffico su strade già compromesso per una serie di interruzioni dovute a lavori. 

Benché vi siano state numerose interlocuzioni fra il Comune di Salerno, la Regione e funzionari di RFI, ad oggi, gli interventi per ripristinare la linea sono ancora bloccati dalla necessità di abbattere un edificio situato vicino ai binari, rendendo la situazione ancora più complessa. Il Comune di Salerno è coinvolto in un potenziale contenzioso legale con i proprietari dell’immobile in questione, il che potrebbe ulteriormente ritardare i tempi di riparazione. Questa situazione rappresenta un incubo per i pendolari, che devono affrontare quotidianamente ritardi, disagi e incertezze sulle tempistiche di viaggio. Gli utenti dei trasporti pubblici esigono una risposta immediata e concrete per ripristinare la normale circolazione ferroviaria sulla linea Salerno-Napoli.

La mancanza di interventi efficaci minaccia non solo la mobilità dei cittadini, ma anche lo sviluppo economico e sociale dell’intera regione. Abbiamo chiesto al Comune di velocizzare le procedure e accogliere la disponibilità di RFI a fare interventi di messa in sicurezza in sostituzione del Comune.” A denunciarlo è la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle Salerno Virginia Villani.

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