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Insediamento del sindaco Mennella, il consiglio di Palomba

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Si è tenuto giovedì 1° giugno 2023 alle ore 17 a Palazzo Baronale la cerimonia di insediamento, seguita in diretta da Vesuviolive, di Luigi Mennella come nuovo sindaco di Torre del Greco. Oltre alla cerimonia ufficiale del passaggio di consegne e della fascia tricolore è stata anche l’occasione per uno scambio di battute informale tra l’ex sindaco Giovanni Palomba e il neo primo cittadino. Aveva da poco messo sulle spalle la fascia tricolore l’avvocato Luigi Mennella, uscito vincitore delle elezioni amministrative 2023. Dopo le formule di rito ed il momento istituzionale in una gremita sala consiliare a Palazzo Baronale, il nuovo sindaco ha preso possesso di quello che sarà il suo ufficio da qui in avanti. Nelle stanze che ospitano l’ufficio del sindaco e la sala giunta della città corallina c’è stato tempo anche per momenti più distensivi, durante i quali molti sostenitori di Mennella si sono affollati per foto ricordo e selfie ad immortalare quel momento tanto atteso.

Una grande stanza che affaccia sul porto di Torre del Greco, con le bandiere istituzionali al balcone: il tricolore nazionale, il simbolo del comune e la bandiera blu stellata dell’Unione Europea. Al muro lo stendardo municipale con il motto “Post Fata Resurgo” e le pergamene con i nomi dei primi cittadini della storia torrese, arredamento classico e tavolone istituzionale. Una volta messe da parte le formalità, l’ex sindaco Palomba tiene a fare qualche raccomandazione da “veterano” al nuovo inquilino della casa comunale, soffermandosi su un tavolo rotondo in vetro messo a lato dello stanzone. Un pezzo moderno che stona nell’ambiente classico della sala, nei toni del mogano, ma che Palomba ci aveva tenuto ad utilizzare anche in occasione dell’intervista rilasciata a Vesuviolive negli ultimi giorni del suo mandato, prima del ballottaggio del 28 e 29 maggio.

“Quando ricevetti le consegne dal prefetto, nel 2018, egli mi suggerì di lavorare sempre su questo tavolo qui” – dice Palomba a Mennella, poggiando le mani sulla lastra del tavolo – “mi disse che era di buon auspicio perché, essendo di vetro, è trasparente. E questo ci avrebbe spronati a lavorare sempre con la massima trasparenza“. Un consiglio tra lo scaramantico e l’ironico che ha suscitato divertimento tra i presenti: “E’ questo il consiglio che mi sento di riportarti” – sempre rivolgendosi a Mennella – “lavora sempre sul tavolo della trasparenza“.

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Maltempo, domani allerta gialla in dieci regioni

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“La perturbazione posizionata sul nostro Paese, continua a determinare precipitazioni temporalesche sparse, concentrandosi in particolare, a partire dalla serata di oggi, sulle aree adriatiche centro-meridionali e sul basso Tirreno”.

Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile che ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diramati nei gironi scorsi.
“L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, lunedì 19 agosto, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Calabria e Sicilia, oltre al persistere di tali fenomeni su Abruzzo e Molise, specie sui rispettivi settori adriatici, e sulla Puglia“.

“Le precipitazioni saranno accompagnati da fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento – spiega la Protezione Civile -. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 20 agosto, allerta gialla su alcuni settori di Emilia-Romagna e Marche, sull’Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e parte della Sicilia”.

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Incendi boschivi, Regione Campania dirama tutti i divieti nel periodo di ‘grave pericolosità’: ecco quali sono

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E’ entrato in vigore il 15 giugno il periodo di “grave pericolosità” per gli incendi boschivi in Campania. Lo ha stabilito la Protezione Civile della Regione Campania, con atto del Direttore Generale, Italo Giulivo, sulla base delle valutazioni sul quadro climatico. 

Tale stato di allerta dovrebbe terminare, salvo proroghe, il 20 settembre prossimo.

Al fine di salvaguardare il patrimonio boschivo, durante il periodo di grave pericolosità scattano cinque importanti divieti:
Divieto di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali;
Divieto di abbruciamento delle stoppie ed erbe infestanti, anche negli incolti (già in vigore dal primo giugno);
Divieto di compiere le seguenti attività nei boschi e nei pascoli (art. 75, c. 4, Reg. regionale tutela patrimonio forestale n. 3/2017): usare motori o fornelli che producano faville o brace; usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli; far brillare mine; fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio come, ad esempio:  sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti.gettare fiammiferi o sigarette accese.
Divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come “lanterne volanti”, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici a una distanza non inferiore a 1 km dalle superfici boscate.

La Protezione Civile della Regione Campania richiama l’attenzione dei Sindaci, sulla necessità di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme per incendi boschivi sul proprio territorio, anche avvalendosi delle associazioni di volontariato di protezione civile, nonché di sensibilizzare i cittadini e le associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente.

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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