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Giustizia

Caivano, rinviata udienza per gli stupri in attesa della consulta

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Rinvio al prossimo 9 dicembre per il processo in corso davanti al tribunale per i minorenni di Napoli che vede imputati quattro dei sette ragazzini coinvolti negli stupri ai danni delle due cuginette di Caivano.

Si tratta dei giovani che hanno mostrato chiari segni di ravvedimento e per i quali i rispettivi avvocati hanno chiesto al giudice di valutare l’istanza di accesso alla cosiddetta “messa alla prova”.
La decisione del Tribunale dei Minorenni partenopeo è stata adottata in attesa che la Corte Costituzionale si esprima sulla legittimità di alcune norme contenute nel decreto Caivano, eccezioni sollevate a Firenze.

Per quei fatti sono stati già condannati in primo grado due maggiorenni e tre minorenni, rispettivamente il 5 e il 12 luglio scorsi.

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Dal Mondo

Corte dell’Aja, Shell vince in appello contro gli ambientalisti

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I giudici olandesi hanno respinto l’appello da parte di gruppi ambientalisti che sostenevano che il gigante petrolifero Shell non faceva abbastanza per tagliare le proprie emissioni di gas serra, annullando una decisione storica del 2021.

“Il giudizio finale della corte è che il ricorso di Milieudefensie (ong ambientalista, n.d.r.) non può essere accolto. La Corte d’Appello annulla quindi il giudizio originale”, ha detto la giudice Carla Joustra alla Corte d’Appello dell’Aja. 

Un tribunale olandese di primo grado tre anni fa fa aveva stabilito che Shell doveva ridurre le sue emissioni di carbonio del 45% al 2030, poiché stava contribuendo ai “terribili” effetti del cambiamento climatico. Sia Shell che i gruppi ambientalisti avevano fatto appello. La sentenza del 2021 era stata vista come una vittoria storica per gli attivisti del clima che avevano fatto causa: Milieudefensie, la branca olandese di Friends of the Earth, e altri sei gruppi. 
I giudici di appello hanno sostenuto invece che “Shell sta già facendo che quello che ci si aspetta”. La società “deve dare un contributo appropriato agli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi – ha detto la giudice Joustra -. Tuttavia, la legislazione climatica esistente non fornisce una percentuale specifica di riduzione per le singole società”.

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Giustizia

Avellino, inchiesta “Dolce Vita”: la Cassazione conferma la legittimità delle intercettazioni

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Le intercettazioni raccolte dalla Procura di Avellino nell’inchiesta “Dolce Vita” nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa sono legittime e potranno essere utilizzate dagli inquirenti nel processo; la scarcerazione dell’ex sindaco, agli arresti domiciliari per 154 giorni, è sopravvenuta per il venir meno delle esigenze cautelari.

A poco più di un mese dalla sentenza della Corte di Cassazione, pronunciata il 18 settembre scorso, le motivazioni pubblicate oggi confermano dunque la correttezza delle procedure seguite nelle indagini da parte della Procura guidata da Domenico Airoma.

La difesa di Festa anche nell’udienza davanti ai giudici della Suprema Corte, aveva invece sostenuto “il vizio di legittimità” sulla installazione di cimici, trojan e telecamere negli uffici del comune e nell’auto di Festa, oltre a contestare la trascrizione delle intercettazioni intercorse in particolare tra l’ex sindaco e l’architetto Fabio Guerriero, relative alle presunte dazioni di denaro ricevute da tre imprenditori in rapporto di lavoro con il comune. Nelle motivazioni, gli “ermellini” scagionano Festa dal reato di depistaggio (avrebbe fatto sparire un computer in uso nel suo ufficio) e di aver indotto, nella sua qualità di sindaco, alcuni imprenditori a sponsorizzare la manifestazione Eurochocolate del febbraio dell’anno scorso.

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Giustizia

Omicidio per contesa giudiziaria su terreno agricolo: arrestato dopo 3 anni

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Avrebbe partecipato ad un raid armato avvenuto a Lettere (Napoli) nel quale perse le vita un maresciallo aiutante della Guardia di Finanza in congedo il primo agosto di tre anni fa: per questo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare.

Il movente dell’omicidio, stando alle risultanze delle indagini, sarebbe da ricondurre ad un contenzioso tra la vittima e l’attuale indagato, con quest’ultimo che si era visto negare il diritto di prelazione, fatto invece valere dai fratelli della vittima, su un appezzamento agricolo acquistato dall’arrestato.

Le indagini, avviate dopo il delitto avvenuto nel 2021, hanno consentito di ricostruire la dinamica e il movente del delitto e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato che, secondo gli inquirenti in qualità di mandante, avrebbe pianificato, organizzato e commissionato l’omicidio, avvalendosi della collaborazione di due complici ed esecutori materiali del delitto.
Il primo agosto 2021 un commando armato, composto da due persone, aveva teso un agguato in prossimità dell’abitazione dell’ex maresciallo aiutante delle fiamme gialle, poco dopo che questi era uscita dalla chiesa di Sant’Anna di Lettere, al termine della celebrazione eucaristica, raggiungendolo con numerosi colpi d’arma da fuoco.
Ad eseguire il provvedimento, al termine di una complessa attività di indagine portata avanti dalla Procura di Torre Annunziata, sono stati i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia: l’accusa per l’arrestato (del quale non sono state rese note le generalità) è di omicidio premeditato.

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