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Incendi e atti vandalici a Alta Velocità in Francia, a poche ore da apertura Olimpiadi

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(ANSA-AFP) La società ferroviaria francese Sncf ha subito un “attacco massiccio” che ha paralizzato la sua rete “gravemente interrotta” a poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Parigi.

“Diversi atti dolosi concomitanti” hanno colpito 3 linee su 4 del Tgv Atlantico, Nord ed Est: ‘Sono stati appiccati incendi deliberati per danneggiare’ gli impianti delle linee ad alta velocità, ha spiegato il gruppo ferroviario in un comunicato stampa.

Di conseguenza, il traffico dei treni ad alta velocità su queste tre linee è “molto disturbato”. Una fonte vicina alla questione ha parlato di atti di “sabotaggio”.

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Attualità

Google, la Corte di Giustizia Ue conferma la multa da 2,4 miliardi al colosso americano

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La Corte di Giustizia Europea ha respinto il ricorso di Google e Alphabet contro la maxi multa da 2,4 miliardi di euro inflitta dalla Commissione Ue al gruppo di Mountain View.

In particolare l’esecutivo comunitario aveva constatato che nel 2017 Google avesse abusato della sua posizione dominante nello spazio economico europeo nel comparto delle ricerche generiche su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti rispetto a quelli dei comparatori di prodotti concorrenti.

Pertanto Google ha replicato tramite un suo portavoce:

“Siamo delusi dalla decisione della Corte. Questa sentenza si riferisce ad un insieme di fatti molto specifico. Abbiamo apportato modifiche nel 2017 per conformarci alla decisione della Commissione Europea e il nostro approccio ha funzionato con successo per oltre sette anni, generando miliardi di clic per oltre 800 servizi di comparazione prezzi”.

Inoltre la Corte Ue ha annullato la sentenza del Tribunale sui ruling fiscali adottati dall’Irlanda a favore della Apple, confermando la decisione della Commissione europea del 2016 secondo cui l’Irlanda ha concesso al colosso americano un aiuto illegale.

Secondo Bruxelles infatti, dal 1991 al 2014 società del gruppo Apple hanno beneficiato di vantaggi fiscali per 13 miliardi di euro giudicati aiuti di Stato dell’Irlanda. Poi, nel 2020 il Tribunale aveva annullato la decisione della Commissione e oggi la Corte ha annullato quella sentenza.

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Caso Boccia-Sangiuliano, a Napoli compaiono le ‘lacrime’ dell’ex ministro

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Il caso Boccia-Sangiuliano ha monopolizzato l’opinione pubblica nell’ultima settimana, visto che l’ormai ex ministro della Cultura ha prima tentato di scusarsi pubblicamente con la moglie tramite uno spazio in Rai a lui dedicato e poi ha deciso di dimettersi, poiché la situazione stava diventando fin troppo scomoda.

Tuttavia c’è chi ha colto l’ironia di questa vicenda, e altro non poteva essere che il popolo napoletano, da sempre noto per il folklore e per la capacità di vivere in maniera gioviale ogni tipo di situazione, anche quella dai contorni più grotteschi.

Infatti, su alcune bancarelle poste tra i vicoli della città è comparsa la bottiglia con le ‘lacrime di Sangiuliano’, riferita al momento in cui l’ex ministro ha pianto in diretta nazionale. A molti quelle lacrime sono parse una sorta di escamotage per accattivarsi il consenso e se volete la pietà degli italiani, con lui nei panni della vittima e Boccia quale artefice delle sue sventure, visto che la versione data in un primo momento da Sangiuliano è stata sconfessata dalle successive dichiarazioni della donna, che lo anno messo con le spalle al muro costringendolo a fare un passo indietro.

Ora non sappiamo come andrà a finire, visto che siamo solo alle battute iniziali di una vicenda che avrà ripercussioni nelle vite dei protagonisti, ma una cosa è certa: ancora una volta, gli unici vincitori sono i napoletani, capaci di cogliere l’essenza dei fatti con una bottiglia d’acqua spacciata per lacrime, quelle del falso pentimento dell’uomo, del costume sempre più tipicamente italiano di raggirare il prossimo con il vittimismo e il pianto.

Ad ogni modo la maniera più divertente per trattare una pagina poco onorevole della nostra storia recente.

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Grave lutto per il Presidente Mattarella: è morta la nipote Maria

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Maria Mattarella, 62 anni, avvocato, segretaria generale della Regione siciliana, figlia dell’ex Presidente della Regione, Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980, è morta oggi a Palermo.

La nipote del Presidente della Repubblica lascia due figli, Giovanni e Piersanti.

Lottava da tempo contro una malattia incurabile. Era sposata con Alessandro Argiroffi, docente universitario di Filosofia del Diritto, morto prematuramente nel 2015.
Ex capo legislativo della Regione, era stata battezzata dal capo dello Stato che da ieri è a Palermo. Quando venne ucciso il padre, Piersanti, Maria aveva 18 anni e si trovava sul sedile posteriore dell’auto crivellata di colpi.

Maria Mattarella è deceduta nella sua casa di Palermo circondata dall’affetto dei figli e dei familiari. Era la secondogenita di Piersanti. Era da sempre molto legata al Capo dello Stato.

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