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Cronaca

Casoria, si fingono clienti di una gioielleria per favorire l’ingresso di due rapinatori: arrestate due donne

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Violenta rapina a Casoria, in provincia di Napoli, dove due donne si sono finte clienti di una gioielleria per consentire ai loro due complici di rubare all’interno del negozio.

Secondo una prima ricostruzione le due sono entrate in una gioielleria di via Alcide De Gasperi a Casoria, fingendo di essere interessate ad alcuni gioielli per il battesimo del nipote, quando un colpo di clacson proveniente dall’esterno è stato il segnale per entrare in azione.

Infatti poco dopo hanno fatto irruzione all’interno del locale due rapinatori, con una delle clienti che ha finto sorpresa e paura, mentre i due armati di pistola e di mitraglietta UZZI, hanno aggredito il dipendete e riempito un sacco con i gioielli facilmente recuperabili.

A quel punto hanno minacciato il gioielliere perché aprisse la cassaforte, per poi fuggire con un bottino di circa 250mila euro. Tuttavia il dipendente è riuscito ad arrivare alla porta e a bloccare l’uscita delle donne, fotografando la targa dell’auto e consegnando la prova ai carabinieri della stazione locale.

Pertanto una delle due donne è stata identificata in Sabrina Raia, 26enne di Portici già nota alle forze dell’ordine, mentre l’altra complice è una 46enne incensurata del quartiere Barra di Napoli. Le due sono ora in carcere in attesa di giudizio, con l’accusa di concorso in rapina aggravata, mentre i carabinieri sono sulle tracce dei rapinatori.

Cronaca

Indagato l’ex bancario che spiava i conti delle sorelle Meloni: la situazione

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Nel corso della giornata di ieri, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria sono intervenuti presso l’abitazione dell’ex dipendente della filiale di Bisceglie licenziato lo scorso agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell’istituto, tra cui la premier Giorgia Meloni.

In particolare, gli agenti incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’indagato e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi, che saranno oggetto di verifiche forensi.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia-querela di un correntista del gruppo Intesa Sanpaolo, ed hanno consentito di accertare che nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, l’ex dipendente aveva effettuato un totale di 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti di 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo.

Pertanto, l’uomo è ora accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Lo stesso Vincenzo Coviello si è così giustificato con i vertici della Banca Intesa Sanpaolo:

“L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia”.

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Cronaca

Shock nel Milanese, 30enne accoltellato nella notte: morto in ospedale

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Rozzano, nel Milanese, dove la scorsa notte un uomo è stato accoltellato a seguito di un’aggressione.

In particolare il 30enne è stato trovato dai carabinieri mentre era a terra in strada, con una ferita profonda al torace, ed è stato subito soccorso e accompagnato in ospedale. Tuttavia, nonostante le cure del caso, il suo cuore ha smesso di battere.

Infatti egli aveva già perso molto sangue quando è giunto in ospedale, a causa di una ferita probabilmente causata da un’arma da taglio. Al momento non si conoscono le reali cause del decesso e chi sia stato ad aggredirlo, perciò i carabinieri della compagnia di Milano che seguono il caso, stanno ora indagando per chiarire la vicenda.

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Cronaca

Torre Annunziata, corriere aggredito e rapinato alla consegna di un pacco: i particolari

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Ennesima rapina nel Napoletano, stavolta ai danni del corriere di una ditta privata, avvenuta nel primo pomeriggio dello scorso 8 ottobre a Torre Annunziata.

Stando ad una prima ricostruzione l’uomo stava effettuando la consegna di un pacco, quando ha deciso di telefonare al destinatario per prendere accordi. A quel punto è stato invitato dallo stesso ad entrare nel palazzo indicato dall’indirizzo per consegnare il pacco e dove avrebbe dovuto trovare sua sorella, ma ad attenderlo ci sono due banditi con il volto travisato da scaldacollo e cappello.

Pertanto, uno dei due malviventi estrae un coltello e lo punta alla gola del malcapitato, mentre il complice lo riempie di pugni allo stomaco. Il corriere non oppone resistenza e consegna loro quello che ha: borsa con effetti personali, i suoi contanti, l’incasso delle precedenti consegne ed il pacco che avrebbe dovuto essere consegnato.

A seguito dell’episodio, la compagna della vittima si è così rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Siamo profondamente scossi dall’accaduto e preoccupati per la sicurezza di chi, come lui, svolge il proprio lavoro quotidianamente. Vorremmo si prendessero provvedimenti affinché episodi simili non si ripetano, garantendo maggiori misure di sicurezza per i lavoratori”. 

Non tarda ad arrivare la replica di Borrelli, che ha così risposto all’appello:

“Diventano sempre più scaltri, sfacciati e violenti, e quindi pericolosi. Sembra che non temano ripercussioni e di essere beccati. Come potrebbe essere altrimenti se attualmente le forze dell’ordine non sono in grado, poiché in sotto numero, di garantire il controllo capillare del territorio e se pure venissero arrestati, se la caverebbero con una pena ridicola? Per la sicurezza bisogna fare molto di più: innanzitutto incrementando in modo significativo le forze di Polizia sul territorio, come d’altronde era stato promesso dal Ministro”.

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