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Alluvione Emilia-Romagna: in arrivo oltre 100 milioni dal governo

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Lo Stato italiano scende in campo per aiutare l’Emilia-Romagna, visto che è pronto uno stanziamento di oltre 100 milioni per far fronte all’emergenza causata dall’alluvione.

Tuttavia, come riferisce il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, il governo sta pensando anche a lotterie aggiuntive e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata. Tali risorse, serviranno per garantire i soccorsi immediati e saranno accompagnate da una serie di misure per affrontare la fase 1.

Intanto, già si pensa alla fase 2, anche se i provvedimenti legati ai ristori inizieranno a prendere corpo quando sarà più chiaro il bilancio dei danni. Pertanto, è attesa nelle prossime ore una richiesta ufficiale per accedere al Fondo di solidarietà europea, come già avvenuto per il terremoto che colpì le stesse terre undici anni fa.

Ecco quanto dichiarato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini:

“Le province chiedono solo per le strade provinciali 200 milioni subito. Cercheremo di fare il possibile”.

Inoltre, fra le ipotesi al vaglio, vi è anche quella della cassa integrazione nelle aziende bloccate dal maltempo, come sottolinea la Fiom-Cgil dell’Emilia-Romagna:

“Richiederla dev’essere inteso come un dovere morale delle imprese”.

Invece, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha così aggiunto:

“Auspico che nel pacchetto entri soprattutto l’attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato”.

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Giorgia Meloni prima Premier donna della storia italiana. I nomi dei suoi Ministri

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico a formare il governo a Giorgia Meloni che ha accettato l’incarico e ha presentato l’elenco dei ministri“. Lo ha detto il segretario Generale del Quirinale, Ugo Zampetti.

Ecco la lista

Matteo Piantedosi ministro dell’Interno

Crosetto ministro della Difesa

Santanchè ministro del Turismo

Schillaci ministro della Salute

Mantovano sottosegretario alla Presidenza

Matteo Salvini alle Infrastrutture e vicepremier

Tajani e vicepremier e ministro degli Esteri

Roccella ministro Famiglia la natalità e Pari opportunità

Calderoli ministro Affari regionali

Pichetto ministro per la Pubblica amministrazione, senza portafoglio

Ciriani ministro per i Rapporti con il Parlamento

Locatelli ministro per le Disabilità, senza Portafoglio

Giorgetti ministro dell’Economia

Nordio Ministro della Giustizia

Lollobrigida ministro dell’Agricoltura

Musumeci ministro per il mare e il Sud

Urso ministro Sviluppo Economico

Valditara ministro dell’Istruzione e del merito

Casellati ministro per le Riforme

Consultazioni lampo per il centrodestra Undici minuti in tutto dura il colloquio stamani con il capo dello Stato Sergio Mattarella, al termine prende la parola solo Giorgia Meloni: FdI, ovviamente, ma anche Lega, Forza Italia e i centristi di Noi Moderati l’hanno indicata come premier “all’unanimità”, dice. “Attendiamo le determinazioni del Presidente della Repubblica e già da ora siamo pronti, vogliamo procedere nel minor tempo possibile”, assicura parlando al Quirinale. “Le urgenze sono moltissime a livello nazionale e internazionale”, aggiunge ringraziando Mattarella per il “suo magistero“.

Siamo pronti”, ha detto all’uscita delle consultazioni ribadendolo via tweet poco dopo. La premier in pectore è a colloquio con il capo dello Stato, ma questa volta da sola: potrebbe ottenere l’incarico e accettarlo senza riserva, ufficializzando la lista dei ministri già oggi pomeriggio. Il giuramento del nuovo esecutivo – secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari – si dovrebbe tenere domenica mattina. A quel punto la leader di Fdi si insedierà a Palazzo Chigi, dopo il consueto scambio della campanella con Mario Draghi di ritorno da Bruxelles.

Sono sicuro che, grazie al supporto imprescindibile di Forza Italia, il prossimo esecutivo sarà all’altezza di guidare il Paese verso la crescita“, twitta Silvio Berlusconi allegando una foto in cui si mostra tutta la delegazione azzurra, con lui stesso seduto su una poltrona dorata. Se è attesa la conferma per Antonio Tajani alla guida del ministero degli Affari Esteri, si ragiona ancora invece sul dicastero dello Sviluppo economico e sulle deleghe per l’energia. Giorgia Meloni dai suoi uffici a Montecitorio, dove rientra al termine delle consultazioni, rassicura sul lavoro fatto finora: “Abbiamo le idee chiarissime“, ha dichiarato ai cronisti entrando. Pausa pranzo poi al ristorante della Camera, da dove ha lasciato il Palazzo per poi rientrarvi un’ora e mezza più tardi in attesa di tornare al Quirinale.

 I primi a entrare al Quirinale, in auto, sono stati prima Silvio Berlusconi e poi Antonio Tajani, con i capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo. A seguire, la delegazione di Noi moderati con Antonio De Poli e Maurizio, che è entrata a piedi. Giorgia Meloni è arrivata in piazza del Quirinale su una Fiat 500 bianca. Ad attenderla i capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. A seguire, sempre a piedi, sono entrati Matteo Salvini e i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. 

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