Attualità
Napoli. Pendolare tra treni e bus, da Torre Annunziata a Cesena per poche centinaia di euro con un figlio autistico
Non c’è solo la storia della bidella che da Napoli ha deciso di fare la pendolare per lavoro a Milano per ammortizzare i costi di un eventuale affitto nel capoluogo lombardo. Sono tanti i giovani e meno giovani che cercano opportunità al di fuori della Campania con viaggi interminabili di ore e ore per raggiungere i posti di lavoro, per poi tornare al proprio focolare domestico. Così, giorno dopo giorno, per portare a casa lo stipendio (spesso l’unico nel nucleo familiare) per mantenere la propria famiglia.
“Per 3-4 anni ho lavorato partime in una scuola di Cesena continuando a vivere in Campania. Partivo in treno il venerdì sera dalla stazione di Torre Annunziata il venerdì sera alle ore 20.00 per arrivare a Napoli. Da lì salivo su un bus arrivando poi alle 4.22 a Bologna. Poi altro treno alle 5 del mattino per Cesena per giungere sul posto di lavoro alle 7:30. Suonata la campanella di fine lezione alle 13.30 tornavo a Napoli con Italo. Giunto alla stazione centrale circumvesuviana o bus per arrivare a casa ormai di sera stanchissimo”. Era un vero e proprio “viaggio della speranza” quello compiuto da Antonio per guadagnare poche centinaia di euro, spendendone 350-370. “Compravo i biglietti di viaggio mesi prima per risparmiare e se non trovavo l’offerta giusta aspettavo il mezzo di trasporto successivo”
“Lavoravo per sei ore (il sabato) un solo giorno a settimana e non ho mai pensato di trasferirmi in Romagna perchè il mio primo figlio, che oggi ha 11 anni, è autistico e seguiva delle importanti terapie ad Ottaviano che non poteva interrompere e perciò ho preferito fare il pendolare. Poi, finalmente, dopo tanti anni sacrifici finalmente ho trovato lavoro nella mia Torre Annunziata, sempre come personale Ata, visto che nel frattempo è stata riconosciuta la 104 per mio figlio autistico”, conclude il 32enne, sposato e padre di tre figli, di 11, quattro e due anni.
Attualità
Manovra stipendi, Cristiano Ronaldo vince la causa contro la Juventus
Si è concluso il contenzioso tra la Juventus e Cristiano Ronaldo relativo ad alcune mensilità che il calciatore non aveva ricevuto a causa della cosiddetta ‘manovra stipendi’ durante la pandemia Covid-19 per la stagione 2020/21.
A spuntarla è stato l’asso portoghese, con la società bianconera che dovrà corrispondergli 19,5 milioni di arretrati congelati a causa del lock-down. In particolare Ronaldo percepirà un risarcimento del 50%, frutto del concorso di colpa presentato all’arbitrato per stipendi arretrati, differiti e mai saldati. La Juventus sosteneva invece che il calciatore avesse rinunciato a quei compensi.
Attualità
Caos Napoli: via Marina bloccata
Tanti i disagi in quanto a viabilità nel capoluogo partenopeo.
Viste le misure di sicurezza adottate per il G7, in svolgimento a Capri con i ministri degli Esteri, via Marina e le strade limitrofe al porto sono in preda alla più totale confusione.
Attualità
G7 a Capri, livello di allerta altissimo: la situazione
Oggi a Capri parte la tre giorni del G7 dedicata all’atteso vertice dei ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America.
Pertanto il livello di allerta sull’isola di Capri e a Napoli sarà altissimo, con un imponente servizio di sicurezza predisposto dalla Prefettura di Napoli e con il Questore che ha firmato un’ordinanza che prevede l’impiego tra 1200 e 1400 operatori di tutte le forze dell’ordine ogni giorno.
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