Cronaca
Camorra, sequestrati 103 immobili e 40 milioni a imprenditore legato al clan
Maxi operazione da parte della Guardia di Finanza di Napoli e Bologna, che ha sottoposto a sequestro beni per circa 40 milioni di euro riconducibili all’imprenditore Carmine Chianese, 62enne di Melito ritenuto affiliato alla criminalità organizzata.
In particolare, il decreto di sequestro riguarda parecchi beni intestati anche ai suoi congiunti. Le indagini hanno permesso di acclarare “l’esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e decisamente incongruenti rispetto agli investimenti finanziari, patrimoniali e societari eseguiti nel periodo 2020-2021”.
Pertanto, gli sono stati sequestrati 103 immobili siti a Melito, sette rapporti finanziari, un’autovettura, due compendi aziendali e le quote di due società. Inoltre, l’imprenditore è già stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione, per aver riciclato denaro ottenuto con le truffe assicurative messe a segno da una persona vicina a diversi clan di Camorra.
Infine, egli è anche imputato nel processo su una grave vicenda di lottizzazione abusiva e di truffa aggravata ai danni del comune di Melito, la cosiddetta speculazione del Parco Primavera, riguardante la trasformazione di una zona commerciale in zona residenziale, nella quale emerse il coinvolgimento del clan Di Lauro e, successivamente, del clan degli scissionisti.
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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