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Il pittor Mangone dona il suo ritratto al Mister Campione D’Italia Luciano Spalletti

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Il Maestro di fama internazionale, originario delle aree interne della Campania, Fernando Alfonso Mangone ha omaggiato di un suo ritratto il Mister del Napoli Luciano Spalletti. “La vittoria di Spalletti a Napoli non è solo il punto più alto della sua carriera da allenatore ma il suo capolavoro estetico, etico, personale. Non per una questione di esterofobia nei confronti dei campionati esteri, ma perché per la prima volta nella sua carriera Spalletti ha vinto in Italia nel campionato che ha influenzato, tatticamente, per vent’anni e lo ha fatto ribaltando ogni pronostico, ogni cliché narrativo sulla sua storia”. Ad annunciarlo è il pittore salernitano di fama internazionale, originario di Altavilla Silentina, Fernando Alfonso Mangone.

“Tra i vicoli della città lo scudetto era sfilato solo due volte e in un’altra era, con la firma irripetibile del più grande calciatore della storia. Ora c’è la sua, il perdente di successo diventato Campione d’Italia. Durante il ritratto – conclude Mangone – dicevo tra me e me: Spalletti è bravo, capace, esperto, egocentrico, furbo, eccessivo, teatrale. Grazie Mister per questo sogno!”. Il ritratto è inserito nella collezione che celebra il mito contemporaneo del calcio, con gli stadi del mondo, moderno anfiteatro. Il mito rivive attraverso la pennellata veloce di Mangone. La vita emerge dalla tela, l’arte è en plein air: tutto è arte. I colori sono brillanti e psichedelici. “Il mio Spalletti è rock’n’roll. Va ad aggiungersi all’urlo di Maradona, ritratto iconico, a celebrare la grandezza dello sport, metafora straordinaria della vita. Un artista non può alienarsi.  Deve vivere immerso nella realtà. Io vivo, osservo, creo. La missione è lasciare un messaggio all’umanità”

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Scomparsa nel Milanese la 29enne Giulia Tramontano: è al settimo mese di gravidanza

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Sono ore d’ansia e angoscia per la famiglia e gli amici di Giulia Tramontano, la 29enne di origini napoletane ma residente a Senago, nel Milanese, scomparsa improvvisamente dallo scorso sabato sera. La donna è al settimo mese di gravidanza, e secondo alcuni familiari avrebbe portato con sé soldi e passaporto.

Al momento, non si conoscono i reali motivi di questa fuga, anche se la famiglia esclude che si tratti di un allontanamento volontario. Infatti, la 29enne agente immobiliare, era sempre in contatto con familiari e amici, tranne che nella giornata di domenica, evento che ha messo in allarme i suoi cari che hanno subito denunciato la sua scomparsa.

Pertanto, Giulia è alta 1,68 cm, ha i capelli lunghi e biondi, oltre ad un tatuaggio sul braccio sinistro.

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Neonata abbandonata dalla madre fuori al Pronto Soccorso: i dettagli

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Vergognoso episodio avvenuto lo scorso 24 maggio a Milano, dove una neonata è stata abbandonata all’esterno del Pronto Soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni. Si tratta del terzo caso in due mesi, dopo il ritrovamento del piccolo Enea nel giorno di Pasqua e quello della bambina abbandonata dalla madre in uno stabile dismesso.

A darne notizia, ci ha pensato l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni, che ha così scritto in una nota:

“La bambina è stata subito presa in carico dai medici ed infermieri dell’ospedale di Sesto, che le hanno prestato le prime cure necessarie dopo le ore trascorse fuori dalla struttura in stato di abbandono, per poi disporne il trasferimento nella stessa giornata all’ospedale Niguarda, dove si trova attualmente e risulta in condizioni di salute stabili”.

In seguito, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, si è così rivolto alla madre:

“Faremo il possibile per assicurare che la bambina possa tornare dalla madre. Il nostro Comune ha predisposto una serie di progetti e misure di sostegno per dare supporto alle famiglie in difficoltà. Sul nostro territorio ci sono inoltre numerose realtà, che lavorano per risolvere queste storie tristi. La madre della bambina non deve avere paura e riconoscere la figlia, noi saremo al suo fianco, non verrà lasciata sola”.

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Mattarella riceve il premio Paolo VI: “Giusto devolvere la somma per i danni causati dall’alluvione”

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Dopo aver ricevuto da Papa Francesco il Premio Internazionale Paolo VI, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rilasciare queste dichiarazioni:

“Vorrei chiedere all’Istituto Paolo VI, di destinare la somma collegata al premio alla comunità intitolata a Giovanni XXIII nata in Romagna. Alcune delle sue case d’accoglienza sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Penso che con il premio più che la mia personale azione, si intenda e si è inteso indicare un modo di interpretare l’impegno nella società e nelle istituzioni, che in molti hanno praticato e sviluppato ispirandosi alla visione di Paolo VI e ai suoi insegnamenti, che tante volte ha espresso. E io spero di meritare la valutazione di averli bene interpretati”.

Ecco il commento di Papa Francesco:

“Sono lieto signor Presidente, di farmi strumento di riconoscenza a nome di quanti, giovani e meno giovani, vedono in Lei un maestro, un maestro semplice, e soprattutto un testimone coerente e garbato di servizio e di responsabilità”.

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