Cronaca
Caserta, avvocato picchiato e legato in casa durante una rapina
Choc a Caserta, dove nella serata di ieri una banda di rapinatori ha fatto irruzione in casa dell’avvocato Vittorio Giaquinto per derubarlo. In particolare, dopo averlo picchiato e legato ad una sedia, hanno rubato tutto e sono scappati.
Ecco il commento a caldo dell’avvocato: “Più gli davo i soldi e più mi picchiavano”.
Inoltre, arriva puntuale anche il pensiero del deputato Francesco Emilio Borrelli:
“Vicinanza e solidarietà all’avvocato di Caserta Vittorio Giaquinto, legato e picchiato da una banda di rapinatori in casa sua. Un atto violento e terrificante. Ormai siamo alla follia più totale. I criminali agiscono a briglie sciolte, senza alcun freno. Un’aggressività e una crudeltà inimmaginabili, sembra di vivere nelle scene del famoso e cruento film ‘Arancia Meccanica’. I cittadini non si sentono sicuri nemmeno più in casa; serve uno sforzo concreto da parte del ministero dell’Interno e delle autorità locali per incrementare i controlli e rendere le città più sicure”.
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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