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Cronaca

Ischia, coppia di anziani rapinata in casa: due giovani in manette

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Sono stati momenti concitati per una coppia di anziani residenti a Ischia, i quali nel pomeriggio di sabato sono stati vittima di una rapina in casa.

In particolare, un agente del Commissariato locale libero dal servizio, ha notato due persone guardare in maniera sospetta i nominativi sui citofoni di alcuni edifici, con una di esse entrata in un palazzo per poi uscirne, mostrando all’altra qualcosa.

A quel punto, il poliziotto ha contattato il Commissariato per chiedere il supporto di una pattuglia, che una volta giunta sul posto ha individuato i due, bloccati dopo una breve fuga e trovati in possesso di 1050 euro e di una borsetta contenente diversi monili in oro.

Tuttavia, poco dopo una donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato con i suoi genitori anziani, che hanno riconosciuto uno dei due quale autore di una rapina commessa ai loro danni. Hanno raccontato di essere stati contattati telefonicamente da una persona spacciatasi per il nipote, e che aveva chiesto soldi per la madre fermata dai carabinieri per alcune insolvenze, e quindi occorrevano circa 6mila euro come cauzione per il rilascio.

Pertanto, i due sono stati identificati in un 19enne di Latina e un sedicenne napoletano, arrestati per sequestro di persona, rapina aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale.

Cronaca

Tragico incidente sulla Sora-Cassino, morti tre giovani: i particolari

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Tragico incidente avvenuto lungo la Superstrada che collega Sora a Cassino, nel Frusinate, nel quale sono rimaste coinvolte due auto scontratesi frontalmente.

In particolare, a bordo di una vettura stava viaggiando una coppia di fidanzati, mentre sull’altra una donna. Pertanto, le persone coinvolte nel sinistro, sono morte sul colpo. Sul posto, sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno soltanto potuto constatarne il decesso.

Intanto, gli agenti competenti stanno effettuando i rilievi del caso per risalire all’esatta dinamica dell’accaduto.

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Cronaca

Stupro a Caivano. La Procuratrice: “gli orrori non si sono consumati all’interno del Centro Delphinia”

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Questa mattina, sono scattate le manette per i nove ragazzi del branco che nel luglio scorso hanno adescato e violentato le due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano, in tre luoghi diversi: prima la villa comunale di Caivano, poi nel campo sportivo abbandonato ‘Faraone’ e infine nell’ex isola ecologica di via Necropoli. Inoltre, come dichiarato dai magistrati, nell’ex centro sportivo ‘Delphinia’ non è stato accertato alcun episodio di stupro. La nostra redazione sin da subito, il 1 settembre scorso, aveva già denunciato la menzogna diffusa sui reali luoghi degli orrori (leggi qui)

Pertanto, nel corso della conferenza stampa in Procura, la dottoressa Troncone ha così dichiarato:

“Tutto ha avuto inizio dopo la denuncia presentata nella serata del 30 luglio dal padre di una delle due vittime (avvisato dal figlio che aveva ricevuto un messaggio inequivocabile), subito ascoltata nella stanza protetta della stazione dei carabinieri di Caivano da un maresciallo donna specializzata in questo tipo di reati; da lì è partita l’informativa alle procure interessate che ha fatto scattare l’inchiesta, a cui le vittime hanno offerto massima fiducia e collaborazione. Il generale Scandone ha invitato i genitori che nutrano dubbi sui figli a rivolgersi ai Carabinieri”.

Poi, ha aggiunto: “I video delle violenze sessuali denunciate dalle ragazzine sarebbero stati rinvenuti nei cellulari degli indagati, riconosciuti in foto, e passati ad amici e conoscenti, nessuna vendita di materiale pedopornografico è stato scoperto ma su questo, c’è un’inchiesta in corso della Dda di Napoli. La visita ginecologica disposta dai Pm ha confermato gli abusi sessuali, la conoscenza fra le ragazzine e quello che poi è diventato il branco è avvenuta nella villa comunale della città. Uno dei ragazzi oggi indagati era stato coinvolto già in un caso di stupro ai danni di un’altra persona, ma in quel non si potette procedere contro di lui causa la minore età. Adesso, entro 5 giorni, come prevede il codice di procedura penale, tutti gli arrestati saranno per la prima volta interrogati”.

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Cronaca

Venezia, rissa tra i clienti e i camerieri di un noto bar in piazza San Marco

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Maxi rissa scoppiata presso lo storico Gran Caffè Chioggia in Piazza San Marco a Venezia, che ha visto protagonisti clienti e camerieri.

In particolare, la lite sarebbe scaturita quando il personale del locale ha negato ad un gruppo di turisti usare il bagno, poiché non avevano consumato al bar. A quel punto, ne è nata una discussione culminata con calci e spintoni tra i diretti interessati, ripresi dai telefonini di alcuni passanti e di altri clienti.

Tuttavia, a sedare gli animi cii ha pensato la Polizia, che una volta intervenuta sul posto ha identificato i responsabili facendo partire le indagini.

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