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““Caivano: la Riscossa attraverso il Cibo e la Comunità”

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A cura di Giuseppe Ziello.

Nel cuore di Caivano, tra mura che ricordano antiche storie e vicende recenti che ne hanno scalfito l’orgoglio, ieri, 12 ottobre 2024, si è respirata un’aria diversa. Non quella pesante e opprimente di una città schiacciata dal peso delle cronache nere e dei provvedimenti punitivi, bensì una brezza lieve, carica di speranza, profumo di cibo e suoni di risate. “Food & Show al Castello” è stata l’occasione che, senza alcun intento di endorsement politico, ha saputo mettere al centro la comunità, facendole riscoprire il piacere dello stare insieme, della condivisione, della vera essenza di una collettività che non si arrende alle difficoltà.

La piazza si è riempita di volti familiari e di nuovi sguardi curiosi, attratti dall’invito universale del cibo di strada. Dodici food truck, simbolo di una nuova vitalità, si sono posizionati come sentinelle di questo riscatto: tra i sapori avvolgenti delle crepes artigianali di Riccioli D’oro e gli intensi aromi dei panini del Double Puork, è stato impossibile non essere travolti dall’energia che percorreva il pubblico. Non c’erano fazioni, non c’era il peso del passato: c’era solo la gioia di essere lì, presenti, di nuovo a contatto, senza maschere e senza barriere.

L’odore delle pizze fumanti di MeToo, con la loro semplicità così ricca di tradizione, si mescolava all’inconfondibile fragranza del panino con polpo degli amici pugliesi di Apulia. Era un sinfonico concerto di sapori, ma anche di suoni: dal crepitio degli arrosticini della Macelleria Sciannella al tintinnio dei bicchieri riempiti con Spritz, la piazza era viva, vibrante. Persino chi si trovava lì per la prima volta non poteva fare a meno di sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un tessuto che, nonostante le ferite, si stava lentamente ricucendo.

Ma la festa, come spesso accade, non è rimasta immune dagli spettri della gelosia e dell’invidia. In un paese in cui il male sembra avere radici profonde, c’è sempre chi tenta di sporcare la tela appena stesa con pennellate di diffidenza e malizia. Segnalazioni di presunte anomalie tra gli espositori, denunce prive di fondamento, sembravano voler spegnere l’entusiasmo appena riacceso. Tuttavia, il tentativo si è rivelato vano. Gli organizzatori, insieme agli espositori, hanno saputo dimostrare con trasparenza la regolarità di ogni dettaglio. Anzi, è stato proprio grazie a questa unità che le ombre sono state dissolte, e l’evento ha continuato a brillare nella sua purezza. È come se la stessa città avesse voluto ribellarsi all’ennesima ingiustizia, sostenendo con forza la verità: quella di un popolo che, finalmente, vuole rinascere.

Il palco, animato dalle associazioni locali, ha rappresentato l’anima pulsante della serata. Ogni intervento, ogni spettacolo, ha raccontato la storia di un territorio che non si arrende. Ma forse il momento più significativo è stato quello in cui la gente, quasi senza accorgersene, ha cominciato a parlarsi. Non più solo sguardi fugaci e distratti, ma dialoghi veri, sinceri. Persone che si riscoprivano vicine, accomunate da una voglia di riscatto che non conosceva confini politici o ideologici.

E oggi, mentre il sole torna a illuminare il Castello, si replica. Il profumo del cibo, il rumore allegro della gente, e questa volta, un appuntamento da non perdere: uno spettacolo comico che promette di strappare più di qualche risata. Ma oltre le risate, c’è qualcosa di più profondo che si sta costruendo. La comunità ha finalmente capito che solo insieme, attraverso la comunicazione, lo scambio e la condivisione, può superare il peso del passato e guardare al futuro con occhi nuovi.

Come diceva Antoine de Saint-Exupéry: “L’essenziale è invisibile agli occhi.” E a Caivano, ieri, quell’essenziale era nell’aria, nel profumo del cibo, nel suono delle risate, e nel semplice, potente gesto di parlarsi.”

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Porta Capuana a Napoli libera dalle scritte vandaliche

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Una notizia di grande impatto civico per Napoli: Porta Capuana , storica porta d’accesso del XV secolo e simbolo dell’identità partenopea, è stata finalmente ripulita dalle scritte vandaliche che ne deturpavano il marmo.

L’intervento è stato reso possibile dalla mobilitazione e dalle ripetute segnalazioni del Coordinamento Civico di Porta Capuana, dimostrando il valore della partecipazione attiva dei residenti nella tutela del patrimonio.

I tecnici specializzati del cantiere comunale sono intervenuti per rimuovere i graffiti che per mesi avevano imbrattato il monumento.

L’annuncio del successo dell’operazione è giunto tramite il gruppo social “Fatti di napoletani per bene”, che ha espresso grande soddisfazione, riportando il messaggio del Coordinamento:

«Finalmente le numerose segnalazioni dei cittadini hanno portato all’intervento risolutivo. I tecnici sono riusciti a rimuovere le scritte incise sul marmo, e Porta Capuana torna a risplendere! È un segnale concreto di un quartiere che manifesta la volontà di rinascere e di prendersi cura della propria storia.»

Questo atto di cura e manutenzione è stato accolto con entusiasmo dai residenti, che da tempo richiedevano maggiore attenzione per la salvaguardia del monumento. La pulizia di Porta Capuana non è solo un intervento tecnico, ma un simbolo di rinnovato rispetto per la memoria storica di Napoli e per l’identità del quartiere che si sviluppa attorno a questo punto di riferimento secolare.

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L’importanza delle api, laboratorio di apicoltura al bosco di Capodimonte

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Il Real Bosco di Capodimonte si prepara ad ospitare i visitatori più giovani con un’iniziativa educativa e affascinante. Domenica 9 novembre, alle ore 11:00, prenderà il via il ciclo di “Laboratori di Apicoltura” presso il suggestivo Giardino Torre, organizzati in collaborazione con Leaf Botanicals. L’obiettivo è guidare i bambini alla scoperta del mondo delle api, evidenziandone la straordinaria organizzazione sociale e il ruolo cruciale per l’equilibrio dell’ecosistema.

L’incontro, pensato per bambini dai 4 ai 10 anni, si articola in diverse fasi per garantire un’esperienza formativa ma al contempo totalmente immersiva:

  1. Lezione Sensoriale e Teorica: All’ombra del Canforo monumentale o all’interno della Serra della Fruttiera, i partecipanti impareranno a distinguere le diverse figure dell’alveare: l’ape regina, i fuchi e le api operaie impollinatrici. Verrà spiegato in modo semplice il processo di impollinazione e quanto esso sia essenziale per l’ambiente e, di conseguenza, per la sopravvivenza umana.
  2. Osservazione e Manipolazione: Il laboratorio proseguirà con l’osservazione diretta di un alveare e di un favo di cera, illustrando la complessa struttura delle celle esagonali. Successivamente, i piccoli “apicoltori” potranno mettersi alla prova realizzando una candela in cera d’api con l’ausilio di stoppini e stampi, un piccolo manufatto da portare a casa.
  3. La mattinata si concluderà in dolcezza con una merenda genuina a base di pane e miele, offerta da Delizie Reali.
  4. Grazie a un meticoloso lavoro quotidiano negli orti e nei frutteti, è stato ripristinato un ecosistema salubre, dove le colture crescono in maniera naturale, senza l’uso di additivi o concimi chimici. Questo approccio sostenibile non solo tutela l’ambiente, ma fornisce anche gli ingredienti sani e freschi che costituiscono l’offerta gastronomica del bistrot e del caffè locali.

Il “Laboratorio di Apicoltura” diventerà un appuntamento fisso, replicandosi ogni terza domenica del mese. In caso di maltempo, le attività verranno spostate nella sala del Casamento Torre

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Campania: Traguardo storico! Presentata oggi al Maschio Angioino la Legge Regionale per i pazienti fibromialgici

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Oggi, 4 novembre 2025, presso la suggestiva Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, una cruciale conferenza stampa per illustrare in dettaglio la nuova Legge Regionale a tutela delle persone affette da fibromialgia. L’evento, promosso da Cittadinanzattiva Campania e dall’AISF ODV (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica), celebra un’importante vittoria per i diritti e la salute dei pazienti campani.

La legge, approvata precedentemente nei primi giorni di ottobre, è stata accolta con grande favore dalle associazioni e dai malati, rappresentando un vero e proprio cambio di passo nel riconoscimento e nella gestione della sindrome.

La normativa regionale si concentra su obiettivi fondamentali per migliorare la qualità della vita dei fibromialgici:

  • Viene garantita l’istituzione di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari, essenziali data la complessità della patologia, assicurando un approccio integrato alle cure. Verranno istituiti un Osservatorio e un Registro regionale per monitorare l’incidenza della malattia e raccogliere dati cruciali. La legge prevede lo stanziamento di fondi specifici destinati sia alla ricerca scientifica sulla fibromialgia sia al supporto operativo delle associazioni di pazienti che operano sul territorio.

La presentazione di oggi segna l’avvio della fase attuativa, garantendo che i diritti e le tutele previste diventino presto realtà tangibile per migliaia di cittadini in Campania.


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