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Cronaca

‘ndrangheta, arrestato a Bali il latitante Antonio Strangio

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Blitz della Polizia a Bali, in Indonesia, dove è stato tratto in arresto il latitante della ‘ndrangheta Antonio Strangio, 32 anni. L’uomo è ritenuto legato all’omonima ‘ndrina di San Luca, nota come ‘Janchi’.

In particolare, egli è accusato di produzione e traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso, nell’operazione denominata ‘Eclissi 2’ e diretta dalla Dda di Reggio Calabria. Pertanto, con l’arresto di Strangio, sono ora 42 i latitanti arrestati nel mondo in poco meno di tre anni dall’avvio del Progetto I Can.

Cronaca

Lutto a Giugliano, Crescenzo muore stroncato da un tumore: aveva 59 anni

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Dolore e lacrime a Giugliano per la scomparsa di Crescenzo Pacilio, dipendente della Tecknoservice stroncato da un tumore a 59 anni. Lascia la moglie e due figli.

Pertanto, la notizia della sua scomparsa sta facendo il giro della città, gettando nello sconforto l’intera comunità, che lo ha ricordato con numerosi messaggi di cordoglio sui social, poiché egli era molto apprezzato e conosciuto da tutti, avendo lavorato oltre che nell’azienda di raccolta rifiuti anche nella GLF, operante nel settore ortofrutticolo.

I suoi funerali si terranno domani 30 marzo alle ore 11:30, presso il Santuario dell’Annunziata a Giugliano.

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Cronaca

Choc in casa: prima uccide la convivente e poi si toglie la vita

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Violenta lite familiare avvenuta a Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia, nella quale il 57enne Francesca Giornelli è stata soffocata e uccisa dal convivente Lamberto Roscini, di 67 anni. Tuttavia, poco dopo aver ucciso la donna, si è suicidato impiccandosi.

Pertanto, la vicenda è stata ricostruita tramite alcuni biglietti lasciati dall’uomo nell’abitazione, e nei quali ripercorre quanto accaduto. In particolare, in un comunicato diffuso dalla Procura di Perugia, pare che la lite sia scaturita a causa di un’eccessiva quantità di alcol consumata della donna.

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Cronaca

Violenza alla stazione: senzatetto disabile aggredito da baby gang

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Siamo a Sarno, comune della provincia di Salerno, dove si è verificato un episodio vergognoso ai danni di un senzatetto. In particolare, il clochard sarebbe stato aggredito da alcuni adolescenti presso la stazione ferroviaria, con un gruppo di giovani che si è scagliato contro di lui e altri a riprendere e diffondere il filmato sui social.

Tuttavia, diversi utenti hanno segnalato il filmato al deputato Francesco Emilio Borrelli, tra cui Roberto Robustelli del Sole residente a Sarno:

“Questo è quanto successo alle 5,30 della scorsa domenica alla stazione centrale di Sarno. A quanto pare questi ragazzi tornavano da una notte brava, si sono fermati alla stazione e hanno iniziato ad insultare Antonio, questo ragazzo disabile e con gravi disturbi psichici che già da molto tempo, pare viva perennemente nella stazione ferroviaria di Sarno. Ho voluto approfondire la questione, il ragazzo che ha realizzato il video non sembra essere di Sarno ma del napoletano e credo, a questo punto, che anche l’autore dell’aggressione non sia del luogo. Le nuove generazioni spaventano sempre di più, manca l’educazione e il rispetto verso il prossimo, una piaga sociale pericolosa che dobbiamo cercare in tutti i modi di contrastare. Abbiamo allertato subito i servizi sociali per aiutare al più presto Antonio”.

Ecco il commento di Borrelli:

“Abbiamo inoltre allertato le forze dell’ordine su questa vicenda, affinché si prendano seri provvedimenti. Perché certi ragazzi hanno eretto la violenza a modello di vita, facendola diventare protagonista soprattutto nelle notti del fine settimana? È un problema sociale che deriva dal modo in cui le generazioni precedenti hanno lasciato il mondo ai più giovani. Se certi comportamenti, derivanti dagli istinti barbari e primordiali che tentano di emergere, sono sempre più presenti nelle nuove generazioni, tutti dobbiamo assumerci delle responsabilità. Farlo, vuol dire rivedere tutte le scelte fatte fino ad oggi in materia di educazione, di trasmissione dei valori e di giustizia. Basta tolleranza, chi sbaglia deve pagare. Ai giovani va insegnato il senso del rispetto, della legalità, che bisogna conquistarsi il proprio posto in società con il lavoro ed il sacrificio, e non prendersi quel che si vuole con la violenza e la prepotenza”.

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