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Cronaca

Omicidio Maimone, l’assassino al Garante: “Sono innocente”

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La morte del 18enne Francesco Pio Maimone, avvenuta sabato scorso a Mergellina, è solo l’ultimo di una lunga serie di delitti scaturiti da futili motivi. Pertanto, il suo assassino Francesco Pio Valda, ha così parlato dal carcere di Secondigliano al Garante dei detenuti Campania Samuele Ciambriello:

“Sono innocente, non ho visto nessuno a terra”.

Pertanto, lo stesso Ciambriello, ha così spiegato:

“Fuma moltissimo, sta da solo. Deve metabolizzare ancora meglio quello che gli è accaduto e quello di cui è accusato. Lui si dichiara innocente”.

Poi, aggiunge: “Non è una confessione di verità. Un’infanzia ricostruita da lui, attraverso anche qualche comunità per minori, poi messo alla prova. Mi ha raccontato del prete della parrocchia. Un padre ucciso. Una vita difficile non è né una colpa né un alibi. Una persona che oltre ad essere un adolescente a metà, l’ho trovato con la morte nel cuore. C’è un senso di vuoto che mi colpisce in questi adolescenti. Ha detto si chiama come me (Francesco Pio ndr), ma in quel momento non ho avvertito niente, non ho visto nessuno a terra”.

Infine, Ciambriello si è soffermato sulla pistola da egli utilizzata:

“Lui sostiene di aver utilizzato una pistola giocattolo. E che c’è stata una risposta a questa pistola giocattolo con altri colpi di arma da fuoco, da altri contendenti. E che questo ragazzo  successivamente non l’ha visto morto, c’è stato un fuggi fuggi generale”.

Cronaca

Tragedia in campagna: 79enne morto schiacciato da una cisterna

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Tragico incidente avvenuto ieri mattina nelle campagne di Triggiano, in provincia di Bari, nel quale un 79enne del posto è morto dopo essere stato schiacciato da una cisterna, collegata alla motozappa con cui stava lavorando in un terreno di sua proprietà.

Pertanto, secondo quanto emerso dai rilievi dei carabinieri, la vittima avrebbe perso il controllo di un motozappa, che una volta ribaltatosi ha travolto il 79enne. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, poiché l’uomo è morto sul colpo.

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Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, la sorella Chiara agli inquirenti: “Seppe del tradimento già a gennaio”

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Emergono nuovi particolari riguardo l’efferato omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello.

Infatti Chiara, sorella della vittima, avrebbe così riferito agli inquirenti:

“Il barman aveva detto alla compagna di avere una relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione Giulia, stava pensando di abortire in quanto era incinta”.

Poi, ha aggiunto: “Le problematiche sentimentali tra i due sono sorte fin da quando hanno iniziato la convivenza, nel febbraio 2021”.

In particolare, Giulia avrebbe già scoperto del tradimento lo scorso gennaio, dicendo alla sorella Chiara “che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago”, nella casa in cui viveva con il compagno e dove lui una settimana fa l’ha accoltellata, “in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori”.

Infine, nella messa a verbale dello scorso 29 maggio, la stessa Chiara ha aggiunto che “a febbraio Giulia confidava ai nostri genitori la sua gravidanza, nonché le problematiche sentimentali con Alessandro” e che loro padre le aveva assicurato “che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile”. 

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Cronaca

Orrore nel Napoletano: sei cani morti e chiusi nei sacchi della spazzatura

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Tragico ritrovamento avvenuto ad Ercolano, lungo la contrada Montedoro, dove sono stati rinvenuti i corpi senza vita di sei cani. Ecco le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Un’attivista animalista di Torre del Greco, mi ha inviato il video del ritrovamento del corpo senza vita di sei cani. Gli animali erano stati chiusi in dei grandi sacchi per la spazzatura e poi abbandonati lungo contrada Montedoro, una delle strade alle pendici del Vesuvio. Tra loro anche un cane femmina presumibilmente incinta. Non esistono parole per descrivere l’orrore di quanto accaduto. Ho raccolto l’appello dell’attivista, affinché si riesca a risalire all’autore di questa strage, che deve pagare per quanto commesso. Chi ha fatto questo non ha cuore, non ha sentimenti e dimostra che, purtroppo, la crudeltà umana non conosce limiti”.

Poi, conclude: “Anche se i cani fossero deceduti per cause naturali, ipotesi molto improbabile, è comunque assurdo, oltre che reato, gettare i corpi di queste splendide creature sul ciglio della strada, come se fossero semplice immondizia”.

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