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Cronaca

Napoli, 15enne aggredito al semaforo per uno sguardo di troppo: la denuncia

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Uno sguardo di troppo, questo il motivo per cui un ragazzo di 15 anni è stato picchiato selvaggiamente al Vomero da un maggiorenne.

Stando alle prime informazioni, erano circa le 14 quando il giovane era in sella al suo scooter fermo al semaforo. A quel punto gli si affianca il motorino del maggiorenne, che guarda il 15enne chiedendogli in napoletano: “Mi stai guardando?”.

Pertanto, alla risposta negativa del giovane, il maggiorenne scende dal suo scooter e all’improvviso gli sferra un pugno al volto, per poi scappare mentre la vittima perdeva molto sangue. Sul posto sono intervenuti la Polizia e i sanitari del 118.

Una volta in ospedale, il 15enne viene sottoposto ad una tac che evidenzia la rottura del setto nasale e un lieve trauma cranico, che lo costringerà all’intervento chirurgico. A tal proposito arrivano le parole del padre della vittima, che ha denunciato l’episodio al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Mio figlio è profondamente scosso per quanto successo, soprattutto perché non ha ravvisato segnali che gli facessero presagire il pericolo. Una violenza brutale e a sangue freddo. In questi giorni non è voluto uscire di casa e domani sarà operato. Quello che ci spaventa sono proprio le ripercussioni psicologiche e sociali. Però sono contento di aver testimoniato l’esistenza di una società civile che è ancora pronta a fare la sua parte. Tante persone hanno aiutato mio figlio e non si sono sottratte nel testimoniare alla Polizia quanto successo. Sono grato agli equipaggi di Polizia e 118 intervenuti, che sono stati molto accorti e hanno accudito mio figlio, e ai suoi amici fantastici, che lo hanno sostenuto con grande affetto. Questo mi fa ben sperare”.

Pronta la replica di Borrelli, che ha così commentato l’accaduto:

“Un altro episodio di violenza brutale e senza senso. Il soggetto è già noto alle forze dell’ordine e spero che non la passi liscia. Chi pensa di trasformare la nostra città, le nostre strade, in un far West senza regole ha sbagliato a capire. Per questi comportamenti serve tolleranza zero”.

Cronaca

Indagato l’ex bancario che spiava i conti delle sorelle Meloni: la situazione

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Nel corso della giornata di ieri, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria sono intervenuti presso l’abitazione dell’ex dipendente della filiale di Bisceglie licenziato lo scorso agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell’istituto, tra cui la premier Giorgia Meloni.

In particolare, gli agenti incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’indagato e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi, che saranno oggetto di verifiche forensi.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia-querela di un correntista del gruppo Intesa Sanpaolo, ed hanno consentito di accertare che nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, l’ex dipendente aveva effettuato un totale di 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti di 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo.

Pertanto, l’uomo è ora accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Lo stesso Vincenzo Coviello si è così giustificato con i vertici della Banca Intesa Sanpaolo:

“L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia”.

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Cronaca

Shock nel Milanese, 30enne accoltellato nella notte: morto in ospedale

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Rozzano, nel Milanese, dove la scorsa notte un uomo è stato accoltellato a seguito di un’aggressione.

In particolare il 30enne è stato trovato dai carabinieri mentre era a terra in strada, con una ferita profonda al torace, ed è stato subito soccorso e accompagnato in ospedale. Tuttavia, nonostante le cure del caso, il suo cuore ha smesso di battere.

Infatti egli aveva già perso molto sangue quando è giunto in ospedale, a causa di una ferita probabilmente causata da un’arma da taglio. Al momento non si conoscono le reali cause del decesso e chi sia stato ad aggredirlo, perciò i carabinieri della compagnia di Milano che seguono il caso, stanno ora indagando per chiarire la vicenda.

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Cronaca

Torre Annunziata, corriere aggredito e rapinato alla consegna di un pacco: i particolari

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Ennesima rapina nel Napoletano, stavolta ai danni del corriere di una ditta privata, avvenuta nel primo pomeriggio dello scorso 8 ottobre a Torre Annunziata.

Stando ad una prima ricostruzione l’uomo stava effettuando la consegna di un pacco, quando ha deciso di telefonare al destinatario per prendere accordi. A quel punto è stato invitato dallo stesso ad entrare nel palazzo indicato dall’indirizzo per consegnare il pacco e dove avrebbe dovuto trovare sua sorella, ma ad attenderlo ci sono due banditi con il volto travisato da scaldacollo e cappello.

Pertanto, uno dei due malviventi estrae un coltello e lo punta alla gola del malcapitato, mentre il complice lo riempie di pugni allo stomaco. Il corriere non oppone resistenza e consegna loro quello che ha: borsa con effetti personali, i suoi contanti, l’incasso delle precedenti consegne ed il pacco che avrebbe dovuto essere consegnato.

A seguito dell’episodio, la compagna della vittima si è così rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Siamo profondamente scossi dall’accaduto e preoccupati per la sicurezza di chi, come lui, svolge il proprio lavoro quotidianamente. Vorremmo si prendessero provvedimenti affinché episodi simili non si ripetano, garantendo maggiori misure di sicurezza per i lavoratori”. 

Non tarda ad arrivare la replica di Borrelli, che ha così risposto all’appello:

“Diventano sempre più scaltri, sfacciati e violenti, e quindi pericolosi. Sembra che non temano ripercussioni e di essere beccati. Come potrebbe essere altrimenti se attualmente le forze dell’ordine non sono in grado, poiché in sotto numero, di garantire il controllo capillare del territorio e se pure venissero arrestati, se la caverebbero con una pena ridicola? Per la sicurezza bisogna fare molto di più: innanzitutto incrementando in modo significativo le forze di Polizia sul territorio, come d’altronde era stato promesso dal Ministro”.

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