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Cronaca

Torre Annunziata, agguato di Camorra al Lido Azzurro: i particolari

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Era lo scorso 19 luglio quando due uomini armati di pistola e fucile facevano irruzione all’interno del Lido Azzurro di Torre Annunziata, aprendo il fuoco nei confronti di una persona che si trovava tra la folla di bagnanti.

Il motivo è da ricercare in uno sguardo di sfida che la vittima avrebbe rivolto ad uno degli aggressori, anche se questi riuscì a scappare e a mettersi in salvo. Pertanto, le successive indagini hanno accertato che si trattasse di un vero e proprio agguato di Camorra, sia per la dinamica che per il movente.

Contestualmente, lo scorso 26 luglio, la Polizia di Stato e i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti del primo uomo armato, accusato di tentato omicidio, strage nonché detenzione e porto d’armi da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso.

Tuttavia, il 29 luglio scorso, il Gip del Tribunale di Torre Annunziata non convalidò il fermo per difetto di un attuale e concreto pericolo di fuga, ma emetteva ordinanza di custodia in carcere per uno degli indagati per tutti i reati contestati, escludendo però la finalità mafiosa per il solo delitto di strage. Intanto, gli agenti sono sulle tracce del complice non ancora identificato.

campania

Denunciato un Uomo per Maltrattamenti e Stalking alla Moglie

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I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Matese sono intervenuti in seguito alla denuncia presentata da una donna del luogo, la quale ha segnalato una situazione familiare insostenibile.

La denuncia ha portato al deferimento in stato di libertà di un uomo del posto, in conformità alle procedure previste dal “Codice Rosso“, con le accuse di maltrattamenti contro familiari o conviventi e atti persecutori (stalking).

  • Le Accuse: La donna, attualmente in fase di separazione, ha descritto una serie di comportamenti oppressivi, intimidazioni e ripetuti episodi di violenza psicologica, alcuni dei quali sarebbero avvenuti anche in presenza dei due figli minori della coppia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe protratto queste condotte vessatorie nel tempo.
  • La Tutela: La posizione dell’uomo è ora al vaglio sia dell’Autorità Giudiziaria ordinaria che della Procura per i Minorenni.
  • Misure Immediate: I Carabinieri hanno immediatamente disposto una vigilanza generica radiocollegata presso l’abitazione della donna per garantirle una protezione immediata, mentre continuano le attività di monitoraggio e approfondimento della delicata situazione familiare.

Il caso evidenzia l’attivazione del protocollo d’urgenza previsto dal Codice Rosso a tutela della vittima e dei minori coinvolti.

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campania

Niente sorveglianza speciale per il ras dei Belforte

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La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere in merito al caso di Felice Napolitano Celiento, noto come ‘o capitone, ras del clan Belforte.

La vicenda riguarda l’istanza di misura alternativa alla detenzione avanzata da Celiento. Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli aveva stabilito che non vi fosse più pena da espiare, dichiarando di fatto l’estinzione della pena.

Il Procuratore aveva impugnato tale decisione, sostenendo che l’estinzione fosse stata erroneamente riconosciuta, in quanto non sarebbe stato applicato il divieto di estinzione previsto dall’art. 172, comma 7, del Codice Penale per i recidivi qualificati o per chi ha riportato condanne per reati della stessa indole.

Tuttavia, la Cassazione ha rigettato il ricorso non nel merito, ma per una questione formale: è stato riscontrato un “difetto di legittimazione del ricorrente”, poiché il pubblico ministero che aveva proposto l’impugnazione non era abilitato a esercitare l’ufficio davanti alla Suprema Corte. Di conseguenza, la decisione del Tribunale di Sorveglianza (estinzione della pena) resta valida.

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Acerra

Blitz della Polizia ad Acerra: Droga Scovata in Stabile Condominiale, Manette per un 34enne

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La Polizia di Stato ha effettuato un’operazione antidroga ad Acerra, culminata con l’arresto di un uomo di 34 anni per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Acerra, supportati da un’unità cinofila, hanno condotto due azioni principali:

Controllo nell’abitazione del 34enne: Qui sono stati rinvenuti circa 96 grammi di hashish (un panetto più 8 involucri) e materiale per il confezionamento. L’uomo è stato tratto in arresto.

Perquisizione in un’area condominiale (via Madonnelle): Nello stesso contesto operativo, è stato controllato uno stabile dove, in un’area comune, è stato scovato un ingente quantitativo di droga e materiale per lo spaccio, pari a oltre 3 kg totali: Circa 860 grammi di marijuana. Circa 1,6 kg di hashish (suddiviso in 15 panetti). Oltre 300 grammi di cocaina.

Un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento, il tutto posto sotto sequestro.

L’operazione ha permesso di sottrarre al mercato nero un grosso carico di stupefacenti.

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