

Calcio
Il tecnico toscano si congeva tra mille emozioni, “Impossibile restituire tutto l’amore che mi hanno donato”
“No, non avrò nessun ripensamento. Devo essere fedele a me stesso, è una decisione che ho preso, ragionata“. Nel giorno dell’addio al Napoli, Luciano Spalletti non lascia margini per un passo indietro, sognato dai tifosi azzurri. “Il prossimo anno resterò a casa e sarò sempre a vedere e fare il tifo per il Napoli. Resterò legato a questa società e quando potrò tornerò a vederlo anche dalla tribuna. Io non gufo “, annuncia. Nella festa scudetto a fine partita il tecnico toscano è apparso emozionato: “Sono emozionato perché è difficile poter restituire quello che i tifosi napoletani mi hanno dato. I tifosi ti emozionano, diventa difficile poter essere al loro livello. Noi dobbiamo restituire quello che ci danno ma dare tutto l’amore che ricevi è quasi impossibile. E’ una cosa incredibile, si riceve tutta questa felicità e passione e non so come descriverla. Sembra di essere dentro il cuore di Napoli mentre pulsa”.
Spalletti si congeda dando un consiglio a chi prenderà il suo posto: “Gli consiglio di fidarsi di questi ragazzi che hanno qualità umana e calcistica. E di lasciare che facciano anche da soli a volte che sarà un bel vedere”. Del suo futuro è incerto anche Victor Osimhen che ha ricevuto il trofeo di capocannoniere del campionato. “Non so se andrò via in caso di una super offerta. E’ il presidente che deve decidere. Io seguirò il ‘flow’. Dico solo che io qui sono felice e motivato e il prossimo anno tutto è possibile, anche vincere la Champions League. Spalletti? Gli auguro il meglio, merita di essere il miglior allenatore del campionato”, conclude.
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Calcio, il Napoli non va oltre lo 0-0 in casa del Bologna: polemica tra Garcia e Osihmen

Ennesima battuta d’arresto per il Napoli, che non va oltre lo 0-0 sul campo del Bologna, in un match valido per la quinta giornata di Serie A. Azzurri convincenti nel primo tempo, con un ispirato Kvaratskheila a creare pericoli alla difesa rossoblù, che perde il suo diretto marcatore Posch per infortunio. Il palo colpito da Osihmen al 12esimo risulta l’occasione più ghiotta dei primi 45 minuti.
Nel secondo tempo, gli uomini di Garcia calano alla distanza, dopo aver sfiorato la rete con il georgiano e con il numero 9, fermati dal portiere Skorupski. Grande partita difensiva dei padroni di casa, mai realmente pericolosi se si eccettua l’occasione capitata a Zirkzee e neutralizzata in calcio d’angolo da Meret.
Tuttavia, il momento clou del match è intorno al 70esimo, quando l’arbitro fischia calcio di rigore a favore dei partenopei per un fallo di mano in area, ma dal dischetto Osihmen spara a lato nonostante avesse spiazzato il portiere.
In seguito, lo stesso bomber nigeriano, si è reso protagonista di un acceso scambio di opinioni con il tecnico Garcia, reo di averlo sostituito anziché tentare il modulo a due punte. Seguiranno le polemiche e l’intervento a placare gli animi del capitano Di Lorenzo, che davanti alle telecamere parla di “comportamento inappropriato” che non serve alla squadra in questo particolare momento.
Calcio
Bufera in casa Juventus: Paul Pogba trovato positivo al testosterone

Una vera e propria bufera quella che si è abbattuta sulla Juventus nella giornata di ieri. Infatti, la notizia della positività del centrocampista Paul Pogba al testosterone, ha gettato ombre sulla società e rassegnazione su chi credeva ancora alla rinascita del francese.
In particolare, il ‘polpo’ sarebbe stato trovato positivo al test antidoping relativo al match della prima giornata di campionato contro l’Udinese, nel quale Pogba è rimasto in panchina.
Tuttavia, intorno alle ore 19 di ieri, è arrivato il comunicato del Tribunale Nazionale Antidoping:
“In accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, è stato sospeso in via cautelare l’atleta Paul Pogba per violazione degli articoli 2.1 e 2.2; sostanza riscontrata: metaboliti del testosterone di origine non endogena”.
Pertanto, è intervenuta sulla questione anche Rafaela Pimenta, agente del calciatore transalpino, la quale ha così dichiarato:
“Attendiamo le contro-analisi, e fino ad allora non possiamo dire nulla. La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”.
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Calcio, tonfo del Napoli al Maradona: decidono Luis Alberto e Kamada

Testa bassa e pedalare. Questo il diktat di Rudi Garcia dopo la disfatta con la Lazio, che ha messo in evidenza tutte le lacune di una squadra, quella partenopea, mai così in difficoltà come nella partita di ieri sera al Maradona contro l’ex Maurizio Sarri.
Primo tempo a due volti, con gli azzurri bravi a mettere pressione alla Lazio sin dalle prime battute, approfittando di una condizione mentale favorevole rispetto ai rivali, reduci da due sconfitte consecutive.
Tuttavia, i biancocelesti escono fuori alla distanza, entrando prepotentemente nel match con una magia di Luis Alberto, che beffa di tacco l’incolpevole Meret su invito di Felipe Anderson. Già, Felipe Anderson, vera e propria spina nel fianco per la difesa azzurra, capace di far impazzire la retroguardia avversaria con la sua velocità e i suoi dribbling, figli di una condizione atletica straripante.
Infatti, dopo il momentaneo pareggio di Zielinski, favorito da una deviazione fortuita di Romagnoli che beffa Provedel, gli ospiti mettono la freccia nella ripresa con il primo gol italiano di Kamada, che sfrutta una grande azione sull’out di destra del solito Anderson e il geniale velo di Luis Alberto, per insaccare il 2 a 1 con un sinistro chirurgico.
Di lì in poi è un monologo biancoceleste, che controllano senza affanni la partita, colpendo per altre due volte con Zaccagni e Guendouzi, gol entrambi annullati per fuorigioco. Napoli mai più pericoloso e con una difesa totalmente in balìa delle ripartenze laziali, che sente la mancanza di un leader come Kim e attende l’esordio del suo erede Natan, ad oggi ancora un oggetto misterioso.
Per fortuna, Garcia e il suo staff avranno tempo e modo per analizzare questa sconfitta, visto che ci sarà la sosta per le nazionali, che darà il tempo di riordinare le idee e ritornare con rinnovato entusiasmo.
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