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Violenza minorile, Manfredi e De Luca chiedono aiuto al governo

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Emergenza a Napoli, dove sono sempre più frequenti gli episodi di accoltellamenti e aggressioni ai danni di minori. In particolare, negli ultimi giorni, un dodicenne è stato accoltellato da un coetaneo sabato sera a Piazza Municipio, mentre una 14enne è stata pestata dal branco a San Giorgio a Cremano.

Pertanto, nella giornata di ieri, sono intervenuti sul tema sia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che il governatore della Campania Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione della mostra ‘Gli spagnoli a Napoli’ al Museo di Capodimonte:

Manfredi: “È una grande preoccupazione non solo di Napoli, ma di tutte le grandi aree metropolitane. Ne abbiamo parlato con il ministro degli Interni e con i sindaci delle altre città. Una violenza che colpisce ragazzi che hanno meno di 14 anni, che non sono neanche punibili, molti sono armati con coltellini, con armi da taglio. Ci preoccupa moltissimo. Ci vuole più controllo. Ma è anche un fenomeno sociale, che richiede un impegno straordinario da parte del governo nazionale e di tutte le nostre comunità. C’è un tema educativo che è fondamentale”.

De Luca: “È una grande emergenza in tutte le aree urbane, e c’è solo un esponente di governo che da quasi cinque anni sta richiamando i poteri centrali ad affrontare il tema della microdelinquenza e della delinquenza giovanile, a Napoli in modo particolare ma non solo a Napoli. Sono anni che denunciamo la presenza di baby gang sui mezzi di trasporto, sui treni della Circumvesuviana, ma più in generale nei momenti della movida. Sono anni che registriamo fra l’altro ingressi il sabato sera o il venerdì sera al Cardarelli di bambini in coma etilico. Avremmo bisogno di politiche sociali, avremmo bisogno, e lo stiamo facendo come Regione Campania, di iniziative contro la dispersione scolastica, ma anche di qualche misura repressiva e di ripristinare il principio di autorità”.

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Sant’Antimo, assolti i tre assalitori di Gaetano Barbuto: “Mi hanno amputato le gambe una seconda volta”

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Era il 20 settembre 2020, quando il 21enne Gaetano Barbuto Ferraiuolo venne ferito da alcuni colpi di pistola alle gambe nella sua Sant’Antimo. Da allora, la sua vita è cambiata radicalmente, poiché la gravità delle ferite riportate rese necessaria l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.

Tuttavia, i suoi carnefici sono stati assolti al processo “per non aver commesso il fatto”, almeno secondo quanto ha deciso il giudice riunitosi in camera di Consiglio. Pertanto, la reazione della giovane vittima è stata un misto di rabbia e rassegnazione, che si compendia in queste parole:

“Mi hanno amputato le gambe una seconda volta, alla fine nessuno pagherà per quello che ho subito. Non ci sono colpevoli. Sono sconvolto. Sono molto deluso, scoraggiato e anche impaurito, perché nonostante io abbia testimoniato contro i miei tre assalitori, questi da domani mattina sono uomini liberi, capaci di fare tutto”.

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Rinvenute armi e munizioni nelle campagne del Casertano: i dettagli

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Clamorosa svolta nelle indagini riguardanti la banda armata che sta terrorizzando decine di famiglie tra Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Capua, nel Casertano, che ora potrebbe davvero volgere al termine.

In particolare, nelle scorse ore, gli agenti del Commissariato di Marcianise hanno rinvenuto una cassaforte con tre fucili e 100 cartucce nelle campagne tra Sant’Angelo in Formis e San Prisco. Inoltre, all’interno del forziere, vi era anche una pistola calibro 7.65 non ritrovata.

Stando alle prime informazioni, i malviventi hanno prelevato solo il revolver abbandonando l’intera refurtiva nelle campagne. Tuttavia, il sospetto fondato è che ad agire sia stata la banda protagonista di furti e rapine ai danni di professionisti nella zona di Marcianise.

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Italia-Inghilterra, delegazione azzurra fa visita ai bambini dell’ospedale Santobono

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C’è grande attesa a Napoli per il match in programma questa sera allo stadio Maradona tra Italia e Inghilterra, valido per le qualificazioni agli Europei tedeschi del 2024.

Tuttavia, a distogliere l’attenzione dalla partita, ci ha pensato la visita di una delegazione della Nazionale nei reparti di neurochirurgia, neurologia, neuropsichiatria e neurooncologia dell’ospedale Pediatrico Santobono-Pausillipon.

In particolare, erano presenti il presidente federale Gabriele Gravina e il segretario generale della Figc Marco Brunelli, ricevuti dal presidente della Fondazione Santobono-Pausillipon Anna Maria Ziccardi e da Flavia Matrisciano, direttore dell’omonima Fondazione.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gravina all’arrivo in ospedale:

“La Nazionale Azzurra rappresenta un simbolo positivo del nostro Paese, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto sotto il profilo valoriale e sociale. Per questo, la Federazione ha organizzato anche a Napoli una visita degli Azzurri ai bambini ricoverati. Vogliamo portare un sorriso e un po’ di vicinanza, consci di ricevere molto di più in umanità, determinazione e coraggio”.

Inoltre, erano presenti anche: Acerbi, Bonucci, Di Lorenzo, Donnarumma, Gnonto, Pessina e Politano, i quali hanno consegnato palloni e gadget della Nazionale e si sono intrattenuti con i piccoli pazienti.

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